Dal primo gennaio è cambiato il logo sui mezzi di raccolta dei rifiuti. Prima c’era quello di Sienambiente, ora c’è scritto 6, la nuova società di gestione interprovinciale (Siena, Arezzo, Grosseto) per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Anche questo passaggio, come accaduto al momento dell’inizio della raccolta porta a porta, è avvenuto nel più totale silenzio da parte del comune. Allora ci fu solo il tecnico di Sienambiente che girava il territorio per decidere, con i capicondominio, dove collocare i cassonetti condominiali, poi si è visto l’addetto di una cooperativa a distribuire kit e volantini. Successivamente alcune associazioni hanno sostituito la cooperativa nella preparazione dei kit per le famiglie.
Ma, di incontri pubblici con i cittadini, nemmeno l’ombra. Solo a novembre scorso, in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti, c’è stata un’assemblea promossa dai nostri amministratori che hanno rendicontato sui livelli di differenziata raggiunti.
Ma anche lì, di politiche di riduzione dei rifiuti (eccezion fatta per la casina dell’acqua a Chiusi scalo) e di tariffazioni premianti (per chi produce meno rifiuti) non se n’è parlato. Eppure ce lo chiede l’Europa!
Ma, come al solito, sono pronti ad adeguarsi solo per quello che gli fa comodo. Per l’Europa, infatti, già dal 2008 “la prevenzione assume un ruolo fondamentale all’interno dei sistemi di gestione dei rifiuti. Produrre meno rifiuti è la parola chiave, prima ancora del recupero della materia o del riciclaggio”.
Della nuova organizzazione se ne parla sabato 22 febbraio alle ore 16 presso la sala san Francesco di Chiusi città. L’associazione La Goccia e Legambiente Valdichiana hanno invitato il vice presidente di Legambiente (Stefano Ciavani) e il responsabile regionale di Legambiente del settore rifiuti (Paolo Balestri) ad un incontro che sarà il primo non istituzionale sull’argomento.
La nostra, è la prima zona, delle tre individuate in Toscana, in cui è partita la gestione interprovinciale.
L’invito a partecipare non è solo di rito, infatti questi nuovi modelli di servizi nascondono sempre delle sorprese che finiscono per pesare sulle tasche dei cittadini.
Bene. Quindi all’impianto delle Biffe arriverà anche il percolato di discarica (e non solo) delle province di Grosseto ed Arezzo? Chissà se si usa ancora il mercurio per purificare le leghe d’oro…
Eppoi, havisto che a dargli un dito qualcuno si pigliava anche il braccio? Dall’ecessivo porta-a-porta all’oneroso portafogli-a-portafogli. Sarei per fargli pagare lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti che facciamo in casa nostra.
Quando dissi “stanamoli” qualcuno disse ch’esageravo. C’avrà ripensato?
Oggi su La Nazione veniva riportata la notizia che i sindaci delle tre province hanno stoppato l’aumento delle tariffe richiesto da 6Toscana.
L’aumento richiesto va dal 20 al 30 per cento.
Se ne riparlerà a marzo, dice l’articolista.