Ci sono momenti in cui tacere non si può. Mi riferisco a quello che si sente sui richiedenti asilo in molti talk show televisivi in cui in risse da pollaio si urlano argomenti che farebbero impallidire anche i fascisti doc.
Qui a Chiusi ci sono persone che disinteressatamente si impegnano per aiutare a risolvere i problemi drammatici di queste persone. Mia moglie che conosce amarico e tigrino viene chiamata per fare da interprete di poveri disperati eritrei ed etiopici, di cui mi racconta. La politica della Regione toscana di sistemazioni diffuse sino ad ora ha funzionato. Leggo con piacere che il Comune di Chiusi sta attuando un programma regionale per impegnare queste persone in lavori socialmente utili senza ulteriori spese. E’ importante perché i richiedenti asilo altrimenti starebbero senza far niente, un’attività è quello che loro stessi richiedono.
In queste ore sta girando una petizione per espellere dal suo gruppo un eurodeputato che si è espresso in termini al limite di reato di razzismo. Io l’ho firmata.
Io non so quale sia la soglia perché si possano definire tante morti un genocidio. I turchi negano quello armeno di un milione di morti! Chiamiamo pure le migliaia nel Mediterraneo come vogliamo, ma rappresentano una vergogna indelebile. Comunque la petizione contro un eurodeputato (e sindaco) che ha detto che prima di avere un richiedente asilo nel suo comune ne fornirà i confini con il filo spinato con l’elettricità come si fa con i cinghiali, HA SFIORATO IN SOLI DUE GIORNI 50.000 FIRME.
Per fortuna quando i nostri figli e nipoti andranno a rileggere questa vergognosa pagina di storia ITALICA troveranno anche tanti che si sono ribellati al razzismo e hanno dato una mano.