La Cenerentola di Rossini a Sarteano: una serata da ricordare

cenerentola2di Paolo Scattoni

Questa non è una recensione, quelle le fanno gli esperti. Sono considerazioni di uno che semplicemente ama ascoltare lirica di tanto in tanto. Fatta questa doverosa premessa, “La Cenerentola” di Rossini messa in scena ieri al teatro degli Arrischianti di Sarteano dalla compagnia “Gli amici di Fritz” è stata un’esperienza importanto. Vorrei accennare allo spettacolo in sé, ma anche al messaggio provocatorio che contiene. Dello spettacolo ho apprezzato tutto: teatro, organizzazione (della Nuova Accademia degli Arrischianti), il quartetto “New cinderella” diretto da Alessandro Arnoldo e accompagnato dal pianista Emanuele Leomporri. Avevo già apprezzato nella rappresentazione estiva de “L’amico Fritz” a Radicofani Il tenore  Gabriele Barinotto (Don Ramiro in Cenerentola), il baritono Allan Rizzetti (Dandini), il soprano Emanuela Scirea (Clorinda) e il mezzosoprano Lea Airoldi (Tisbe) . A loro si sono aggiunti in questa rappresentazione il basso buffo Fulvio Bussano (Don Magnifico), il basso Keebaek Mattia Lee (Alidoro) e il mezzosoprano Paola Cacciatori (Cenerentola).

Tutti molto bravi, bravi davvero. Poi se posso, con lo scudo della mia dichiarazione di incompetenza di cui sopra, un apprezzamento particolare va ai “rampolli femminili”. Alla splendida esibizione di Emanuela  Scirea  e Lea Airoldi che già avevo apprezzato a Radicofani si è affiancata una strepitosa Paola Cacciatori.

Da sottolineare la performance di Allan Rizzetti nella parte di Dandini che ha sicuramente impressionato per il modo di dominare la scena.

Le scene e i costumi (Francesco Bonati, Federica Zampini) e la regia (Marika Petrizzelli) mi hanno suggerito una considerazione. In termini di risorse una rappresentazione come questa sta a quelle dei teatri più importanti in rapporto di uno a cento, come minimo. Se dunque consideriamo la dimensione, questo spettacolo per quanto posso giudicare, è stata perfetto. Le scene fatte da un originale stenditoio dove si potevano leggere i cambi di scena e il cambio di costumi. Una vecchia radio che trasmette la registrazione di pochi passaggi registrati del coro che comunque l’adattamento non poteva evitare. Idee sicuramente geniali che trasformano i limiti in elementi da apprezzare per il modo in cui sono stati affrontati.

Questa compagnia è composta da giovani artisti che un paio di volte all’anno fanno la loro comparsa “in Toscana”, come dicono loro. Fortuna ha voluto che della Toscana abbiano scelto le nostre zone. E’ sicuramente un gesto di amicizia che dovrebbe essere più conosciuto e apprezzato. Vengono a trovarci da qualche anno e sembrano voler affrontare sfide sempre più complesse. Il passaggio da “L’amico Fritz” a “La Cenerentola” non deve essere stato semplice. Hanno in programma di tornare a primavera con lo Stabat Mater di Pergolesi. Sempre più difficile dunque. Grazie di cuore.

Questa voce è stata pubblicata in CULTURA. Contrassegna il permalink.

3 risposte a La Cenerentola di Rossini a Sarteano: una serata da ricordare

  1. pscattoni scrive:

    xMario Paris. Certo che lo consento! Lei su chiusiblog è sempre il benvenuto. Può inviare il testo a:
    pscattoni@gmail.com

  2. Mario Paris scrive:

    Sono ritornato anche io dopo avere letto nella locandina i nomi che avevo ascoltato per Amico Fritz della scorsa estate più qualche nuova piacevole aggiunta. Ho preso qualche appunto durante l’esecuzione che non tarderò a postare in questi spazi se il direttore me lo consente. Molto cordialmente . Mario Paris

  3. luciano fiorani scrive:

    Anch’io ho apprezzato l’allestimento di questa Cenerentola rossiniana fatto con gusto e originalità. Questa compagnia, che da qualche anno si esibisce nei teatri della zona, speriamo di poterla vedere presto anche a Chiusi. Magari proprio con il prossimo “Stabat mater”.
    Un’attenta politica culturale certe occasioni non dovrebbe farsele sfuggire.

I commenti sono chiusi.