Stazione MediaEtruria: come chiedere dibattito pubblico

di Paolo Scattoni

Vorrei con questa breve nota integrare quanto riportato dal post di Luciano Fiorani in relazione al mio intervento. Ho voluto semplicemente sottolineare coma la legge regionale 46 del 2013 offra uno strumento importante per affrontare attravewrso processi partecipati decisioni com quella della cosidddetta MediaEtruria. Il metodo proposto è quello del Dibattito Pubblico. Riporto qui alcuni articoli che non hanno bisogno di spiegazione.

 

Articolo 7.: 1. Il Dibattito Pubblico (…) è un processo di informazione, confronto pubblico e partecipazione su opere, progetti o interventi che assumono una particolare rilevanza per la comunità regionale, in materia ambientale, territoriale, paesaggistica, sociale, culturale ed economica.

2. Il Dibattito Pubblico si svolge, di norma, nelle fasi preliminari di elaborazione di un progetto, o di un’opera o di un intervento, quando tutte le diverse opzioni sono ancora possibili; esso può svolgersi anche in fasi successive ma comunque non oltre l’avvio della progettazione definitiva.

 

Nel successivo articolo 8 si spiega chi può richiedere il dibattito pubblico per opere pubbliche fra i 10 e i 50 milioni di euro che presentano rilevanti profili di interesse regionale e la stazione proposta sia quella proposta a Chiusi che quello proposta a Rigutino ricadono in questa

 

Nell’articvolo 8 si indicano i soggetti proponenti il dibattito pubblico per le opere che comportano investimenti complessivi fra euro 10.000.000 e 50.000.000 con rilevanti profili di interesse regionale (sicuramente quelle proposte) i soggetti proponenti il dibattito pubblico:

 

a) Giunta regionale; b) Consiglio regionale; c) enti locali, anche in forma associata, territorialmente interessati alla realizzazione delle opere; d) soggetti che contribuiscono a diverso titolo alla realizzazione delle opere; e) almeno lo 0,1 per cento dei residenti che hanno compiuto sedici anni anche organizzati in associazioni e comitati; a tal fine si considera l’intera popolazione regionale, come definita dall’ultimo censimento.”

 

Nel dibattito che si è tenuto iewri a Chiusi sono emerse critiche. Se quei cittadini che ieri sono intervenuti in dissenso rispetto alla proposta degli amministratori e politici della nostra zona vogliono far sentire la propria voce possono richiedere ufficialmente l’apertura di un dibattito pubblico raccogliendo fra i cittadini al di sopra del 16 anni un numero di firme pari all’1 per mille della popolazione regionale. Non credo che sia un problema per organizzazioni minimamente strutturate sul territorio

l’Autorità può comunque disporre un Dibattito Pubblico, sia di propria iniziativa …..”.

 

Ci tenevo a fornire questa informazione perché a mio avviso le condizioni per aprire un dibattito pubblico ci sono tutte:

tipologia di intervento: infrastruttura ferroviaria

fase decisionale: iniziale

ruolo della Regione: ente erogatore

opzione zero: collegamento con l’alta velocità tramite le attuali interconnesssioni.

 

 

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