Ho aspettato fino ad ora ad esporre il mio pensiero che invierò ,in primis, al Signor Prefetto e, ovviamente al Sindaco Scaramelli, con l’invito ad inserirlo nelle comunicazioni al Consiglio, sperando che il Sindaco annullasse “sua sponte” la convocazione del Consiglio comunale del giorno 30 maggio.
Considerato pero’ il “non annuncio” mi vedo costretta a spiegare le ragioni per le quali domani non andrò in Consiglio, preferendo questa via all’eventuale abbandono della seduta.
Cio’ per rispetto verso i cittadini che da molto tempo aspettano la definizione del nuovo piano operativo (ex regolamento urbanistico con contestuale variante strutturale), e per gli elettori che, a mio avviso, meritano una giornata di silenziosa valutazione, prima dell’apertura dei seggi, senza essere in qualche modo “tormentati” da una mitragliatrice di “slogan” propagandistici elettorali come, in qualche modo “scontati”, potrebbe essere la seduta di un Consiglio comunale nella quale siedono anche se con funzioni diverse: quella di Sindaco Stefano Scaramelli e quella di consigliere di minoranza Rita Fiorini Vagnetti, due candidati -PD e Forza Italia- al Consiglio regionale.
In altri tempi, per me sicuramente belli e da rimpiangere, il giorno avanti la mandata elettorale il silenzio era quasi un rito, un messaggio, un desiderio da parte di tutti di pensare da soli, senza continue interferenze per la decisione finale, solo forse con qualche inevitabile battuta tra amici o avversari, nella strada, nei bar e cosi’ via.
In questo particolare momento delicato per il paese è d’obbligo, piu’ che mai, applicare non solo le regole giuridiche ma soprattutto quelle etiche, quelle morali che tanto vengono invocate ma che poi ,spesso “per convenienza personale” si stenta ad applicare.
Senza entrare nel merito della questione giuridica, vorrei semplicemente soffermarmi sul fatto che l’argomento all’ordine del giorno previsto per il 30 maggio, è forse la scelta più importante, più delicata, più incisiva per il nostro paese e per tutto il territorio: la scelta, cioe’, della “nuova cittadina”, il “nuovo modello del futuro ” che avanza ma che rischia di essere una decisione” avventata o avventuristica” per un mondo ” irreale” ( e’ un eufemismo!): quello delle aspettative personali e non dell’interesse del pubblico
Ecco anche a nome della ” Lista civica i Cittadini per Chiusi” che rappresento, pur conoscendo bene quale sarebbe la mia decisione se fossi presente in Consiglio, mi rifiuto di essere “strumentalizzata” ancora una volta “dal sistema Scaramelli” ed essere coinvolta, mio malgrado, in responsabilità che, in questo momento, non voglio e non posso condividere.libera , autonoma decisione
Non per un atto di codardia o di superbia ma piuttosto per un atto di coraggio e di leale determinazione, come ritengo sia stata tutta la mia partecipazione dal giorno in cui siamo stati eletti, 4 anni fa, nella nuova amministrazione comunale.
Un senso cioè di responsabilità verso una decisione che ha bisogno di piu’ tempi di confronto, di valutazione e di condivisione.
E’ vero che non si può e non si deve ulteriormente aspettare per la configurazione della “città del futuro” ma e’ altrettanto vero che farne oggetto, punto di riferimento della propria campagna elettorale e poi programmarne la definizione il giorno avanti il voto regionale, si ritiene sia un atto di debolezza e non di forza di un sistema di partecipazione democratica.
Noi non possiamo né dobbiamo contribuire ad avallarlo, vinca il migliore ma che la vittoria sia il risultato anche di un momento di silenzio, di libera , autonoma decisione senza cioe’ una sorta di “condizionamento psicologico”.
Questo e’ un sistema, pero’, poco conosciuto dal nostro sindaco-candidato
rita fiorini vagnetti
lista civica i cittadini per chiusi
Infatti, eccone uno. Sono andato in Consiglio e mi è stato detto che su ordine del Prefetto era stato annullato.
L’ultima perla di “Stefano il magnifico”.
Due consiglieri comunali mi hanno scritto che una comunicazione del sindaco protocollata in data di ieri e consegnata oggi in mattinata rinvia il consiglio al 5 giugno per non meglio specificati “motivi istituzionali”. Chissà se la notizia arriverà anche a coloro che avevano intenzione di essere presenti per ascoltare.
Non esiste commento adeguato.
Buon voto a tutti.