Se 690.000 euro vi sembran pochi…….

 

di Paolo Scattoni

L’amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti ha dichiarato che se verrà posto un tetto al suo compenso non superiore a quello del Presidente della Repubblica, se ne andrà. Per Moretti si tratta di una miseria, appena 248.000 euro, poco più di un terzo di quanto guadagna ora: 690.000. “Guadagno meno di Santoro” ha pigolato l’ingegnere. Se è per questo ci sono calciatori che guadagnano più di Santoro. Insomma se guadagnerà di meno si cercherà un altro lavoro meglio remunerato

Non so se i dirigenti di importanti settori dello Stato debbano guadagnare più del presidente della Repubblica, ma questa volta anche io, che non ho particolare simpatia per Renzi, sostengo la misura annunciata.

La strategia di Moretti è stata devastante per il trasporto locale.  Il famoso pareggio di bilancio vantato da Moretti è di fatto un deficit mascherato perché calcola come entrate (i contributi per il trasporto locale) quello che un tempo era ripianamento del debito.

A Chiusi gli effetti di questa strategia sono evidenti, non solo per i pendolari che sono comunque tanti, ma anche per il progressivo isolamento che colpisce l’economia locale.

Moretti è stato coperto da tanti governi che non sono riusciti a comprendere la gravità della situazione.

Per venerdì 28 alle 21.30 il Comitato Pendolari Roma-Firenze (saletta del Mascagni) ha organizzato un’iniziativa alla quale sono stati invitati anche gli assessori ai trasporti delle regioni Toscana e Umbria. Facciamo sentire la nostra voce.

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25 risposte a Se 690.000 euro vi sembran pochi…….

  1. Al solito…..almeno 8 su 11 sono inutili!!!!!!

  2. carlo sacco scrive:

    X Mancinelli. Faccia presto perchè quel ” Chinino di Stato” dicono che non si trovi più,ed oggi diventa sempre più raro trovarlo.In farmacia c’è solo il Fansidar ed il Malarone ma come sempre succede i nuovi prodotti curano una cosa ma ingrassano alla fine solo le pompe funebri.Naturalmente e chiaramente le auguro il contrario,ma l’anofele colpisce quando meno ci si aspetti.E’ la conseguenza del discorso di Nasorri sul suo Post dal titolo ”Treni e divagazioni”.Un discorso plausibile e lineare, non certo come i miei contorti e prolissi,ma talvolta sono proprio quelli lineari a risultare più ostici ad essere compresi.E l’anofele si annida proprio li,chissà perchè.eppure sono fatti per essere capiti da tutti.E’ strano il mondo talvolta…..

  3. Il “pragmatismo del pendolare” mi ha spinto ha prendere una decisione…..
    Mi vaccino contro la malaria!!!!!

  4. Condivido la proposta di Luciani, tuttavia non dobbiamo arrenderci sull’utilizzo della Direttissima Roma-Firenze. Su tale tratta c’è ingolfamento di treni AV, se alcuni di essi come i Freccia Argento perdessero alcuni minuti di tempo (in modo da non creare intralcio ai Frecciarossa, perché questo sta accadendo) a favore delle fermate principali di Orte, Orvieto, Chiusi ed Arezzo (magari prolungando i segmenti in maniera alternata) oltre a sostituire gli IC sopperiremo così anche al futuro cambio di tensione elettrica.

  5. carlo sacco scrive:

    X Luciani.Condivido la visione del pregresso. Esiste un verbo nel vocabolario il cui tempo infinito è ”delegare”.Spesso si chiude la stalla quando i buoi sono fuggiti e credo che questa sia una di quelle storie.Allora la responsabilità è tutta politica e le ciancie-quelle che dice Mancinelli-stanno da una parte sola:quella dei vertici dei partiti che portano la maggiore responsabilità di tutto questo ed hanno dato
    consapevolmente l’etere verso il basso.Il problema quindi non è Moretti,il problema sta alla fonte,altro che discorsi inutili ed aria fritta!L’aria fritta è di chi vuol continuare a friggerla vedendo che la friggitoria è chiusa.Codesto il partito si chiama con un solo nome,almeno nelle nostre zone.Si dice che si rottama:un contentino ai poveri cristi mentre l’alta velocità spiazza tutto.Bella democrazia codesta! Poi quando la stalla è vuota si radunano i proprietari delle mucche(i cittadini)e si fa finta di fare un comitato di pressione per cambiare direzione sapendo bene che non conta nulla,perchè mi ripeto:in periferia si fa una politica,al centro l’esatto contrario.Allora come la mettiamo con l’uso dei consensi?O pensate che non c’entri nulla e si debba parlare solo di treni e di orari perchè sennò si va fuori tema?Sarebbe l’ora di finirla con gli”articoli di gomma” credo…

  6. pscattoni scrive:

    Sono d’accordo. La linea “lenta” deve essere valorizzata e occorre studiare l’importanza dei sistemi locali Di possibilità ce ne sono tante. Sulla Firenze- Roma i veri punti di frizione sono le tratte di direttissima Firenze-Figline e Orte-Roma. Per i collegamenti “veloci” dei pendolari e dell’utenza in genere fra centri intermedi e grandi città questi sono i veri nodi.

  7. Massimo Luciani scrive:

    La politica degli ultimi 10 anni di FS si è rivolta esclusivamente allo sviluppo ed intensificazione dei flussi tra le grandi città con l’alta velocità. Le tratte intermedie sono state progressivamente abbandonate, scaricando il peso del loro mantenimento alle Regioni che non hanno risorse adeguate per questa funzione, specie in questa fase di crisi. A meno di un cambio repentino di strategia di FS, magari con un cambio del vertice Moretti che a caro prezzo si sta rendendo protagonista di questo declino, l’unica via di uscita è quella di valorizzare al massimo la linea vecchia con servizi di collegamenti rapidi tra le principali stazioni (es. Arezzo, Terontola, Chiusi, Orvieto, Orte) e servizi locali per le piccole stazioni intermedie. I collegamenti dovrebbero essere sviluppati da una società interregionale (Toscana-Umbria-Lazio) creata ad hoc e possibilmente svincolata da “queste” FS. Questo dovrebbe essere uno dei principali punti su cui lavorare nei prossimi 10 anni. Prendano nota gli attuali e futuri Assessori e il Comitato faccia sentire la propria voce anche in questa direzione.

  8. carlo sacco scrive:

    @ Manicinelli. In effetti mi ritorna alla mente uno che conoscevo e che contrasse la malaria e di malaria ci morì.Contrasse la malaria perchè riteneva normale non fare la profilassi.Troppo impazzimento,troppo sovraccarico dell’organismo,pensava di essere la prima persona a rischio per quella malattia mentre ce n’erano morti a milioni.Diceva:poprio a me deve pizzicare l’anofele ? E se mi pizzica interverrò dopo.Gli amici facendogli il funerale bisbigliavano: ”ma guarda che sfortuna che ha avuto”.La situazione dell’oggi non si cura non volendo sapere come ci si è ammalati e non ragionandosi sopra. Il pragmatismo che lei chiede ed al quale dà fiducia è il viatico per un viale contornato da cipressi con in fondo un bel marmo bianco dove sta scritto qui giacciono le ferrovia italiane e nello stesso tempo sembra che tutto intorno sorrida e si possa risovere decidendo di tagliare,e perorare l’interesse della società nel suo complesso….. I poveri si adeguino come ha detto e fatto Moretti.I bilanci si risanano in quel modo.Troppo lunghi ed insopportabili questi discorsi ?

  9. Assolutamente d’accordo con paolo scattoni, troppe cbiacchiere inutili…..il problema è i treni che non ci sono più….il resto delle considerazioni è fuffa……
    E comunque……”la corrazzata Potemkin è una boiata pazzesca”!!!!

  10. carlo sacco scrive:

    Non ti sbagli, ma personalmente ritengo che se si perseveri ad andare avanti così e ad applicare tutto quello che abbiamo visto e che è stato validato dalla politica(in periferia ci si incazza ma al centro i consensi ricevuti si usano per la politica opposta) ed oltretutto si pensa a rimettere le toppe ed a far finta di organizzare il dissenso interno che nulla produce perchè i consensi alla fine ritornano lì dove sono ( perchè di rimettere le toppe alla fin fine si parla )a Chiusi come del resto in tutta Italia fra poco transiteranno le carrozze con i cavalli invece dei treni…..e con questo ho finito.Chi vuole capire capisca, diversamente ci si ptrende per i fondelli…

  11. pscattoni scrive:

    Mi sbaglio o i commenti su questo post avrebbero dovuto parlare di treni e soprattutto di quelli che non fermeranno più a Chiusi?

  12. carlo sacco scrive:

    @ Miccichè.La questione che poni della non più possibilità a cambiare è forse la principale in senso assoluto.Non sono mai stato attratto dai populismi(ma quello di Renzi cos’è?)Tutto questo nasconde non tanto abilmente il cosiddetto recupero del sistema di cui tanto ho parlato e che altri invece fanno finta che non esista ma ci pigiano l’acceleratore in sordina in ogni occasione.L’ Europa ancora stamane(Francia)dà segnali in quel senso anche se si capisce che molte volte il populismo si serva dell’ignoranza e perdipiù dell’egoismo personale e di gruppo che nominalmente è il contrario del contenuto dei principi di una società democratica.Ma il vedere milioni di persone al servizio di questi partiti che per guidare la società ti fanno assomigliare la destra alla sinistra e ti vorrebbero convincere che questo sia normale e quando evitano abilmente ogni discussione su questo perchè la bollano come vecchiume(PD)sugli effetti di quanto incida sulla mente umana la sottocultura del capitalismo e del mercato,invoglierebbe la gente a chiedere la società autoritaria:questo è il sistema di cui si fa portatore chi governa ed in questo si assomi gliano veramente.

  13. pscattoni scrive:

    Se davvero il 28 venissero 200 persone possiamo stare tranquilli che ci sarebbe la corsa da parte dei partiti a rivendicarne la rappresentanza 🙂
    Saremo pochi? Bisogna pur tentare. Io poi sono sempre ottimista…..

  14. pmicciche scrive:

    Caro Paolo, “carbonaro” era una semplificazione, chiamiamola “poetica”. Sicuramente non è un un problema quantitativo e nemmeno qualitativo ma di reale rappresentatività. Potrebbero anche esserci 200 persone e tutte dire cose sensatissime ma poi, al termine, se il risultato non si traduce in rappresentanza politica, servirà a pochissimo, anzi a niente. Almeno, così la penso io. Incidere sulla realtà è il grande problema di oggi, molto più che l’elaborazione di idee che è ormai quasi satura.

  15. carlo sacco scrive:

    Caro Mercanti, non ho dubbi su quello che dici su te stesso,ma la domanda che fai alla fine, io la giro di nuovo a te.Alla fin fine se c’è gente che ha avallato politicamente tale stato di cose dentro ad un sistema che non funziona perchè è marcio,alla fine(tanto per non ripetersi)credo che si debba interrogare su coloro che sono andati nelle stanze dei bottoni speditici dagli eletttori.Io a questi il mio consenso non gliel’ho mai dato perchè ho sempre avuto l’idea o la presunzione(decidi tu quale sia più appropriata)che erano messi lì da un apparato politico autoreferente e quantome-no inconcludente,che buttava via soldi di tutti per risolvere i problemi di pochi.Semmai debbono fare mea culpa coloro che hanno contribuito a questo e non incazzarsi quando vedono che le cose sono andate in altre direzioni.Ma non mi sembra che possa essere tanto difficile capirne il perchè,indipendente- mente dalla onestà personale di ognuno di noi sul lavoro che non è in discussione.Non è mica una tragedia sovrumana pensare di avere sbagliato a fornire il proprio consenso politico in certe fasi della vita,anzi sarebbe una lezione di umiltà.Io per esempio sono 30 anni che voto e perdo sempre….pensa a quanto sia incazzato….

  16. pscattoni scrive:

    x PMicciché. Riunione carbonara quella di venerdì? Non ho mai frequentato certe congreghe da giovane, figuriamoci da vecchio!! Dopo 40 anni di attività di ricerca sui vantaggi della trasparenza nella pianificazione pubblica? 🙂 🙂
    Se è poi una questione di numeri, vedremo quanti saremo. E quanti dovremmo essere per non essere classificati come carbonari? 20, 30 o quanti? Intanto se vieni anche tu contribuirai all’efficacia dell’iniziativa.

  17. Per quello che mi riguarda, caro Sacco, io ero, come lo sono ancora oggi, a costruire orgogliosamente le infrastrutture insieme a tanti dirigenti e maestranze delle imprese che credevano e credono ancora nella modernizzazione del paese. Indipendentemente dagli scandali che possono aver interessato tali lavori, ti posso assicurare che il più grande sta proprio nella successiva scelta politico-gestionale delle infrastrutture che se da un lato ci offre la possibilità di spostarci in breve tempo da un capo all’altro dell’Italia, ci mette anche nella condizione di vergognarci di molti servizi oltre a farci sentire impotenti davanti a scelte che guarda caso attengono sempre a protocolli d’intesa gestionali. E allora la domanda è perché dai direttori generali fino al massimo esponente di Trenitalia si elargiscono mega stipendi quando l’insoddisfazione di coloro che usufruiscono del servizio è gigantesca? Perché i nostri Amministratori (messi li dalla politica) non sono capaci di cambiare le cose?

  18. pmicciche scrive:

    Se Moretti va via, ne verrà un altro che farà altrettanto. Come dice Fiorani i cittadini vogliono delle cose ma senza un organismo (io lo chiamo Partito) che faccia da cinghia di trasmissione delle loro esigenze, si va poco lontano e, con le riunioni carbonare, si abbaia solo alla luna e si perde tempo. Sul trasporto ferroviario bisogna anche dire che i cittadini sono piuttosto agnostici e solo in pochi manifestano un disagio….a Chiusi in pochissimi, nonostante una stazione un tempo importante. (forse sempre perchè non sanno a chi affidare le loro istanze). Non certo al PD che da un lato non ci ha difeso dal berlusconismo ma dall’altro ha avvallato e spesso voluto attivamente tutto ciò. A chi dovrebbero rivolgersi i cittadini quando solo da una pattuglia di grillini veniamo a sapere le nefandezze che ancora si compiono quotidianamente nel nostro parlamento? Il PD locale intanto delira sull’alta velocità chiusina…..ma per favore…..

  19. pscattoni scrive:

    E infatti venerdì ci vediamo per affermare la contrarietà a questa politica. La democrazia è imperfetta, ma almeno lo spazio per la partecipazione lo consente.

  20. luciano fiorani scrive:

    Anche questo è un esempio da manuale per comprendere che la democrazia italiana non funziona.
    La stragrande maggioranza degli italiani vuole un trasporto ferroviario che risponda alle esigenze di tutti quelli che usano il treno e non solo a quelle dei pochi privilegiati che possono servirsi dell’alta velocità, così come vogliono che i manager pubblici (quelli italiani sono i più pagati d’Europa) abbiano compensi molto più bassi.
    Eppure chi decide, pur essendo stato eletto dal popolo, se ne infischia della volontà popolare.
    E’ evidente che c’è qualcosa che non va.
    Dov’è che avviene e da parte di chi, l’inversione della volontà popolare?
    E’ questo che bisognerebbe capire per agire di conseguenza; ma se anche chi ha capito come funziona il meccanismo, al momento del voto fa finta di dimenticarselo, allora ha ragione Sacco a dire che è inutile protestare contro chi abbiamo scelto: perchè era chiaro che i risultati sarebbero stati questi.

  21. Moretti ha minacciato di andarsene in caso di diminuzione del compenso. Potrebbe essere il modo di togliercelo di mezzo per cambiare finalmente la politica del trasporto ferroviario.

  22. pscattoni scrive:

    Consiglio di leggere (o rileggere) le decine di post e più di 200 commenti pubblicati sull’argomento su chiusiblog nei suoi tre anni di vita. Poi volendo ci sarebbe anche chiusinews….

  23. carlo sacco scrive:

    E’ strana talvolta l’indignazione della gente.Fermo restando che Moretti non sia difendibile per il compenso che riceve la sua funzione valutato anche il periodo che passa l’italia ed anche per l’etica dell’espressione che ha usato,sarei curioso che mi ripeteste dove eravate quando le FS sono state certificate Trenitalia Ferrovie dello Stato Spa. Ma cosa vi aspettavate se non le funzioni di una normale azienda privata che persegua il profitto ? Tagli e riconoscimenti a chi risana i bilanci. Ed allora ? Le cose non sono poi così difficili da capire ma a quanto sembra si, perchè il consenso glielo avete dato anche voi a quei partiti che di concerto con tutti i governi che si sono succeduti hanno fatto si che si arrivasse a questo.O no ? Vi ricorderete spero le enfasi per anni che privato funzionava e pubblico no ?Ed ora v’incazzate? E’ il popolo che vi vota al quale avete tolto la ragione di ribellarsi e di poter costruire un Italia al pari di tutte le nazioni d’Europa,altro che! Non ci sono ragioni per le vostre incazzature.Solo quando agli Italiani come potete vedere gli si tocca la propria fetta di torta,di servizi o di portafoglio s’incazzano.Gli altri possono anche morire di fame,chi se ne frega….

  24. pscattoni scrive:

    Si la colpa è di quei politici, di tutti gli schieramenti, che hanno dato fiducia a questo personaggio. Temo che l’augurio non avrà effetto. Se gli fosse arrivata soltanto un’inezia di tutti quelli che ogni giorno gli vengono mandati ormai sarebbe fuori gioco da tempo. Comunque Massimo (Mercanti) venerdì 28 cerca di venire a Chiusi.

  25. Mi spiegate come sia possibile pagare un A.D. delle Ferrovie che vanta successo, quando di fatto si è ritrovato le infrastrutture realizzate e i treni pagati dagli italiani a suon di tasse?. Lui ha solo messo i treni sui binari da Napoli a Torino a discapito di linee primarie e secondarie sulle quali viaggiano ancora, a tempi da diligenza con cavalli, gran parte dei fruitori del servizio. Ma la colpa non è solo la sua è anche di questi cialtroni politici che in questi anni non hanno fatto altro che defraudare il popolo bue che li ha votati. Gli auguro 800.000 euro di cure da consumare con un carnet di ricette mediche fruibili con l’ultimo scaglione di reddito ovunque se ne voglia andare.

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