Chi ha avuto modo di leggermi qualche volta su chiusiblog conosce bene la mia posizione critica nei confronti del Movimento 5 stelle. Questa volta, però, solidarizzo con i grillini di Montepuliciano a cui è stato negato l’accesso a informazioni contenute negli archivi del Comune. Ho stima degli amministratori poliziani e sono sicuro che verrà posto rimedio a quanto segnalato su lavaldichiana.it.
Di seguito uno stralcio di quanto pubblicato:
“Il comune di Montepulciano nega i diritti ai propri cittadini”: è il grido di protesta di alcuni cittadini poliziani che, dopo varie richieste al Comune per accedere agli atti amministrativi per visionare semplicemente le spese energetiche dettagliate e le spese varie ( riscaldamento, energia elettrica, telefono, acqua,ecc.) dei vari edifici comunali (scuole, centri civici, teatro, ecc.), si è visto negare l’autorizzazione dal Comune nella persona del Segretario Comunale, Domenico Smilari. Il Segretario ha categoricamente espresso la volontà negativa all’accesso ai documenti richiesti in quanto, secondo lui, non vi è una legittima necessità da parte del richiedente.”
L’accesso agli atti è un diritto stabilito per legge. So per esperienza che spesso si utilizzano tutti i mezzi per negare l’accesso, compreso quello della non corretta motivazione In questa caso dovrebbe essere l’amministrazione a motivare in maniera non generica il diniego. Come si può negare a un contribuente l’accesso agli atti perché vuole capire se le risorse (nel caso quelle impiegate per l’energia) siano ben spese? Se c’è un problema formale lo si risolva con gli opportuni suggerimenti (p.e. una domanda specifica per ogni settore).
Sono convinto che se fra i cittadini c’è la volontà seria di esercitare controllo, non solo la si debba assecondare perché è un diritto, ma anche incoraggiare perché rappresenta un vantaggio per l’amministrazione stessa.