È passato un mese esatto da un precedente post su chiusiblog che denunciava, in anno elettorale, calma piatta assoluta. Non pare che durante gennaio le cose si siano mosse di molto. C’è, è vero, la candidatura di Niccolò Martinozzi per le destre (Fratelli d’Italia, Lega Nord e Forza Italia), tutte forze, però, che a Chiusi non hanno mai segnato una presenza significativa.
La Primavera di Chiusi è ormai in silenzio e quindi possiamo immaginare non più interessata alla corsa elettorale. Le forze che rimangono in lizza sono dunque PD e Movimento 5 Stelle. Per queste forze sembra quasi ci sia una sorta di patto del silenzio. Si segnalano dibattiti su temi generali, che toccano solo di rimbalzo gli interessi locali. I cittadini di Chiusi, al momento, sarebbero sicuramente più interessati alle strategie politiche: se si prefigurano coalizioni e di che tipo, quali saranno i candidati (primarie?) e soprattutto parole chiare sulle scelte.
Rispetto ad altri importanti canali come i giornali cartacei e online chiusiblog.it è poca cosa. Un vantaggio, però, lo offre: il suo archivio. Chiunque può consultarlo e facilmente richiamare le grandi promesse dell’era scaramelliana.
Un esempio? Il Palazzo delle Logge, l’edificio più prestigioso del demanio comunale, dato in affitto per un consistente numero di anni a un’impresa privata (fra i numerosi articoli sulla vicenda si segnala https://www.chiusiblog.it/?p=26830 ). Allora ci fu detto che sarebbe stato un toccasana per il centro storico, che avrebbe portato a Chiusi ben 51 nuove famiglie. Chi frequenta Chiusi Città ci racconta, ma saremmo felici essere smentiti, che in quel palazzo lavorano una ventina di addetti. Le famiglie che si sono trasferite a Chiusi sarebbero quattro o cinque perché la maggior parte dei venti addetti fa il pendolare. Valutazioni a sgrosso, per carità, ma ci si domanda che fine abbiano fatto le altre 45 famiglie che erano state promesse.
Ecco, l’archivio di chiusiblog.it permette di fare queste domande che almeno in campagna elettorale ci piacerebbe fosse data una risposta. In campagna elettorale l’archivio risulterà uno strumento prezioso perché in politica troppo spesso la memoria è labile.
Fu subito detto che era un’essimo buco nell’acqua,ma il ” Dittatore ” disse lo faccio ! e lo fece, infischiandosene delle rimostranze altrui in puro stile “Renziano ” ! Il ” Comune ” è diventata una proprietà privata dove il Sindaco è il ” Duce supremo “! Che sia una cosa giusta o sbagliata questo poco importa,è una mia idea e va fatta,così ragionano loro. Bisogna togliergli l’arroganza, e, l’unico modo,questa volta,è farli restare a casa,non illuderci di poterceli mandare dopo !