Venerdì sera sono andato al teatro Costantini di Radicofani per L’amico Fritz”, opera di Pietro Mascagni. Confesso che ci sono andato perché il tenore è un mio amico e sarebbe stata la prima volta che avrei assistito ad una sua performance.
Appena prima dell’inizio è stato annunciato però che il tenore Mauro De Santis sarebbe stato sostituito a causa di un’indisposizione. L’iniziale disappunto è però subito scomparso dopo l’inizio della rappresentazione. Una bella esecuzione di artisti molto affiatati: dal giovanissimo e talentuoso violinista ai bravissimi cantanti. Per quello che vale il mio incompetente giudizio ho particolarmente apprezzato l’interpretazione del soprano Emanuela Scirea e del mezzosoprano Lea Airoldi.
Molto bello e opportuno il commento a fine spettacolo del regista (e baritoo) Allan Rizzetti che ha dedicato lo spettacolo ai cittadini di Radicofani, lì ormai gli artisti si sentono come a casa. In effetti è sicuramente un successo riempire i cento posti del Costantini, il teatro di un comune di mille abitanti. Il maestro Rizzetti ha sottolineato come questi giovani artisti hanno dimostrato come si possa ancora rappresentare l’opera lirica a buoni livelli anche con mezzi limitati, praticamente inesistenti.
Ho saputo che anche la rappresentazione del giorno prima a Sarteano ha avuto successo. Erano presenti le nipoti di Pietro Mascagni, felici per l’iniziativa. Pare che abbiano espresso il desiderio che per il 150° anniversario della nascita del compositore l’opera possa essere rappresentata anche a Chiusi.
Fulvio Barni ci ha raccontato come nel 1938 la cittadinanza considerò un onore la direzione di Pietro Mascagni per l’inaugurazione del nostro teatro e l’autorizzazione di intitolarlo al suo nome. Magari Chiusi potrebbe ricambiare concedendo gratuitamente il teatro per la rappresentazione de L’amico Fritz. Quasi tutti gli artisti sono professionisti. Finita questa avventura estiva alla quale hanno generosamente aderito saranno singolarmente impegnati in audizioni per i prossimi impegni. Perché allora non approfittare finché siamo in tempo?
Nella mia qualità di presidente pro-tempore dell’Associazione Pro Loco di Castiglione d’Orcia, avendo la disponibilità di una sala polivalente abbastanza grande, sarei grato di poter contattare o essere contattato dalla produzione di queste opere teatrali, per valutare la possibilità di “allargare il cerchio” delle rappresentazioni. Ringrazio chi potrà dare indicazioni utili.
Il contatto sembra esserci stato, ma non ne é venuto fuori nulla. Chissà perché? Forse per la cifra richiesta per l’uso del teatro?
Roberto (Donatelli) non la metterei così. Non è che da una parte ci sono i fini e sofisticati (secondo te troppo) intellettuali e dall’altro la qualità “popolare”. In fondo il disegno di Allan Rizzetti è assai sofisticato. Vuole dimostrare che anche con pochi mezzi si può fare opera: (l’associazione Opera-in Celle) “tende a rinverdire i fasti del famoso ‘Carro di Tespi’ che, nel secondo dopoguerra portava l’opera lirica anche nei più sperduti paesi della penisola italiana”. Nella breve conversazione telefonica che ho avuto con lui mi ha detto che le spese vive per questa iniziativa ammontano a 500 euro. Insomma se c’è amore per l’opera come spettacolo popolare si può fare e si può fare bene, perché magari si riesce a trovare il violinista a Bolzano e la soprano a Pavia. Se vuoi è una provocazione, una tranquilla e buona provocazione che non polemizza con nessuno. Poi è evidente che anche la musica è un mestiere, legittima aspirazione di questi ottimi artisti. Per quanto riguarda Chiusi è bene che ci possa essere un contatto. Come dice Luciano (Fiorani) probabilmente è già stato preso. Meglio così.
Ero a Sarteano, e ho passato una piacevole serata, mi é paricolarmente piaciuto il duetto. Anche a Sarteano il Baritono si è sentito in dovere di ringraziare la Cittadina.
Non credo che Chiusi sia il luogo adatto per certi spettacoli, non sono ‘ grandiosi ‘ abbastanza. Come fà a Chiusi a diventare una piccola Broadway con un Amico Fritz accompagnato soltanto da un piano e da uno splendido violino?
Immagino che i contatti siano stati già presi e che presto vedremo anche a Chiusi Rizzetti, i suoi e le nipoti del maestro.
Quanto alla rappresentazione di Radicofani davvero piacevole con alcuni interpreti di ottimo livello.