Durante il Consiglio Comunale di ieri abbiamo finalmente compreso che le speranze di un rilancio economico di Chiusi sono definitivamente morte.
E’ stato infatti approvato il solito bilancio del Comune di “ordinaria amministrazione” in cui sono previste tutta una serie di misure ordinarie utili, forse, solo a mantenere la situazione allo stato attuale.
Non ci sono previsioni né provvedimenti che possano creare condizioni per un miglioramento dell’economia locale.
Fin qui niente di strano, tutto in linea con l’incapacità di questa amministrazione di programmare il futuro, se non a parole e nei manifesti, con il sindaco sempre in primo piano, in continua campagna elettorale, che promette di portare Chiusi nel futuro e intanto si preoccupa principalmente del “suo” futuro, proteso verso il Consiglio Regionale.
Ciò che fa perdere ogni speranza è che il bilancio è stato approvato e sottoscritto da tutti i sindacati e le associazioni di categoria, gli organismi cioè che dovrebbero stimolare interventi di miglioramento in favore dei loro rappresentati e che invece hanno certificato che Chiusi deve rimanere così come si trova oggi e cioè in coma e prossima alla morte, ammesso che se ne rendano conto.
Si sono accontentati di alcune promesse, come il mantenimento del livello di tassazione locale, che per ora non viene ritoccata, e dei relativi sgravi, senza considerare i notevoli aumenti degli ultimi quattro anni e senza considerare che non viene ritoccata per ora perché poi c’è da vedere che cosa succederà quando uscirà il piano economico e finanziario della gestione dei rifiuti. Hanno approvato persino l’istituzione della scandalosa Imu agricola, limitandosi solo a chiedere un’aliquota ridotta.
Possibile che non ci sia più nessuno che ha intenzione di lottare per contrapporsi a questa omologazione di massa che ci sta portando alla rovina?
I onsiglieri comunali della lista “La Primavera di Chiusi”