Per chi spesso utilizza il treno è facile con un minimo di riferimenti intuire la velocità del cambiamento basta osservare il comportamento dei passeggeri. Fino ad una decina di anni fa la maggior parte dei passeggeri trascorreva il tempo leggendo libri o giornali (la conversazione con passeggeri sconosciuti era già sparita dagli anni ’70). Poi per un breve periodo abbiamo visto lavorare con il personal computer. Più recentemente si è passati al tablet e da un paio di anni la stragrande maggioranza consulta il proprio smartphone. Non è raro vedere uno scompartimento dove i sei passeggeri stanno tutti con l’amato telefonino per inviare messaggi, leggere le email e navigare sul web. Ormai non si chiede più al capotreno l’entità dei ritardi perché il sito delle gferrovie ce lo dà con una precisione al minuto. Cito il treno perché è quello che più frequento.
Ma la cosa si ripete in tutti i settori. Si ha però l’impressione che il nostro modo di vedere l’ambiente sociale che ci sta intorno non sia molto mutato. E’ un po’ come il passaggio dalla lira all’euro che per un decennio ci ha visto moltiplicare per 2000, continuando a riportare gli euro in lire.
La politica non fa eccezione. Continuiamo a considerare le forze politiche nella stessa maniera di prima la rivoluzione tecnologica. Soprattutto i media non ci aiutano a capire.
È notizia di questi giorni che il PD di Siena ha chiuso i battenti. Proprio così, la sede non c’è più perché il PD è stato sfrattato per morosità. Qui a Chiusi il segretario di circolo di Chiusi Città si è dimesso dalla carica (non dal partito) ma nessuno ne parla. Molti dei militanti non sono in grado di rinnovare la tessera.
Le attività pubbliche del PD, il partito più forte in loco, sono rarefatte. Ieri si è tenuta un’assemblea per valutare il bilancio della Festa dell’Unità. Non sono potuto andare perché volevo ascoltare la conferenza del priore Enzo Bianchi alla LUBIT. Da qui a fine anno sono annunciate altre tre iniziative. Vedremo.
La vita politica è però quasi invisibile. Non c’è dibattito, non c’è confronto. Ci sono idee ma non c’è la capacità di tenerle tutte assieme in un progetto organico, sicuramente mutevole nel tempo, ma che riesca a mettere in relazione una grande pluralità di esigenze e di proposte. Il mutamento ci richiede di passare da proposte come elenco a un sistema di confronto continuo. Purtroppo in politica anche qui da noi si continua a moltiplicare per 2000 senza comprendere che la “lira politica” è scomparsa per sempre.
Che vuoi che ti dica Luciano (Fiorani)? Sarebbe bastato alzare il telefono e chiedere al segretario comunale che dopo una breve indagine avrebbe trovato i precedenti, scoprendo che la comunicazione di autosospensione della consigliera Fiorini equivale a una giustificazione.
Detto questo, però, per me è importante fare un elenco dei problemi sui quali ci si può confrontare. Se qualcuno pensa che tutto si potrà risolvere con i soliti incontri esclusivi della propria parrocchietta secondo me si sbaglia. Può darsi che gli vada bene anche questa volta, ma prima o poi si dovrà prendere atto che i tempi non sono più quelli. Chi avrebbe immaginato appena cinque anni fa che la federazione del PD di Siena si sarebbe ridotta a un numero di cellulare. Prima ci renderemo conto del mutamento e meglio sarà. Per tutti.
Tu vuoi parlare di problemi invece già si parla di nomi. Per il candidato sindaco del Pd c’è chi si augura che sia femmina.
Certo gli attuali amministratori pare che lo facciano a posta a cercarsi guai: hanno provato a cacciare la consigliera Fiorini dal Consiglio comunale (ha fatto più di tre assenze ma sta attuando una protesta politica) e naturalmente il prefetto gli ha detto che non possono farlo.
Ma possibile che non ce ne sia uno che si attenga, almeno, al principio di cautela? Informarsi prima di muoversi non usa più?
E’ un perfetto epitaffio….amen…..non proprio, ma quasi.