Premesso che lo studio economico per la realizzazione del palazzetto dello sport prevede un costo di 1.647.777,05 €. più le spese di urbanizzazione che ammonteranno a circa 500.000 €. (a totale carico del comune) che il Comune si è impegnato per 30 anni ad elargire alla Emma Villas un contributo minimo annuo di 70.000 € ecco di seguito i motivi per cui ho votato contro alla delibera : Lavori di completamento e gestione impianti sportivi di Chiusi Scalo, loc Pania – Valutazione idea progettuale ed approvazione graduatoria definitiva.
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Dal progetto presentato non risulta la realizzazione di una “cittadella dello sport” così come auspicato nel consiglio comunale del 21 marzo 2014 ma la sola costruzione di un palazzetto dello sport con 800 posti a sedere, la possibilità di portarli a 1040, non però con i 60.000 € per trent’anni erogati dal comune, e non si parla neppure di intervento economico di altri per l’ampliamento dei posti e non vengono definiti i posti totali per eventuali manifestazioni extrasportive
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Nel progetto non è previsto un impianto termico con energia rinnovabile come sarebbe stato auspicabile e ciò comporterà costi di gestione molto elevati
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la situazione economica della nostra città non naviga in buone acque molti cittadini cominciano ad avere seri problemi economici e l’intervento del Sindaco su facebook, proprio su questo argomento e sul quale ogni considerazione è superflua, è in netta contrapposizione con questo tipo di operazione che prevede solo la realizzazione di un altro palazzetto
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l’operazione non ha in se neppure gli stessi fini sociali di quando fu costruito il palaFuccelli non esiste infatti nessun presupposto perché questo intervento abbia una valenza sociale basti pensare che l’utilizzo dell’impianto da parte di società extra Emma Villas avrà un costo di 52,00 € ora contro le gli 11,00 € ora nell’attuale palazzetto e ciò non è consono agli indirizzi della delibera del marzo u.s.
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il comune non spese una lira per la realizzazione del PalaFuccelli ma dette il terreno in concessione gratuita per trent’anni alla Coopersport e ha poi contribuito negli anni per la gestione al fine di poter favorire lo sport di base imponendo, giustamente, alla Coopersport l’applicazione di tariffe politiche alle società esercenti, soltanto chi ha vissuto la gestione conosce le difficoltà che ha avuto la Coopersport per ottenere negli anni il contributo del comune e più volte nel corso dei trent’anni di gestione è stata paventata l’ipotesi di restituire le chiavi al Comune per la mancata attenzione da parte degli amministratori comunali e la difficoltà ad avere un contributo equo per la gestione e poter mantenere i “prezzi politici” alle società esercenti
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il Comune oggi nello sport annualmente sta contribuendo già in maniera adeguata se confrontata con altri settori dove si dovrebbe investire per un rilancio economico della nostra sofferente realtà (leggi turismo e altro) pensiamo solo alla trasmissione Sereno Variabile del 31 u.s. dove Chiusi nei confronti di Città della Pieve è apparsa anni luce indietro, ha mostrato parte dei suoi tesori in maniera approssimativa senza eleganza e senza tecnologia cosa che Città della Pieve a fatto in maniera del tutto diversa pur non avendo le ricchezze della nostra città, non si può quindi pensare che se oggi il contributo per la gestione di questo nuovo palazzetto sarà di 10.000,00 € annui domani, per avere tariffe “politiche” possa passare a 40.000 €. annui
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Chiusi e la sua situazione economica non possono reggere per molti anni una squadra a questi livelli e quest’opera diventerebbe una cattedrale nel deserto come sarebbe stato lo stadio progettato per la serie D di calcio e per il quale stiamo cercando di trovare soluzioni facendo danni su danni non andando verso la realizzazione di una cittadella dello sport come da indirizzo della delibera del consiglio del marzo ma alla sola costruzione di un ulteriore palazzetto
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il pala Fuccelli è riuscito a mantenersi in questi anni grazie al volontariato, al contributo comunale e grazie anche agli inserzionisti delle pubblicità che con la costruzione di un altro palazzetto e non di una cittadella dello sport molto probabilmente dirotterebbero tali contributi al nuovo palazzetto togliendoli alla Coopersport che non sarebbe più nella possibilità di mantenere i prezzi politici
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Questo tipo di operazione è completamente finanziata dall’amministrazione comunale che alla fine spenderà, oltre al milione e700 già speso, altri duemilioniecento e più considerando le opere di urbanizzazione, non previste negli indirizzi del consiglio del marzo, per avere non altro che un ulteriore palazzetto dello sport. Almeno il progetto iniziale dello stadio prevedeva la dismissione e l’utilizzo del vecchio stadio con altri fini e nella delibera del consiglio comunale n. 18 del 21 marzo u.s. si parlava di completamento dell’area e di cittadella dello sport cosa che non si verifica con questo progetto dove non c’è un immediato completamento dell’area e certo non si presenta come una cittadella dello sport
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Se proprio ci dovesse essere la necessità di un nuovo palazzetto con caratteristiche diverse da quello attuale per poter coprire le numerose richieste di utilizzo e per avere l’idoneità per il gioco della palla a volo nelle massime categorie con molto meno spreco di denaro ci sarebbe la possibilità di alzare l’attuale, fare delle nuove tribune, e coprire la pista di pattinaggio risparmiando molto a partire dalle opere di urbanizzazione che oggi, con il bando e non con l’indirizzo del consiglio comunale, sarebbero a carico del Comune e non della società aggiudicataria del bando..
Ammiro lo sforzo fatto dalla Emma Villas per il bel progetto proposto che è consono al bando ma non è ciò che era stato richiesto dal consiglio comunale che non voleva con l’investimento di 70.000 €. annui un palazzetto ma richiedeva il completamento dell’area finalizzato alla pratica di più tipologie sportive in conformità alla normativa vigente di affidamento di impianti sportivi mentre nella relazione di gestione presentata dalla Emma Villas si legge testualmente: “il calendario, almeno per il primo periodo di gestione, sarà prevalentemente riservato alle attività della Emma Villas Vitt Chiusi, prima squadra e settore giovanile che già garantirebbe un’occupazione della struttura per buona parte della settimana anche se………..”
Alessandro Bologni Consigliere comunale per “la Primavera di Chiusi”
Sono pienamente d accordo con i pareri esposti…..vorrei però chiedere ad ALESSANDRO Bologni…..se EMMA VILLAS si stanca di sponsorizzare la propria squadra e decide di vendere a un IMPRENDITORE ALBANESE, cosa succede????
Oltre ai contratti degli atleti acquisisce anche i contratti in essere della “CITTADELLA”
E via di seguito per 30 anni????
Sono pienamente d accordo con i pareri esposti…..vorrei però chiedere ad ALESSANDRO Bologni…..se EMMA VILLAS si stanca di sponsorizzare la propria squadra e decide di vendere a un IMPRENDITORE ALBANESE, cosa succede????
Oltre ai contratti degli atleti acquisisce anche i contratti in essere della “CITTADELLA”
E via di seguitomper 30 anni????
Rispondo a Niccolò Martinozzi. Si è possibile impugnare la delibera. Il ricorso al TAR è particolarmente costoso. Ci sarebbe l’alternativa del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (http://it.wikipedia.org/wiki/Ricorso_straordinario_al_Presidente_della_Repubblica). Costa 650 euro e non necessita di assistenza legale. L’aiuto di un esperto di diritto amministrativo è comunque consigliabile.
Immagino (ma non ne sono sicuro) che una segnalazione alla Corte dei Conti sia sempre possibile (http://www.corteconti.it/utilita/come_fare_per/esposto_procura_regionale/).
Secondo me è un abuso! Bisognerebbe ricorrere alla corte dei conti e denunciare l’
nnesimo spreco.Il sindaco si sta comportando,calcando le orme del suo mentore,come un novello despota prepotente. Bisognerebbe scendere in piazza tutti quanti !
Nella discussione di ieri sera in Consiglio comunale alle argomentate obiezioni (come queste di Alessandro Bologni) su questa nuova pensata dell’amministrazione Scaramelli si sono contrapposte le solite e retoriche frasi vuote: guardiamo al futuro, sarà un impulso allo sviluppo, è una opportunità per Chiusi, è proprio quello che ci voleva…
Non è stato portato un dato. Chi era presente ha capito che l’investimento lo fa l’Emma Villas e il comune partecipa.
Quello che invece aleggiava era la preoccupazione di non inimicarsi il mondo della pallavolo con le sue centinaia di tifosi (elettori).
Anch’io la penso come Paolo (Scattoni): il tutto sa tanto di iniziativa propagandistica in vista delle imminenti elezioni regionali a cui il sindaco pare molto interessato. Fatta però con i soldi dei cittadini che si ritroveranno sul groppone una cambialetta di 60.000 euro lunga trent’anni.
Avevo scritto questo commento che devo aver perso, spero che non sia finito per errore su altri post. Lo riscrivo.
Sul giudizio estetico di Alessandro (Bologni) avrei qualche dubbio. Comunque quando si tratta di architettura il gusto è del tutto personale.
Dai disegni si deduce che la struttura sia in legno lamellare. Stessa soluzione per la stazione in linea. Stesso studio professionale? Spero proprio di no. Ci sarebbe qualche problema nel fornire un progetto (gratuitamente) allo stesso Comune che ne giudicherà un altro presentato da un privato. È evidentemente una congettura ma una smentita ci farebbe stare tutti più tranquilli.
Quando fu aperto il dibattito su cosa fare dell’attuale impianto che ha già inghiottito un bel po’ di soldi dissi che bisognava lasciarlo lì, perché frutto di una scelta megalomane. Fummo in pochissimi a sostenere questa ipotesi. Ora è evidente che la toppa è peggiore del buco. Dovremo pagare altri milioni di euro per una struttura mal localizzata che serve a una singola società sportiva al 90%. Perché i privati interessati non se la realizzano per conto loro?
Ma si sa le elezioni sono vicine. Stiamo sempre più assomigliando a quelle amministrazioni meridionali che raccoglievano consenso (e talvolta lo fanno ancora) deliberando su lavori pubblici. Tanto paga Pantalone, cioè noi.