Il testo di seguito pubblicato è stato inviato da Giorgio Cioncoloni per conto del gruppo consiliare della Primavera.
L’ultimo atto compiuto dall’ex sindaco Scaramelli è l’ennesima dimostrazione della completa mancanza di etica politica che lo ha contraddistinto in questi anni di governo della città di Chiusi.
Da sindaco “decaduto”, a causa dell’incompatibilità con il ruolo di consigliere regionale, recentemente assunto, ha rottamato il vice sindaco Sonnini e lo ha sostituito con il fido Bettollini incoronandolo suo sostituto per il periodo in cui il comune, per la seconda volta consecutiva, si troverà con una gestione “commissariale”.
Un’operazione politica di bassa lega mirata a garantire un anno di propaganda a colui che ha già designato come suo successore, in perfetto stile medievale, quando i governanti si alternavano per successione dinastica, dando per scontato che il Pd, prima, e gli elettori, poi, si piegheranno supinamente alla sua volontà.
Il comunicato con cui Bettollini si accredita i meriti di questa designazione è altrettanto esemplare del modo con cui viene inteso l’esercizio del governo della pubblica amministrazione. Dapprima, infatti, vanta la bontà del lavoro di squadra e subito dopo si appropria di quanto fatto di buono, secondo lui, in quattro anni di governo, come se l’ex vice sindaco, gli altri assessori e i consiglieri di maggioranza non fossero nemmeno esistiti.
Noi diciamo che è giunta l’ora di dire: “basta!” all’ascesa di questa classe politica “barbara”, composta di persone senza nessuna base culturale, affamati solo di potere, senza nessun rispetto delle istituzioni che rappresentano né delle persone che li circondano.
E’ giunta l’ora di dire: “basta!” all’ascesa di questi politici che per raggiungere i propri scopi non guardano in faccia a nessuno mettendo sotto i piedi sia chi li ha appoggiati, quando non servono più, sia chi li ha contrastati democraticamente, anche se rappresentano una parte consistente dei cittadini.
E’ giunta l’ora di dire “basta!” per non essere considerati complici e lo diciamo anche ai consiglieri di maggioranza che non possono continuare ad avallare supinamente questo modo di condurre la politica. Abbiano uno scatto di dignità e si dimettano, insieme alle opposizioni, dal Consiglio Comunale per fare pulizia e portare aria nuova nell’amministrazione della città dando prevalenza a chi si vuole impegnare per il bene dei cittadini e non per perseguire le proprie ambizioni.
Per finire, in modo che ciascuno faccia le proprie valutazioni, vogliamo solo ricordare le “ultime parole famose” dell’ex sindaco Scaramelli: “Fare il sindaco è l’incarico più bello del mondo e non lo abbandonerò mai per altr incarichi”.
Fulvio Barni, Alessandro Bologni, Giorgio Cioncoloni, Consiglieri Comunali della lista “La Primavera di Chiusi”
Non ho nulla contro i movimenti anzi, ma invece ho molti dubbi che il discorso sulla democrazia così come viene fatto oggi e che si ipotizza di condurre in questo caso possa risolvere i problemi.Dubbi che mi vengono non tanto dalla partecipazione dei singoli o meno, bensi dal degrado dei partiti e della gente ad essi legata e dai tentativi di egemonizzare i movimenti da parte soprattutto dei partiti più grandi.Tutto qui.Ma non è poco, perchè vedo in questo un tentativo di alzare dei muri e di neutralizzare le volontà, anche poco organizzate di coloro che vogliono cambiare.
Mi sembra che si voglia organizzare a forza la sagra del salame in caso un musulmano praticante. Lo spirito di questo blog è quello di creare opizione e può rappresentare proprio un punto di riferimento per chi crede che i movimenti siano essenziali nella vita di una democrzia. Se la cosa non piace ci si può accomodare da qualche altra parte.
No,non funziona così la cosa,affatto.Per favore non saltiamo a piè pari le ragioni di tali comportamenti che sono insiti nell’agone politico perchè è tale l’esperienza ormai decennale che non si va a risolvere nulla- anzi si incancreniscono ancora di più le questioni,perchè anche se su un piano istituzionale tutto può sembrare liscio ed ineccepibile,sul piano dell’effettiva volontà dei cittadini si dimostra che le percentuali delle astensioni(che ipotizzi per me che non sia obbligato) producano il fatto che occorrerebbe chiedersi nell’oggettività della cosa se questa sia la democrazia quando a votare ci va solo il 50 % dei cittadini.In quel modo si dà adito a dire quello che si dice sempre da parte dei partiti più grandi che fanno la percentuale sui votanti ed arrivano anche ad oltre il 40% dei consensi e si governa col 18-20%. Io credo che non sia questa la via ma che le cose si possano riequilibrare se si riconosce che questo sistema degenerato dei partiti non rappresenta più le esigenze dei cittadini, perchè questo è il vero problema, non quello dell’assemblearismo che poi fa concentrare una parte di cittadini guidata sapientemente dai partiti esistenti per conservare quanto prodotto fin’ora.Senza dire che le leggi se le sono fatte a misura per far funzionare tutto questo nella maniera che assicuri la loro continuità.Chi è eversivo allora?
Che problema c’è. Se non ti va non partecipi. 🙂
A non essere maliziosi la proposta sembrerebbe ”pulita,scevra da fraintendimenti ed onnicomprensiva delle necessità, per cui anche utile”. Ad essere maliziosi e vedendo il passato per come sono andate le cose-anche il passato remoto e non solo quello prossimo- ci sarebbe da pensare che dietro tale spontaneismo assembleare, quasi rasentante la natura plebiscitaria,potrebbe sembrare la vecchia tagliola dell’uso politico votato nall’incameramento ed alla gestione dell’imbrigliamento del consenso, per ammortizzarlo, neutralizzarlo e dare le iniziative in pasto alla solita macchina che le usa. A quest’età di nati ieri ce ne sono pochi.Io credo che la soluzione come sempre sia politica e che possa riguardare il calo progressivo dei voti del partito di maggioranza non solo su scala locale e la svelatura della sua vera faccia in campo nazionale.(il soccorso che Berlusconi si appresta a dare a Renzi affinchè regga).Lo spartiacque politico credo si avvicini e che a nulla possano valere le manovrine dissuasive.dal momento che a Chiusi per i prossimi 20 anni un altra generazione di giovanio ci dovrà vivere,il problema è quello di riconoscere se finora si sono usati da parte della politica gli articoli di gomma oppure si è operato con la volontà vera di cambiare le cose.Io penso che la risposta purtroppo sia nella prima ipotesi.Poi decidano i cittadini.
io ci sto.
Bene. La proposta è lanciata e a me sta bene. Vediamo chi altri si fa avanti cittadini, partiti, movimenti, Associazioni (ce ne sono tante) ecc.
La richiesta è così perentoria che richiede una risposta altrettano chiara.
Quello che immagino è un processo di questo tipo:
1) C’è un invito da parte di un nucleo di cittadini di buona volontà a tutti (partiti, movimenti, associazioni, singoli cittadini) a partecipare alla individuazione dei problemi di questo comune;
2) La cosa deve partire subito perché dibattere sui programmi all’ultimo momento non serve a niente;
3) Il confronto riguarda una “listra” di problemi che i partecipanti ritengono rilevanti. Non ci sono qui giudizi di valore, ma semplicemente un accordo sulla rilevanza;
4) Per ogni problema si enumerano le possibili opzioni (da quella che le cose rimarranno invariate alle diverse soluzioni proposte);
5) Ognuno degli “attori” (chi partecipa) esprime una valutazione su queste;
6) Si identificano le diversità di opinione e i conflitti.
7) Si organizzano serie di discussioni (confronto) per verificare se esistano o meno possibilità di soluzione dei conflitti, magari facendo emergere opzioni a cui non si era pensato originariamente.
A cosa può servire tutto ciò? Semplice, a un’analisi di tutto ciò che bolle in pentola che potrà essere utilizzata dalle varie liste, se vogliono, per posizionarsi sui problemi emersi. A noi semplici cittadini per meglio orientarci nel voto.
Mi scuso per la lunghezza.
Cosa intendi per confronto?
Tra chi?
Per favore risposte precise e circostanziate
C’è un problema di forma che riguarda il metodo della sostituizione. La forma è anche sostanza e non è quindi secondario. L’appello ai consiglieri di maggioranza è condivisbile, sappiamo già che non verrà accolto.
Il problema vero è però l’agenda del confronto in questo anno (più probabilmente 10 mesi) elettorale. Sarebbe una iattura se tutti si rifugiassero nel proprio andito. Cerchiao di capire se dentro e fuori gruppi e partiti è possibile stabile un’agenda condivisa del confronto e le sue modalità.