La Libera Università di Studi Biblici e Teologici inaugurerà l’anno accademico 2014/2015. E’ il decimo dalla fondazione avvenuta per inziativa diel vescovo di allora Rodolfo Cetoloni. In questi anni ha proceduto grazie all’impegno del suo “preside” Andrea Giambetti e da un dinamico comitato organizzativo.
Il nuovo vescovo Stefano Manetti ha deciso di mantenere e rafforzare l’inziativa. Sarà lo stesso vescovo a tenere la seconda lezione sul tema “L’antropologia del libro della Genesi.
Le lezioni in programma sono dieci, ma altre se ne aggiungeranno durante l’anno accademico insieme ad iniziative quali pellegrinaggi e visite guidate.
Di seguito titoli e relatori delle dieci lezioni.
Identità e alterità nel racconto della Genesi
prof. p.Giulio Michelini
Istituto teologico di Assisi
7 novembre 2014, h. 17.30
L’antropologia del libro della Genesi
S.E. mons. Stefano Manetti
Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza
14 novembre 2014, h. 17.30
Dal peccato a Babele
prof. mons. Benedetto Rossi
Facoltà teologica dell’Italia Centrale, Firenze
21 novembre, h. 17.30
Presentazione del libro “Voglio la mamma”
di e con Mario Adinolfi,
Sala conferenze del Teatro Mascagni di Chiusi
28 novembre 2014, h. 21.15.
Lectio magistralis nel centenario di Mario Luzi
con Davide Rondoni, poeta
12 dicembre 2014, h. 17.30
La persecuzione dei cristiani nel mondo
dott.ssa Flaminia Giovanelli
Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, Roma
30 gennaio 2015, h. 17.30
Creazionismo o evoluzionismo?
dott. Flavio Frignani
Pontificio Seminario Pio XII di Siena
6 febbraio 2015, h. 17.30
“A immagine di Dio lo creò”
prof. don Basilio Petrà
Facoltà teologica dell’Italia Centrale, Firenze
13 febbraio 2015, h. 17.30
L’iconografia della Genesi
prof. don Antonio Canestri
Ufficio Beni culturali diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza
20 febbraio 2015, h. 17.30
Isis, Stato islamico e questioni di diritto internazionale
prof. Maurizio Oliviero
Università degli studi di Perugia
27 febbraio 2015, h. 17.30
Un programma molto interessante. Non so se riuscirò a seguire tutto ma, certamente, non mi perderò l’incontro con don Antonio. La mia già grande stima nei suoi confronti si è consolidata fin quasi all’ammirazione per come ha presentato sia il panno del miracolo di Bolsena sia soprattutto gli affreschi del Giudizio Universale della cappella di San Brizio. La chiarezza è sicuramente un dono di natura (della Grazia, direbbe don Antonio), ma esprimere la complessità del Giudizio nel modo in cui l’ha fatto lui, se lo può permettere solo chi ha una cultura più che profonda.