FONDAZIONE ORIZZONTI: profondo rosso

fondazione orizzonti d'artedi Luciano Fiorani

Sul sito della Fondazione Orizzonti è stato pubblicato l’atteso bilancio dell’anno 2014.

http://www.fondazioneorizzonti.it/wp-content/uploads/2013/11/BILANCIO-2014-FONDAZIONE-ORIZZONTI-DARTE.pdf

Da una (non serena, da parte mia) lettura della relazione della presidente Silva Pompili si capisce chiaramente il momento di seria difficoltà della Fondazione che ha chiuso il 2014 in rosso di ben 123.000 euro.

Va detto subito e in modo inequivocabile che il bilancio si riferisce alla passata gestione e non è certo addebitabile a chi oggi guida la Fondazione.

Fatta questa doverosa precisazione si rileva che tutte le principali attività hanno prodotto perdite. Si va dai 18.000 euro di rosso per il Lars rock festival ai 139.000 del Festival Orizzonti passando per un buco da 40.000 di Chiusi nella danza (che è stata tagliata e non si farà più) ai meno 15 della stagione teatrale.

Non sono un esperto di bilanci ma le parole della presidente (dovremo impegnarci per riportare la situazione in pareggio nei prossimi tre anni) e i numeretti in rosso non lasciano dubbi: siamo di fronte a un disastro.

Spero che sulla questione si apra un dibattito serio; non solo sui numeri ma neppure senza prescindere dai numeri!

Le battutine spiritose verso chi aveva osato proporre la chiusura della Fondazione certo ora appaiono sotto ben altra luce.

Resto dell’opinione, espressa in tempi non sospetti, che Chiusi non ha bisogno di una Fondazione, che la cultura va promossa e incentivata in ogni modo ma non come si sta facendo a Chiusi in questi ultimi anni .

E soprattutto che i soldi spesi non possono mai essere una variabile indipendente, specie quando sono soldi pubblici.

Chi renderà conto alla città di questo disastro? L’ex presidentessa? L’ex sindaco ora consigliere regionale?

Ma a ben vedere in una città allo sbando cosa ci si doveva aspettare? Che le querce producessero limoni?

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13 risposte a FONDAZIONE ORIZZONTI: profondo rosso

  1. luciano fiorani scrive:

    Professore, le ultime due righe del suo commento entrano di diritto nella storia di questo blog.
    Caro Paolo (Scattoni), mi sono permesso il Lei perché è davvero una perla.

  2. pscattoni scrive:

    Chissà se la grande produttrice di Brunello di Montalcino Donatella Cinelli Colombini, oggi, una volta conosciuto il bilancio, riuscirebbe a ripetere il suo endorsement al candidato Scaramelli:
    “Ho conosciuto Stefano Scaramelli a Chiusi la scorsa estate in occasione del Festival Orizzonti. Lui era preoccupato per la figlia ricoverata in ospedale e trascorse con me solo qualche minuto ma bastarono per mostrarmi una personalità fuori dal comune, coraggiosa, capace di volare alto e di fare progetti ambiziosi. Mi colpì anche come aveva trasformato Chiusi, la sua città era piena di performance teatrali, giornalisti, turisti e personaggi da prima pagina: Philippe Daverio, Ascanio Celestini …. Ricordo i costumi del Satyricon di Fellini e di Medea di Pasolini nel Museo Archeologico mentre alcuni attori leggevano brani dell’Iliade. Roba da brividi!”
    http://www.cinellicolombini.it/blog/forum/stefano-scaramelli-forza-ti-vogliamo-in-regione#more-20889

    Mi raccomando signora, la prossina volta porti un golfino e magari il libretto degli assegni. Un’offerta consistente ci farebbe comodo.

  3. Francesco Storelli scrive:

    credo che l’amministrazione comunale non potesse non sapere. Evidentemente ha cercato di insabbiare il problema per non contaminare la campagna elettorale dei pezzi grossi. Che invece non possono non esserci dentro fino al collo. Abbiamo il diritto di sapere. I membri della passata amministrazione della fondazione Orizzonti dovrebbero sentire il dovere di parlare e raccontare come tutto ciò è stato possibile. Altrimenti sarà gioco forza appellarsi alle autorità

  4. pscattoni scrive:

    La lettura di Giorgio (Cioncoloni) che è un esperto e il bilancio lo sa leggere, è ancora più preoccupante di quantoi pensassi. Il Comune in quella edizione ha messo 210.000 euro. Una cifra secondo me assurda. Oltre a questa ci sarà da ripianare e pagheremo sempre noi!
    Tutto questo per il 2014. L’impressione è che nel 2015 si sia speso di più e che nonostante il “soccorso Renzi” (finanziamento di 80.000 euro del Fondo Unico dello Spettacolo. Forse sarebbe bene cominciare a dare qualche dato. Il festival 2015 è ormai finito da tempo. La fondazione ci dia qualche dato. Basterebbero due numeri in attesa del bilancio, quanto si è speso e quanto si è incassato.

  5. La lettura del documento dà l’effettiva entità del disastro compiuto che va al di là dell’aspetto economico, costituito dai 123.000 euro di debito accumulato che, senza l’aumento del contributo comunale, passato da 158.000 a 210.000 euro, sarebbe stato addirittura di 175.000 euro.
    E’ stato azzerato il fondo di dotazione, utilizzato per coprire in parte il debito. Tale fondo andrà però ricostituto altrimenti la Fondazione perderà la personalità giuridica con tutto quello che potrebbe comportare.
    E’ stato vanificato uno dei più importanti obiettivi della Fondazione e cioè l’aiuto economico alla collettività. In questo caso si può benissimo parlare di danno alla collettività che ha fornito merci e servizi senza sapere se e quando potrà incassarli.
    Una proposta di risanamento del debito consiste infatti nell’attuazione di “stralci stragiudiziali concordati con i fornitori”: prima il danno e poi la beffa.
    E’ stata messa in risalto l’incapacità sia del consiglio di gestione, che ha compiuto gli atti, sia del consiglio di indirizzo che doveva controllare che non si superassero i limiti previsti nel bilancio di previsione: tutte persone nominate personalmente e di stretta fiducia di Scaramelli che sarà l’unico che non risponderà di niente. Non a caso il bilancio è stato pubblicato dopo le elezioni regionali.

  6. luciano fiorani scrive:

    X Compagnia Lirica “Gli amici di Fritz”.
    In attesa che qui a Chiusi rinsaviscano tornerò a Radicofani il 21 per il Barbiere di Siviglia.
    Stasera, intanto, un notevole Berretto a sonagli messo in scena al Mascagni da Gianni Poliziani & C. con un unico difetto…spettacolo poco costoso per gli standard chiusini.

  7. Lorenzo lanzotti scrive:

    Penso che si dovrebbero spendere meglio le risorse economiche, volte al benessere della maggioranza della popolazione, la nicchia se vuole apparire al resto del mondo culturale radical chic, dovrebbe splendere di luce propria, altrimenti che nicchia è???? Provate a farvi una passeggiata ai giardini di CHIUSI scalo e pensate quante cose si sarebbero potute fare con quel debito accumulato dalla fondazione orizzonti.

  8. Compagnia Lirica "Gli amici di Fritz" scrive:

    Ma guarda…. E per la Compagnia “Gli amici di Fritz”che scrisse alla Fondazione Orizzzonti e propose di portare l’opera L’AMICO FRITZ presso il Teatro Mascagni a COSTO ZERO, non c’è stata nemmeno una risposta. Qualcuno mi spiega come mai noi portiamo in giro per l’Italia le opere liriche a 2500 euro e qui si parla di un buco di centinaia di migliaia di euro?

  9. pscattoni scrive:

    Non c’è molto da rispondere a Francesco Trabalzini. Forse non ha capito che la “cultura” non è un festival estivo di sei giorni. Non ha nemmeno capito che la cultura non è soltanto quella teatrale e musicale, ma un’attività che riguarda un complesso di attività. Oggi sono stato a due iniziative quella dell’associazione Innovazione Locale e quella del Gruppo Archeologico. Sono due iniziative di alto livello che fanno cultura in campi diversi. Lavorano con niente o con qualche spicciolo. Forse Trabalzini potrebbe farci un pensieroe dirci se sono cultura.
    Detto questo nessuno risponde alla mia domanda: perché quel bilancio così disastroso è stato reso noto soltanto ora? Magari lo si poteva redigere con un po’ più di tempestività e pubblicarlo a maggio, così il candidato regionale, che ha fatto di Orizzonti una bandiera e un punto per chiedere voti, ci poteva dire i motivi del disastro e di certe nomine.

  10. Francesco Trabalzini scrive:

    Peccato.
    L’ex presidente e vicepresidente sono riuscite a fare un bel disastro, rovinando un progetto di cultura e non solo, che adesso poteva iniziare a portare i suoi frutti invece adesso ne dovrà subire le conseguenze per minimo altri tre anni. Giustamente lasciando tutto il potere (economico e decisionale) in mano a solamente due persone incapaci e con poco esperienza ecco quello che succede.. (una fra l’altro abbastanza nota in questioni di bilanci…). Sarebbe l’ora che chi combina questi disastri, iniziasse anche a ripagarli. Onore alla nuova presidente che si è presa questa briga, in pochi avrebbero fatto uguale, non la conosco bene ma mi da fiducia!(buon lavoro). Per il resto Fiorani e Scattoni ancora non avete capito che con la cultura non ci si guadagna soldi? se poi tutti fossero come voi sarebbe ancor di più un disastro, meno assemblee e più teatro! ps per tutti: DOMANI C’E’ LO SPETTACOLO DI UN NOSTRO COMPAESANO, ANDATECI NE VALE LA PENA!!

  11. elvio brilli scrive:

    quando l’ex presidente della fondazione venne via (o la consigliarono di venire via)da montepulciano furono stappate diverse bottiglie di spumante —-un motivo ci sara stato oltre il buco da 300.000 € ..ma noi a braccia aperte ..si sa lo straniero fa sempre colpo a chiusi

  12. Bonella Martinozzi scrive:

    Hanno voluto fare le cose “in grande” istituendo addirittura una fondazione , a questo punto di grande mi pare siano rimasti solo i debiti . Ribadisco il mio pensiero se vengono fatti degli spettacoli non propriamente popolari , si deve mirare ad un pubblico di nicchia che va cercato con ogni strumento specialmente pubblicitario . Forse sarebbe stato meglio fare spettacoli meno “radical chic “. Aspettiamo il prossimo bilancio 2015

    P.S. molto carina la definizione di Radical Chic di Indro Montanelli
    « I radical chic? Credono di essere talmente superiori che fingono un atteggiamento di spessore anche in campi che non gli competono: la morale e la cultura. 》

  13. pscattoni scrive:

    Ci sarà molto da discutere su questi dati. Partirei, però, da una domanda molto semplice: qunado è stati pubblicata sul sito della fondazione questa relazione datata 15 giugno 2015? Certamente non era pubblicata due mesi più tardi quando su questa blog si svolse una intensa discussione sull’utilità della fondazione stessa e io stesso andai a verificare.
    Se ne riparla oggi dopo quattro mesi.
    Secondo me le riserve che fuono espresse allora, sono, alla luce di questi dati, tutte confermate. Anzi la situazione è assai peggiore di quanto allora si potesse immaginare.

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