Il vescovo di Vico Equense Michele Natale alla fine del Settecento elaborò un “Catechismo repubblicano“. In un passaggio vi si legge fra l’altro:
“Vi è niente di segreto nel Governo Democratico? Tutte le operazioni dei governanti debbono essere note al Popolo Sovrano, eccetto qualche misura di sicurezza pubblica, che gli si deve far conoscere quando il pericolo è cessato”.
Condivido. Nel 1799 queste ed altre affermazioni costarono al vescovo Natale la riduzione allo stato laicale e l‘impiccagione in pubblica piazza a Napoli. Norberto Bobbio in piena tempesta pidduista scrivendo di “potere invisibile” cita Carl Schmitt “La rappresentanza può aver luogo soltanto nella sfera della pubblicità. Non c’è alcuna rappresentanza che si svolga in segreto o a quattr’occhi….”.
Con questa premessa dico che la vicenda dell’alienazione di Piazza Toscanini a Chiusi Scalo non è stata proprio un esempio di trasparenza. È stato fatto sicuramente un errore terminologico quando nei titoli degli atti pubblicati sul sito del Comune si è scritto “appezzamento di terreno”. Conosco alcuni che il sito l’avevano consultato, ma l’alienazione di “appezzamento di terreno” non l’avevano considerata rilevante. Se si fosse scritto “parcheggio” o ancor meglio “piazza Toscanini” l’avrebbero sicuramente consultata.
Poi una volta conosciuta la vera materia non sono riusciti a capire dove questa idea sia nata, come si sia sviluppata e perché i cittadini non ne siano stati informati in anticipo. Anche i tempi assai rapidi (meno di un mese in tutto) hanno contribuito a confondere il “popolo sovrano”.
So di persone che si divertono a mettere in busta chiusa e sigillata il nome del possibile aggiudicatario, busta da aprire lo stesso giorno in cui si apriranno le buste, quelle ufficiali, delle offerte.
C’era bisogno di tutto questo? gestire tutto questo nella penombra delle tecnicalità amministrative è stato sicuramente un grave errore. Sulla legittimità dell’operazione sarà poi il caso di ritornare.