Il treno salta Orvieto? Per far passare l’eurostar

Lo strano caso di un treno e di un annuncio scomparsi alla stazione di Orvieto 

di Comitato pendolari RomaFirenze

Leggiamo con sconcerto e indignazione le tardive scuse che Ferrovie dello Stato hanno fatto pervenire attraverso un comunicato stampa ai passeggeri che lo scorso martedì 24 giugno hanno atteso invano alla stazione di Orvieto il treno IC 581, treno che non ha effettuato la fermata prevista. Veniamo ora a sapere dal comunicato di “scuse” di FS che «Non si è trattato di una svista o di un errore umano ma semplicemente di una scelta dettata dalle condizioni della rete e del traffico». Una scelta deliberata quindi: a quanto pare è legittimo che RFI, per evitare probabilmente – questo è quanto leggiamo, sottinteso, fra le righe – di far accumulare 10 o 15 o 20 minuti di ritardo al  Frecciarossa che seguiva a breve distanza, possa scegliere deliberatamente  di sopprimere la fermata di un treno in corsa. Questo di per sé è già gravissimo in quanto evidenzia, ancora una volta in più, come FS  divida i suoi convogli e i suoi utenti in una fascia di serie A e una di serie B. 

Ciò che tuttavia ha destato più di tutto la nostra indignazione è il fatto che FS nel suo comunicato affermi il falso. Nello specifico dove afferma che «l’informazione sul guasto allo scambio e sulla conseguente mancata fermata ad Orvieto dell’Intercity è stata fatta più volte in stazione direttamente dal dirigente movimento della stazione, che ha anche annunciato i treni utili per proseguire il viaggio verso Roma». Le centinaia di passeggeri in attesa in stazione sono pronti a testimoniare l’esatto contrario. Nemmeno il personale della biglietteria ha sentito alcun annuncio, interrogati infatti da molti pendolari sulla mancata fermata non sapevano dare spiegazioni. Né hanno sentito alcun annuncio i tre agenti della Polfer in servizio presso la stazione. 

Ci chiediamo quindi: chi è il dirigente movimento che avrebbe comunicato in stazione le informazioni sul guasto, persino più volte? Con quali modalità ha fatto l’annuncio visto che nessuno lo ha sentito? Forse l’annuncio è stato trasmesso in un’altra stazione? A Orvieto sicuramente no.

Questo gravissimo episodio ha provocato la perdita di almeno un’ora di lavoro a ciascun passeggero del treno: circa 400 ore di lavoro perse.

Inoltre i passeggeri, che fino alla partenza del treno hanno potuto acquistare il biglietto, non hanno avuto diritto ad un rimborso, neanche in questo caso di evidente torto di Ferrovie.

Comprendiamo che possano esserci dei guasti sulla linea. Siamo tuttavia profondamente in disaccordo su questo tipo di gestione del traffico in caso di “emergenza”, ma soprattutto è inaccettabile l’omissione di comunicazione all’utenza e infine persino la beffa di un comunicato in cui si afferma il falso, negando l’evidenza.

 

INTERCITY: AD ORVIETO IN QUATTROCENTO ATTENDONO INVANO IL 581 CHIUSI-ROMA

Chiara Gagnarli (M5S) interroga nuovamente il Ministro dei trasporti sull’ennesimo disservizio a danno dei pendolari toscani

La Deputata Chiara Gagnarli (M5S), prima firmataria di diversi atti di sindacato ispettivo indirizzati al Ministro dei trasporti, raccoglie tempestivamente la protesta del comitato pendolari Roma-Firenze ed interroga nuovamente il Ministro, Maurizio Lupi, sollevando la questione della grave interruzione della continuità temporale e spaziale del servizio ferroviario, avvenuta presso la stazione di Orvieto martedì 24 giugno. Circa 400 pendolari quella mattina attendono l’affollatissimo IC Chiusi – Roma n. 581, chi per raggiungere il luogo di lavoro, chi la scuola, qualcuno anche per sostenere gli esami di maturità. La beffa è doppia, perché oltre a lasciare sul binario i pendolari Orvietani, anche la gente che ad Orvieto si doveva fermare è stata costretta a scendere a 40 km più a sud, ad Orte, per tornare indietro con un altro treno perdendo circa 1 ora e mezza.

Il Governodichiara la Deputata aretina Chiara Gagnarli (M5S)in qualità di azionista di maggioranza di Trenitalia, è tenuto a salvaguardare la continuità temporale e spaziale del servizio, cosa che non è avvenuta in questa occasione. A peggiorare la situazioneprosegue la Gagnarliè stata la mancanza di alcun avviso vocale o scritto ai passeggeri dell’Intecity ed ai pendolati in attesa sul binario. I guasti a volte possono anche essere inevitabili, ma quantomeno ci si aspetta una tempestiva informazione per far si che gli utenti possano prendere le loro decisioni in modo consapevole.

 

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2 risposte a Il treno salta Orvieto? Per far passare l’eurostar

  1. franco scrive:

    Sembra una bufala quella cosa detta da Trenitalia. L’intercity se viaggiava sulla direttissima doveva uscire ad orvieto, fermarsi ad orvieto, e ripartire per roma potendo prendere sia di nuovo la direttissima oppure proseguire per la via lenta in modo tale da non intrecciare la circolazione di frecciarossa, frecciargento e italo. Quindi a mio avviso o lo scambio che della direttissima immette sulla lenta non funzionava o si sono dimenticati per errore la fermata.

  2. luciano fiorani scrive:

    Fatti del genere non è la prima volta che succedono; forse è la prima volta per Orvieto.
    E quando succedono il disagio è grave, per alcuni addirittura enorme (si può perdere un aereo, un appuntamento importante o, come in questo caso, saltare una prova d’esame).
    Sia che all’origine ci sia un errore umano o un guasto tecnico l’unica cosa possibile da fare è ridurre al minimo il danno ai viaggiatori e un’informazione tempestiva è il minimo che ci si aspetti, invece ogni volta siamo alle solite: i viaggiatori in cerca disperata di informazioni che arrivano con il contagocce e spesso di scarsa utilità.
    C’è poco da fare, e lo dico da ex ferroviere, la cultura di una informazione tempestiva è ancora di la da venire tra i ferrovieri tutti (fatte salve, ovviamente, le solite e rarissime eccezioni).

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