Fondazione Orizzonti, un po’ più di conti

1395080949039di Alessandro Bologni

Due numeri per evidenziare la scelleratezza della gestione 2014 della Fondazione Orizzonti d’arte.

Per il Lars rock festival era stato previsto uno sbilancio tra entrate ed uscite di €. 10.390,00 il risultato finale è stato di una perdita di €. 26.711,00. Per la danza era stato previsto uno sbilancio di €. 23.060,00 il risultato è stato di una perdita di €. 40.850,00. Per Orizzonti una perdita di €. 94.700,00 il risultato è stato una perdita di udite udite €. 207.349,00.

Positiva, almeno per così dire, la stagione teatrale che per una previsione di perdita di €. 21.100,00 ha avuto una perdita di €. 15584,00.

Non si spiega nel bilancio come pur avendo fatto meno abbonamenti e avuto meno spettatori dell’anno precedente e previsto entrate per €. 19.500,00 le entrate siano state €. 38.438,00 ma qualcuno forse ce lo potrà spiegare. Il totale di previsione delle perdite era stato quindi di €. 149.000,00 mentre in definitiva è stato di €. 222.933,00. Quindi mi domando come si può spendere il 50% in più di quanto previsto, lo facessi con la mia azienda o semplicemente con la mia famiglia mi sarei dovuto impiccare.

L’augurio è che Silva Pompili riesca a far tornare i conti in base alle disponibilità e mi sembra che ci stia mettendo tutta la volontà e va apprezzata, ciò che dico è: dove era e che faceva nel 2014?

Il sindaco, l’assessore a “Chiusipromozione, e tutta l’amministrazione comunale dove erano?

Noi della Primavera abbiamo più volte chiesto lumi ma ci è stato risposto che non era compito nostro controllare la Fondazione ma c’erano gli organi preposti che lo facevano e che noi ci dovevamo calmare e stare quieti.

E ora che dicono?

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4 risposte a Fondazione Orizzonti, un po’ più di conti

  1. pscattoni scrive:

    x Alessandro Bologni. E’ evidente che la connessione fra costo del festival e incasso dalla alienazione della piazza Toscanini era una scherzosa provocazione. Le due cose saranno in relazione solo al momento del bilancio. Da questo punto di vista invece è assai singolare dichiarare necessità di incassare quando fino a ieri ci avevano detto che eravampo addirittura fuori dal patto di stabilità.

  2. luciano fiorani scrive:

    Letti così i numeri fanno ancora più impressione. E’ chiaro che siamo di fronte a una disfatta politica, amministrativa e culturale.
    Ed è sbalorditivo che, ad oggi, i nostri amministratori che ci hanno ripetuto fino alla nausea che loro ci mettevano la faccia, non abbiano trovato modo e tempo di rendere conto alla città delle loro evidenti responsabilità.
    Ci ragguagliano su tutto, dal taglio del nastro della nuova sede del Nobilis Populus Maccius ai trattori in pista a Montallese fino alla trasferta teatrale di Bergamo.
    Ma di proferir parola su questo disastro non se ne parla. Forse sperano ingenuamente che la città dimentichi l’accaduto ma stavolta si sbagliano di grosso.
    E allora, per dirla con Don Pasquale (che ora dovrebbero almeno imparato a conoscere)…vedete di provvedervi.

  3. Alessandro Bologni scrive:

    L’introito dalla vendita della piazza entrerà nelle casse del comune e spero non venga girato alla fondazione la quale dovrà ripagare il deficit con le proprie forze e capacità dei suoi amministratori che comunque avranno sempre un grosso contributo da parte del comune, 150.000,00 euroni? Spero non di più per il 2015

  4. roberto donatelli scrive:

    ……Cosa vuoi che dicano..che tutto va bene a che Chiusi è all’avanguardia in tutto e per tutto.
    La (s)vendita di P. Toscanini farà entrare un po dei soldi malamente spesi, e tutti saranno felici e contenti.
    Amen.

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