di Luciano Fiorani
Stamani in edicola ho trovato un nuovo giornalino in distribuzione gratuita: Fatti senesi. Ne ho presa una copia, l’ho sfogliata e…mi son detto: ci risiamo. Si avvicinano le elezioni (regionali, stavolta) e fioriscono le iniziative editoriali. Come non ricordare quella del Gazzettino chiusino, alle scorse elezioni amministrative?
Le quattro pagine, a colori e in carta patinata, sono firmate da Gennaro Groppa. Il direttore firma non solo l’editoriale ma anche una lunga intervista al nostro sindaco dal titolo: “Scaramelli: Vogliamo l’alta velocità per portare il territorio senese nel futuro”, nel 2015 la decisione sul logo nel quale sorgerà la nuova stazione ferroviaria.
Ne consiglio la lettura, tanto è gratis.
Mi sono anche chiesto chi fosse questo giornalista, Gennaro Groppa e cercando su internet ho trovato un pezzo, un po’ datato, che parla di lui in modo non proprio entusiastico. L’ha scritto Raffaele Ascheri ed è pubblicato sul suo blog, l’eretico di Siena.
Eccone un ampio stralcio.
domenica 12 dicembre 2010
Premio Frajese:Ferruccio De Bortoli attacca la stampa senese (!?)
Era già scontato, lo ammetto: questa settimana, il Premio Lecca Lecca concerne il Premio Frajese, il cadeau che la Casta di Siena perpetua per stringere (o rinsaldare) amicizia con i pezzi grossi dell’informazione nazionale, e, soprattutto, per tenerseli buoni in previsione di prossime tempeste (oltre a quelle che già ci sono, ben presenti…).
In particolare, il Lecca Lecca della settimana se lo aggiudica nettamente il giovane Gennaro Groppa, il quale – a pagina 3 del Corriere di Siena di oggi – commenta l’intervento ed intervista Ferruccio De Bortoli, premiato in qualità di Direttore del Corriere della sera nonchè ex del Sole 24 ore (preda ghiottissima, dunque, per i marpioni della Casta, Mussari Giuseppe in primis).
Nel suo intervento…De Bortoli ha parlato di tante cose attinenti al giornalismo; fra le altre, ha salutato con favore il ritorno al giornalismo d’inchiesta; ha rimarcato la necessità di garantire, davvero, nei fatti, la libertà dei giornalisti; ha fatto capire che le notizie bisogna darle, tutte, senza guardare in faccia nessuno (neanche il Monte? Ora, non esageriamo…); ha infine ripreso il famoso aforisma su come non deve essere il giornalista: uno che passa metà del suo tempo a scrivere di cose che non sa, e l’altra metà a non scrivere le cose di cui è a conoscenza.Ovviamente, intendendo che così non va proprio bene, anzi. In pratica, un J’accuse implacabile nei confronti della stampa senese (verosimilmente, senza neanche averne piena consapevolezza, non essendo il Corrsiena la sua lettura preferita, si immagina…).
Di tutte queste considerazioni debortoliane, non c’è traccia alcuna nell’articolo-intervista del giovane Groppa. Facciamo gli ingenui, e domandiamogli: perchè mai? Perchè selezionare così sfacciatamente gli argomenti trattati dal Direttore? Al giovane (ma certo non coraggioso) Groppa, guarda caso, sono sfuggite selettivamente proprio tutte le cosine imbarazzanti per la Casta, quelle che un Mussari non ama sentire dire a casa sua. Quando si dice il Caso, il Destino cinico e baro..
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Caro Carlo Sacco, visto che mi chiamo Paolo anch’io…. provo a rispondere….:) Il perchè quindi…… I rilievi sulla non-fattibilità della nuova stazione, tutti estremamente pertinenti, non sono stati però “registrati” dall’ambiente politico-sociale. Certi accadimenti diventano Cronaca o persino Storia, solo se vengono rilevati dall’ambiente e per questo devono essere emessi da soggetti in grado di amplificarli e magari di accreditarli come opzioni da considerare. Cento morti in un attentato in Africa esistono – come fatti di cronaca – solo se qualcuno li comunica bucando il grande frastuono di superficie; altrimenti, come fatti pubblici, “non esistono”. Viceversa, a volte, fatterelli di poco conto diventano notizie amplificate e percepite. Quindi servono gli strumenti per una veicolazione che venga percepita; non solo percepita ma, possibilmente, che riesca anche a colpire i cittadini e l’opinione pubblica. In poche parole per Scaramelli questi rilievi semplicemente….non esistono. Se ne parlasse “Strisca la notizia” invece…..oppure se venissero generate all’interno del PD da un’ampia base di cittadini-elettori…..ma così risiamo allo stesso punto.
Scusa Paolo, come te lo spieghi il fatto che dici sul perchè Scaramelli continui ad ignorare
le circostanze critiche sulla proposta della stazione in Linea ? Vorrei capire la tua idea sulla ragione che tu ti sei fatto del perchè le ignori.
L’articolo del 2010 di Gennaro Groppa sul corrierino poteva anche essere stato un peccato giovanile.
Quello che invece critico della intervista di Scaramelli è continuare a ignorare le argomentazioni critiche sulla proposta della stazione in linea che sono state presentate anche su questo blog. Tali argomentazioni sono costate uno certo sforzo e per ora sono le uniche tecnicamente fondate che ho letto. Va bene che durante le campagne elettorali si dicono tante cose, ma la vuota propaganda non aiuta la politica, quella seria.