da Giorgio Cioncoloni, per la lista civica “Primavera per Chiusi”
La consigliera Fiorini ha deciso di tornare in consiglio comunale. Rispettiamo la sua decisione ma non la condividiamo. La nostra coerenza ci fa pensare che non è cambiato niente rispetto a quando ci siamo dimessi tutti dal consiglio comunale.
Purtroppo c’è la tendenza a dimenticarsi troppo presto di ciò che accade. In questo caso nessuno più si ricorda che abbiamo avuto un sindaco che ha abbandonato i suoi cittadini, ai quali aveva promesso di governarli per cinque anni, per un incarico più prestigioso e remunerativo dimostrando di considerare la politica solo un mezzo per perseguire le proprie ambizioni.
Di conseguenza siamo di fronte ad un consiglio comunale di cui non riconosciamo la legittimità politica. L’elezione diretta del sindaco lega alla sua presenza l’operatività del consiglio comunale che quindi viene meno con l’abbandono dell’incarico.
La nomina di un successore senza ricorrere alle elezioni riporta alla mente periodi bui della nostra storia in cui la democrazia era un sogno per il quale molti hanno combattuto e sono morti.
Non si può passare sopra a questi princìpi per meri calcoli elettorali o di convenienza personale, ne va della dignità di tutti i cittadini che gli eletti per primi dovrebbero salvaguardare.
Lista Civica “La Primavera di Chiusi”
Non condivido i toni drammatici del comunicato come ad esempio il richiamo a “periodi bui della nostra storia in cui la democrazia era un sogno per il quale molti hanno combattuto e sono morti”. Lasciare un incarico prima del tempo non è sicuramente una decisione commendevole, ma ci andrei piano con i giudizi. Altrimenti poi si dovrebbe parlare della vicenda aventiniana che non portò certo bene alla democrazia italiana.
La consigliera Fiorini aveva differenziato la sua azione da quella della Primavera optando per un’autosospensione. Si può facilmente immaginare che la decisione di rientrare sia dovuta alla prospettiva di una ricandidatura. Mi sembra una decisione non solo legittima, ma anche da apprezzare in una fase in cui tutti sembrano disorientati sul da farsi (fatta eccezione per le sicurezze del PD).