QUANDO GLI AMMINISTRATORI NON SI PREOCCUPANO DI SALVAGUARDARE I SOLDI PUBBLICI, OVVERO DEI CITTADINI
Nell’ultimo Consiglio Comunale è stato approvato un debito fuori bilancio di 145.000 euro per una sentenza esecutiva del Tribunale di Siena che ha condannato il Comune a pagare quella somma a titolo di risarcimento danni e spese legali per la risoluzione del contratto con la ditta che aveva vinto l’appalto per la costruzione della palestra delle scuole elementari di Chiusi Scalo.
La cosa grave non è tanto il debito fuori bilancio, tecnicamente regolare, in quanto somma non prevedibile, ma il fatto che le amministrazioni che si sono susseguite dal 2004 ad oggi non abbiano messo in atto nessuna azione di rivalsa nei confronti di eventuali responsabili in modo da non far pagare i cittadini per una colpa sicuramente individuabile in qualche tecnico o politico.
ABBIAMO CHIESTO CHE VENGA ACCERTATA LA POSSIBILITA’ DI RIVALSA E CHE LE NOSTRE CONSIDERAZIONI VENGANO ALLEGATE ALLA DELIBERA CHE PER LEGGE DEVE ESSERE INVIATA ALLA CORTE DEI CONTI
La sintesi di Paolo Scattoni è abbastanza conforme alla realtà. In più c’è di mezzo una variante richiesta dalla ditta e accettata dal comune e che ha richiesto tempi che la ditta stessa ha giudicato inaccettabili e prolungati allo scopo di perfezionare anche le pratiche di esproprio. In ogni caso il tribunale ha dato ragione alla ditta e condannato il comune. Ripeto però che la cosa più grave è che nessuno in questi anni ha messo in atto le procedure per rivalersi su chi aveva commesso materialmente l’errore, tecnico o politico che fosse. Oggi non sappiamo se ci sono ancora i tempi per questa rivalsa. Se i tempi fossero scaduti allora sarebbe opportuno rivalersi su chi li ha fatti scadere senza fare nulla.
Bene ha fatto la D.ssa Fiorini a far presente le possibilità giuridiche e tecniche per il ricorso avverso la sentenza.Punto.Detto questo secondo me l’OPPOSIZIONE OCCORRE CHE VIGILI DA VICINO sull’esame che l’Ufficio legale del comune farà per l’accertamento delle responsabilità per una azione di rivalsa per gli errori di carattere tecnico commessi 11 anni fa e dai quali come conseguenza è scaturita tale sentenza di primo grado.Non è più possibile gravare sui cittadini fondi a bilancio per errori o disavvedutezze dovute all’incompetenza di chi ci ha governato.Chi governa deve avere la responsabilità di ciò che decide di fare e ci sono le leggi per far rispettare le conseguenze di certe decisioni, sennò sarebbe troppo comodo che la politica odierna possa saltare a piè pari questo e cavarsela con il fatto che tutto questo sia successo 11 anni fa e che sia eredità ricevuta.Sul fatto degli interessi in vista di un altra eventuale condanna successiva senz’altro possibile,credo che sarebbe proficuo prima del riconoscimento del debito che vengano esaminate sul piano legale le responsabilità individuali e nel caso non passino per evanescenti (e c’è il timore che siano tali) mettere in atto quei comportamenti per tentarne il recupero.Dopodichè si può decidere se dare adito al pagamento oppure al ricorso. Mi sembra di capire che ci siano 120 gg o no ?
Questo post di Giorgio Cioncoloni mi ha incuriosito. Con l’aria che tira 145.000 euro sono per un Comune come quello di Chiusi non poca cosa. Sono così andato a sentirmi la registrazione del consiglio (http://www.comune.chiusi.si.it/images/testi/files/CC_files/CC09022015/150209_005.MP3)
Sfortunamente la relazione del segretario comunale non si sente molto bene. Ecco quello che ho capito: undici anni fa regnante Ceccobao (assessore Scaramelli) è stato assegnato un appalto per un’opera su un terreno per il quale le procedure di esproprio non sono state eseguite correttamente. Si deve procedere al blocco dei lavori per regolarizzare. Chi ha avuto l’appalto procede contro il Comune perché il blocco determina un danno economico e il risultato è questo.