Il 24 giugno ho pubblicato un post dal titolo “Invito a confrontarci sui problemi”. Delineavo la possibilità di costruire un sito in cui potevamo mettere a confronto le posizioni dei principali portatori di interesse (partiti, movimenti, liste, associazioni, etc.) e dei comuni cittadini nei confronti dei principali problemi che richiedono una scelta di azione. In quell’articolo facevo una prima lista di questi problemi. Oggi invece vorrei fare un esempio. Prendiamo il primo problema della lista: gli impianti sportivi a Pania.
Ebbene quel problema ad oggi presenta quattro possibili diverse opzioni. Più sotto ecco come appare l’area di decisione che potrebbe apparire nel sito. L’elenco delle soluzioni è definitivo? Assai probabilmente no. Con il confronto in rete e auspicabilmente anche dal vivo quelle soluzioni possono cambiare. Anche le informazioni possono accumularsi. Ho per ora inserito una cronologia che riguarda questo blog e quello che l’ha preceduto. Il dibattito sul problema nel blog infatti nasce quasi in contemporanea con iniziative in difesa dell’integrità dell’attuale campo sportivo. I curiosi si possono divertire a ricostruire la storia e magari offrire informazioni aggiuntive che andrebbero ad arricchire quelle già depositate. Volendo però si potrebbe anche cominciare a registrare un po’ di preferenze in relazione alle opzioni. Che ne pensate? Non vi preoccupate a esprimervi, si può sempre cambiare idea.
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Area di decisione: impianti sportivi a Pania
Con Ceccobao sindaco e Scaramelli assessore fu deciso di costruire uno stadio in località Pania. L’opera sarebbe dovuta costare poco meno di tre milioni di euro e a questo scopo fu accesso un mutuo presso la cassa depositi e prestiti. Il primo stralcio dei lavori fu appaltato. I lavori di questa prima parte se pur eseguiti, hanno successivamente mostrato carenze tanto che ancora quelle opere non sono state colaludate.
Comunque successivamente l’Amministrazione comunale ha deciso di pubblicare un bando per la trasformazione di quest’opera in un Palazzetto dello Sport. La locale squadra di volley Emma Villas ha presentato un progetto di larga massima che avrebbe comportato un mutuo che poi il Comune avrebbe ripagata in un lungio arco di tempo. Nessuna banca però ha ritenuto di poter concedere un mutuo a quelle condizioni. Nelle ultime settimane di sindacatura Scaramelli ha deciso di affidare il progetto a uno studio locale di architettura.
Le opzioni oggi in discussione sono le seguenti:
1) L’opera non viene terminatra e lasciata allo stato attuale
2) Viene attuato il progetto originario per lo stadio
3) Trasformazione Palazzetto co0n gestione del progetto da parte del privato (ipotesi Emma Villas)
4) Trasformazione in Palazzetto da parte del Comune
Riferimenti e documentazione
E perché mai l’opera non dovrebbe rimanere nello stato in cui è? Se il secondo palazzetto non fosse utile perché buttare altri soldi? Ammesso che quelli a disposizione (residuo mutuo) bastino.
La Primavera di Chiusi era favorevole alla trasformazione in palazzetto dello sport, quando c’era la previsione di gestione da parte della Emma Villas, partendo dal presupposto che l’opera non poteva rimanere nelle attuali condizioni e che il progetto originario dello stadio era ormai superato dall’adeguamento del vecchio campo sportivo che, fra l’altro, ha permesso di scongiurare l’edificabilità in quell’area.
La trasformazione in palazzetto da parte del Comune potrebbe essere la logica conseguenza però prima bisognerebbe avere un quadro conoscitivo, sia organizzativo che economico, sulle ipotesi di utilizzo e di gestione, che sarebbe poi la fase più importante, e che non può essere presa in esame dopo la costruzione ma deve essere parte integrante di un progetto preciso e dettagliato, cosa che non sembra essere nelle intenzioni dell’amministrazione che ha deciso di costruirlo senza preoccuparsi della gestione, così come fu fatto per il progetto originario dello stadio.