Ieri si è concluso il corso di 12 ore di introduzione al microcoltrollore Arduino. Ne abbiamo già più volte scritto in questo blog e a quegli articoli si rinvia er chi volesse approfondire l’argomento. Qui si vuole fare il bilancio di un’esperienza che è iniziata l’anno scorso di questi tempi. Inizia con un’iniziativa finanziata dall’Autorità per la Partecipazione della regione Toscana. Si voleva sperimentare un settore assai trascurato della partecipazione pubblica: la scienza di cittadinanza. Uno degli strumenti a bassissimo costo presentato è stato quello del microcontrollore Arduino. Un marchingegno che oggi si trova a pochi euro e che ha fatto in modo di dare inizio a una nuova generazione di “artigiani dell’elettronica”.
Poi Laboratorio Ambiente ha introdotto e sperimentato anche altri strumenti,. Ma rimaniamo ad Arduino. Esaurito il progetto Laboratorio Ambiente qualcuno di è posto il problema se si possa continuare senza risorse. Il corso breve di Arduino è stato un primo tentativo di corso per gli interessati, studenti della scuola, ma anche esterni, tenuto gratuitamente da alcuni di coloro che avevano imparato in quello precedente. È stato un successo. I frequentanti (circa 25) hanno seguito ed imparato ad usare Arduino. Ieri sono stati presentati i titoli di alcuni progetti che chi ha frequentato vorrebbe continuare. Uno di questi riguarda la possibilità di migliorare il microclima della stessa scuola a costi del tutto accessibili (2000 euro contro i 30.000 dei sistemi chiavi in mano). Ce ne sono altri quattro molto interessanti.
C’è stata poi la sperimentazione di “classe capovolta”, un nuovo metodo di insegnamento che prevede che lo studente studi a casa i contenuti della lezione tramite brevi video e poi rafforzare e sperimentare in classe quanto appreso in piccoli gruppi. Anche questo è stato un successo, da migliorare, ma certamente un successo. I video preparati anche con qualche fatica ed errori dovuti all’inesperienza, rappresentano comunque un piccolo patrimonio se ci sarà qualche richiesta di ripetere il corso.
Alla fine una considerazione personale. Abbiamo dimostrato che con piccoli investimenti si possono ottenere ottimi risultati. Ci facciano un pensiero i soggetti economici (banca, imprenditori, ecc.). Per ora un ringraziamento all‘Istituto Valdichiana che ci ha già creduto.
E’ stata una magnifica esperienza. Mi ha sorpreso la presenza di un “under 14” e di una studente di altra scuola, il linguistico (!): è segnale di una curiosità crescente intorno all’argomento. Due cose volevo sottolineare. La fatica tremenda di preparazione del video (ben tre (!) video per ciascuno di noi) andrebbe finalizzata meglio: al momento più che un “prerequisito” sembra più un qualcosa da consultare a posteriori (che non è male, ma è segno di una mentalità studentesca da indirizzare). La scuola, con questa iniziativa, si apre al territorio e può diventarne partner propositiva: alcuni progetti potrebbero essere di interesse delle aziende e di enti pubblici. E’ un bel passo in avanti. Grazie agli insegnanti, che ci hanno supportato, e agli studenti, che ci hanno sopportato 🙂