Oggi ho chiesto ufficialmente al sindaco Scaramelli di verificare la veridicità della notizia che parla di un vistoso calo di iscrizioni ai corsi del nostro Istituto superiore di Chiusi città; richiesta del resto più volte da me presentata.
Ritengo che non si possa più rinviare il problema.
Dobbiamo, tutti.insieme, forze politiche e scolastiche, esaminare le reali ragioni che portano sempre meno iscrizioni nella nostra scuola a vantaggio degli Istituti limitrofi.
Ritengo quindi che sia necessario, a breve, promuovere un’iniziativa pubblica di confronto-dialogo al fine di contribuire, in base alle proprie competenze ed esperienze professionali, a valutare quali strategie comportamentali poter attivare per far emergere l’importanza che la scuola superiore di Chiusi ha rivestito e riveste nel tessuto sociale, proporre forme di comunicazione tali da indurre le famiglie e gli studenti a fare una scelta piuttosto che un’altra.
La scuola è infatti il primo veicolo di trasmissione della formazione culturale e professionale ed è l’orgoglio della città.
Ritengo pertanto che il problema della scuola, in generale, non sia solo sulle strutture come ultimamente ci sentiamo ribadire dall’alto (in verità da noi sono assolutamente nuove e all’avanguardia) ma piuttosto considero primaria la necessità di supportare gli operatori scolastici (docenti, personale ata, alunni, famiglie…) con concrete manifestazioni di solidarietà umana ed economica.
Non si risolvono i problemi solo visitando le scuole (pur sempre un primo passo) ma piuttosto stanziando più incentivi di tipo economico-finanziario, mettendo gli operatori scolastici in grado di ben svolgere il proprio compito.
Infatti spesso validi progetti, validi programmi educativi, non possono essere realizzati per mancanza di fondi a disposizione; troppo spesso ci si affida al volontariato che però non può essere sempre il protagonista dell’azione educativa.
Pertanto, in qualità di rappresentante della Lista civica i cittadini per Chiusi, in opposizione all’attuale maggioranza, mi farebbe piacere ricevere, soprattutto da parte di ex alunni, un gesto di collaborazione per rivedere tutti insieme un percorso che sicuramente ha visto l’istituto superiore di Chiusi emergere per qualità e per preparazione.
Forse, con una partecipazione e condivisione di idee, si potranno offrire proposte e suggerimenti concretamente validi.
Non so se le iscrizioni sono quelle che ci dice la consigliera Fiorini. personalmente posso portare una modesta testimonianza. Sto frequentando il corso CISCO presso l’istituto Marconi. E’ inserito in una classe del professionale che ho molto apprezzato per il livello degli studenti che lo frequentano. Ricordavo il Marconi dei tempi in cui lo frequentava mio figlio. Secondo me il livello è migliorato. Ci sono, è vero, molti problemi. Il primo è quello di un professionale che ha dovuto subire tagli ai labvoratori “grazie” alle leggi della Gelmini. E’ poi incredibile come le scelte siano oggi influenzate da mode passeggere. Sembra incredibile, ma pare che i programmi televisivi di cucina abbiano derminato una sorta di esplosione delle iscrizioni agli alberghieri.
Sono comunque d’accordo con la consigliera Fiorini. C’è bisogno di uno sforzo comune (scuola, imprese, amministrazione, istituti di credito, etc.) perché i nostri istituti superiori vengano considerati come un patrimonio della nostra città. Si potrebbe anche pensare ad un’associazione di amici delle nostre scuole.