Ieri, sabato 6 giugno, ero a Firenze per un’iniziativa dell’Autorità per la Partecipazione in collaborazione con l’assessorato competente con la partecipazione dello stesso assessore Vittorio Bugli. Firenze era uno dei tanti punti nel mondo di dibattito su uno dei temi più difficili da sottoporre a partecipazione per la sua globalità e per conoscenze scientifiche: il cambiamento di clima. Se ne parlerà a Parigi in dicembre per la conferenza mondiale sul clima e l’ambiente. I cento partecipanti di Firenze sonio stati scelti in maniera da rappresentare diverse regioni e diverse realtà. Sei ore di intenso lavoro, salvo qualche minuto per salutare via via altri gruppi (Abruzzo, Francia, Brasile). Servirà a contribuire almeno un po’ a influenzare le posizioni dei “grandi”? Non lo ma almeno una miriade di realtà diverse nel mondo ci hanno provato.
Scrivo questo per sottolineare come la cultura della prrtecipazione, fra successi e fallimenti si sta un muovendo. Il paragone con la recente vicenda del Piano Operativo di Chiusi è per me quasi naturale. Come spesso succede a Chiusi si va contromano. Mi ha scritto un amico, dirigente all’urbanistica in un grande comune campano che spesso ci legge, mi ha scritto “… mezz’ora per approvare un piano operativo. Che invidia….”. Notazione ironica ovviamente.
Io però vorrei sottolineare come ci sia una responsabilità di chi (mi metto per primo) non è riuscito ad organizzare un’attività che potesse configurare un “piano alternativo”. Ormai ci sono strumenti per poterlo fare. Debbo dire che ogni volta che lo propongo, tutti sembrano ritrarsi.
C’è che dice che non è vera politica, che è roba per centri studi, e amenità del genere, nessuno che voglia approfondire una tale ipotesi.
Allora quello che rimane è la giusta, ma parziale protesta su previsioni che sembrano fatte apposta per i professionisti di Montallese, che dietro a certe proprietà ci siano precisi nomi. Diventa una lamentazione generica che non riesce a influenzare il processo decisionale.
Comunque vorrei informare che non è vero che per partecipare c’è il tempo che va da ora all’approvazione definitiva. Invece per presentare le osservazioni ci sono tempi precisi e sarà bene informarsi.