Non ho intenzione di argomentare sul perché la cosiddetta stazione in linea non mi piace. Oltre che su Chiusiblog l’ho fatto in molte sedi. E poi non so quanto possa interessare.
Il problema posto da Luciano (Fiorani) merita invece un approfondimento. Che significato ha una variante al Piano Strutturale che verrebbe eventualmente votata in Consiglio che prevederebbe la collocazione di una stazione in linea nel nostro Comune? Va subito detto che una tale previsione da un punto di vista prescrittivo non avrebbe alcun valore. Se governo nazionale ed FS lo decidono la stazione ci sarebbe comunque, prevista o meno dal nostro piano strutturale.
La previsione avrebbe invece un valore “politico”: il Consiglio Comunale ha deciso per il si, quindi dà a intendere che c’è un’accettazione da parte della maggioranza della popolazione locale per una scelta che comunque declasserebbe ulteriormente l’attuale stazione. Diciamo che in questo caso si utilizza l’urbanistica come arma impropria più che altro propagandistica. Che importa se ci levano i treni, tanto poi in futuro saremo al centro del sistema ferroviario con la nostra splendida stazione dell’alta velocità?
A veder bene si acquisiscono meriti politici agli occhi di chi sta sopra perché si indeboliscono le vertenze dei pendolari e si vende per positiva una decisione che andrà a danneggiare la nostra economia locale.
Ma a parte i meriti politici che senso ha tutto ciò? Ammettiamo pure che in questa nostra società dello spreco ed economicamente alla canna del gas si vada ad investire in una stazione ad AV. Ebbene a prescindere da quello che deciderà il consiglio comunale la stazione ha scarse probabilità di arrivare a Chiusi. Le ipotesi Montallese Nord o area centro carni sono poco più che favolette.
Allora la discussione alta velocità si o no ha scarso senso. Vediamo le diverse opzioni e come si riverberebbero su Chiusi e sul suo territorio:
1) Si alla stazione “in linea” dell’AV senza se e senza ma. Posizione molto pericolosa per Chiusi come si può verificare sotto perché l’opzione Chiusi non sarebbe la più probabile.
2) Si alla stazione AV con localizzazione a Montallese Nord;
3) Si alla stazione AV da collocarsi nell’area dell’ex centro carni. Molto costosa e molto improbabile.
4) Si alla stazione AV più vicina possibile a Siena. Si è fatta l’ipotesi di Sinalunga.
5) Si alla stazione AV in un’area in prossimità di Ponticelli.
6) Si alla stazione AV più vicina possibile ad Arezzo;
7) Fermata di qualche eurostar nell’attuale stazione di Chiusi (due o tre coppie di treni al giorno) con voltaggio non compatibile con la lenta. Conseguente perdita di collegamenti decenti con Roma e Firenze dei regionali.
8) Fermata di un paio di eurostar a Chiusi privilegiando una possibile linea Perugia- Chiusi- Roma. E’ la proposta fatta dal candidato PD a sindaco di Orvieto Giuseppe Germani. Non è chiaro in questo caso i futuro del doppio voltaggio direttissima e lenta.
9) Mantenimento della situazione esistente con miglioramento del materiale rotabile di intercity e/o regionali che siano in compresenza con l’AV soltanto nei tratti Orte Roma e Figline- Firenze.
10) mantenimento della situazione esistente senza se e senza ma.
Ovviamente a tutte queste opzioni se ne possono aggiungere altre. Allora che senso ha la variante da inserire nel Piano Strutturale? Un po’ di fumo negli occhi in cambio di qualche credito politico.