Replica all’intervista del prosindaco Bettollini

foto-Juri-Bettollini1da Bonella Martinozzi

Le repliche al “reggente” Bettollini sono fin troppo facili da fare e ci sembra tempo sprecato dover rispondere sul nulla, ma questa è la politica e quindi velocemente andiamo a toccare i punti.
Replichiamo a ciò che ha detto, ma ci sarebbe molto da dire anche a su ciò che non gli è stato chiesto (le nuove lottizzazioni a Montallese, l’edificazione sui terreni comunali, come è avvenuta la sua nomina a successore di Scaramelli, se è vero che il Comune continua a versargli i contributi alla cassa del suo ordine professionale dopo aver dichiarato di essersi dimesso, la situazione in Consiglio comunale senza minoranze, il tentativo di far decadere la consigliera Fiorini stoppato dal Prefetto…)
– Lo stato del centro merci è sotto gli occhi di tutti quindi è inutile polemizzare, basta andare a vedere per rendersene conto. Soldi buttati.
– Sul Palazzetto dello sport meglio stendere un velo pietoso come si dice in questi casi: se son rose fioriranno ma ad oggi c’è solo un monumento allo sperpero. Basta andare a dargli un occhio come hanno fatto quelli di Striscia la notizia.
– La Fornace è paragonabile alla tela di storica memoria, ogni nuova tornata elettorale torna in auge per poi essere rimessa nel cassetto. Intanto è quasi completamente crollata e, tolta la ciminiera, c’è più poco da recuperare,
– La frana sulla Strada Regionale 146; solo due parole la Regione è PD, la Provincia pure, il comune anche. Arriva un nuovo inverno e la frana è sempre lì.
Orizzonti: negare i numeri passivi e chiamarli investimenti sembra una invenzione della così detta “finanza creativa”. I flop sono flop e i debiti sono debiti inutile nascondersi dietro giochi di parole specialmente quando a pagare sono gli inconsapevoli cittadini.
Piazza A .Toscanini così c’è scritto sul cartello; e non c’è bisogno di aggiungere altro se non che nel bando furbescamente l’hanno chiamata “appezzamento di terreno”. Vedremo chi se la comprerà. Ma secondo noi le piazze non si vendono.
-Per ciò che riguarda la Fortezza solamente un’Amministrazione miope e poco attenta alle radici del proprio paese può pensare di farsi sfuggire un’occasione del genere. La proposta del movimento 5stelle cerca di sopperire alla mancanza di questa amministrazione chiedendo un contributo volontario ai cittadini per riapropriarsi di una parte importante di storia e cultura locale. Perché la Cultura non è fatta solo da rappresentazioni teatrali e festival. Il movimento 5stelle non chiede soldi per se. Saranno i cittadini a decidere liberamente se contribuire all’acquisto della Fortezza per farla tornare disponibile a tutta la popolazione.
E giacchè Bettollini dice che ai cittadini non bisogna chiedere soldi gli ricordiamo che il suo partito è coinvolti in tutti i maggiori scandali nazionali (Monte dei paschi, Mose, Expo, mafia capitale, metanizzazione di Ischia…) in cui ai cittadini sono stati rubati tanti soldi.
I 5stelle invece non sono coinvolti in nessun scandalo, si tagliano gli stipendi  e li restituiscono ai cittadini sia per il fondo alle piccole imprese che per le scuole terremotate o alluvionate o per la strada in Sicilia.
Tranne Bettollini tutti hanno capito chi è che prende i soldi, anche illecitamente, dei cittadini e chi invece li restituisce.
Con questa gente noi non abbiamo e non vogliamo avere nulla  a che fare perché per noi i soldi dei cittadini sono sacri e non si rubano e non si sperperano come vorrebbero continuare a fare con la nuova stazione alta velocità.

Movimento 5 stelle di Chiusi

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5 risposte a Replica all’intervista del prosindaco Bettollini

  1. luciano fiorani scrive:

    Quello che c’era da dire su questa amministrazione è stato detto. Va solo precisato che non è colpa loro.

  2. Un amministratore che non è capace di fare un minimo di autocritica non può essere un buon amministratore.
    Di autocritiche, in quattro anni di governo Scaramelli-Bettollini, non se ne è sentita nemmeno una e questo atteggiamento continua nell’intervista che, volendo, di occasioni ne dava più di una e invece:
    “il centro merci è un progetto completato e a disposizione di chi ne vuole usufruire”, non importa se sono stati spesi 2 milioni e 700 mila euro per fare 800 m. di strada in una palude senza sapere se qualcuno poi l’avrebbe utilizzata;
    “lo stadio di Pania è un progetto di cui è stato collaudato il primo stralcio”, non importa se sono stati spesi circa 2 milioni di euro senza sapere se qualcuno poi lo avrebbe utilizzato e come;
    “la Fornace è un’area pronta ad essere riqualificata”, non importa se il progetto è stato “imboscato” per venti anni e ne è stata impedita la realizzazione quando c’erano tutte le condizioni per farlo;
    “la perdita di 124.000 euro nel bilancio 2014 della Fondazione Orizzonti non è un buco ma un investimento per il futuro”, non importa se sono stati spesi 434.000 euro avendone a disposizione solo 310.000, alla faccia della sana e prudente gestione.
    Poi, per fare cassa, siamo costretti a vendere le piazze.
    Se questi sono gli amministratori che i chiusini vogliono ben vengano e in bocca al lupo.

  3. pscattoni scrive:

    E’ vero. Mancano però tutti i dati su tutta la procedura di esproprio. Bisognerebbe capire l’entità complessiva dei finanziamenti e quanto ha inciso l’esproprio e magari capire se il progetto ne prevedesse molto di più.

  4. Per quanto riguarda il lavoro svolto dai consiglieri comunali vorrei ricordare a Paolo il mio lavoro di ricerca fatto all’Ufficio Tecnico e illustrato in https://www.chiusiblog.it/?p=27760

  5. pscattoni scrive:

    Sono d’accordo. Anche se Bettollini non è stato, come si dice, “incalzato” dall’intervistatore, credo che si debba utilizzare questa occasione per approfondire. Insomma studiare un po’. Prendiamo ad esempio la vicenda del centro intermodale, per il quale si sono spesi milioni e ci ritroviamo un pezzo di strada e nulla più. Questo lo vedono tutti. Di sicuro c’è un progetto originale per i quali sono stati chiesti e ottenuti fondi. Ci era stato detto che quel progetto era stato studiato per far passare merci trasportate con il treno ai tir e viceversa. Che cos’è successo? Perché ad un certo punto il sindaco Scaramelli cominciò a parlare non più di ferro-gomma ma di gomma-gomma? Giravano voci che c’erano stati problemi con gli espropri. Vero? Falso? Non ci è stato detto. Tutti questi elementi, però, sono contenuti negli archivi. Per quale motivo non si è un po’ scavato? Come sappiamo ai normali cittadini l’accesso agli atti viene concesso al filo dei trenta giorni. Poi magari si scopre che ci sarebbe bisogno di vedere altri documenti. I consiglieri, però, li potrebbero avere subito. Ma non l’hanno fatto. Certi politici reticenti vanno stanati, perché l’opacità di processi amministrativi non giova a nessuno.

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