Pensare

parigi-6752-675x275di Paolo Scattoni

Ci sono momenti nella storia in cui un accadimento determina un cambiamento di attitudini e comportamenti. Quello che è avvenuto a Parigi determina per noi un cambiamento sicuramente in peggio. Rappresenta la continuazione dell’11 settembre della distruzione delle torri gemelli. È la conseguenza della confusione che si fa fra credo religioso e sistema politico di tutti gli integralismi. In questa fase storica l’integralismo islamico è quello più pericoloso. Lo sdegno a quanto avvenuto è la reazione più diretta e immediata. La reazione emotiva che è comunque comprensibile e per quanto mi riguarda anche molto giusta, alla lunga non aiuta. Secondo me bisogna pensare locale per rispondere. Nel nostro comune, ad esempio, qual’è la situazione? La popolazione straniera, quella che in maggioranza professa una religione diversa rispetto a quella da noi maggioritaria (cattolica) è quasi il 15%. In questo mondo per molti sconosciuto, si professa nella stragrande maggioranza il cristianesimo, in particolare quello ortodosso. La popolazione che presumibilmente professa la religione islamica è meno del 2% della popolazione chiusina. Tutti questi credi religiosi si esprimono liberamente e pacificamente.

Quello di cui c’è bisogno è l’integrazione. Intanto chiediamo ai nostri concittadini comunitari di votare alle amministrative. Basta andare in Comune e chiedere di essere iscritti ad un registro elettorale speciale. Costituirebbe un passaggio molto importante a aiuterebbe molto.

Questa voce è stata pubblicata in CRONACA, CULTURA, RELIGIONE. Contrassegna il permalink.

4 risposte a Pensare

  1. Luca Scaramelli scrive:

    Condivido la considerazione di Romano (Romanini), e credo che parte della risposta sia nell’articolo segnalato da Luciano (Fiorani). Sulla religione: se vogliamo iniziare un lavoro serio che darà risultati magari tra uno o due secoli, ma l’unico che potrebbe dare risultati, è quello di fare in modo che la religione, qualunque essa sia, rimanga un fatto privato. Dentro casa propria ognuno preghi quanto vuole e chi vuole, ma la religione rimanga fuori falle istituzioni, dai parlamenti, dalle scuole, altrimenti tra mille anni staremo ancora facendo quello che facciamo adesso: le cose di mille anni prima “le crociate”.

  2. roberto donatelli scrive:

    Il nostro Comune è a posto…….riporto una battuta che ho sentito questa mattina:
    l’Isis arriva a Chiusi…. – ragazzi qui ci siamo già stati -.

  3. luciano fiorani scrive:

    Stavolta sono d’accordo con i preti, anche se ovviamente parlano pro domo sua: http://m.famigliacristiana.it/articolo/francia-almeno-smettiamola-con-le-chiacchiere.htm
    Sulla situazione locale la penso anch’io come Paolo (Scattoni).

  4. Romano Romanini scrive:

    ma davvero sei convinto che ciò che è accaduto sia riducibile ad una mera questione di integralismo tra “credo religioso e sistema politico”??

I commenti sono chiusi.