Contro la riforma della sanità toscana sono state raccolte oltre 55.000 firme. Quali sono le motivazioni del referendum abrogativo?
Tra i punti salienti si possono citare quelli relativi ai tagli al personale e ai servizi; il dirottamento verso il servizio privato che non produce risparmi né per i cittadini né per il servizio pubblico, alimentando solo una concorrenzialità apparente; il fondato sospetto che si voglia alimentare il comparto delle assicurazioni private per colmare carenze strutturali facendo ricadere nuovamente sugli utenti ulteriori costi oltre quelli già pagati con le tasse.
Anche il passaggio da 12 a 3 Asl, che in teoria avrebbe dovuto consentire grandi risparmi, riducendo la burocrazia e la dirigenza, non ha prodotto che risultati marginali.
Si sono prodotti invece una concentrazione del potere in poche mani e un aumento della burocrazia.
La Regione e il presidente Rossi stanno cercando di non far svolgere il referendum portando all’approvazione entro il 15 dicembre una frettolosa modifica della Legge sanitaria varata appena pochi mesi fa.
La cosa che maggiormente colpisce è che non si voglia dare la possibilità ai cittadini di esprimere il loro pensiero su un tema così importante e vitale, nonostante le 55.000 firme di richiesta e l’aver sentito decantare per decenni parole come “democrazia e partecipazione”.
Viene da chiedersi: ma nei gazebo del Pd se ne è parlato di questa situazione o si è pensato solo, come al solito, a “lucidare gli ottoni buoni” per creare una fasulla immagine di funzionalità e trasparenza?