di Rosa Iannuzzi e Agnese Mangiabene
17 aprile 2016, referendum contro le trivelle
Alla presenza di singoli cittadini, rappresentanti di associazioni e movimenti, liberi professionisti, docenti del Comune di Chiusi, si è costituito il comitato referendario “Vota SI per fermare le trivelle”. Tale comitato lavorerà per invitare i cittadini a partecipare al referendum del 17 aprile contro le trivellazioni in mare e votare SI per abrogare la norma (introdotta con l’ultima legge di Stabilità) che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa, di non avere più scadenze. La Legge di Stabilità 2016, infatti, pur vietando il rilascio di nuove autorizzazioni entro le 12 miglia dalla costa, rende “sine die” le licenze già rilasciate in quel perimetro di mare.
Il primo impegno del comitato è quello di fare informazione politica sul referendum del 17 aprile e promuovere iniziative locali e in rete con altri comitati NoTriv e associazioni che hanno aderito al Coordinamento nazionale NoTriv (come Legambiente, Slow Food, Greenpeace…) provinciali e regionali, al fine di diffondere quanto più possibile la notizia e cercare di coinvolgere i cittadini a formarsi un’opinione e a valutare i rischi che la norma comporterebbe. Questo l’obiettivo più importante, di fronte all’imbarazzante silenzio dei media, suffragato dal governo. Ciò è avvalorato dal fatto che il governo ha fissato la data delle votazioni referendarie il 17 aprile decidendo di non concedere “l’Election Day” che avrebbe fatto risparmiare diversi milioni di euro agli italiani e avrebbe allungato i tempi di confronto e informazione. Con i tempi così ristretti è stato messo a serio rischio il raggiungimento del quorum per questo è necessario l‘impegno di tutti per raggiungere l’obiettivo di portare a votare il 50% + 1 degli aventi diritto.
Nei prossimi giorni saranno previsti incontri pubblici con esperti del settore, volantinaggio e altre iniziative di promozione. Per le organizzazioni del territorio chiusino e della Valdichiana e singoli cittadini che intendano aderire al Comitato, è possibile contattare il seguente indirizzo email: comitatochiusifermaletrivelle@gmail.com
L’invito a pubblicizzare la data delle elezioni è rivolto a tutti.
Contatti:
PAGINA FACEBOOK: Comitato Chiusi Ferma Le Trivelle
MAIL: comitatochiusifermaletrivelle@gmail.com
I portavoce: Rosa Iannuzzi e Agnese Mangiabene
Diventa ancora più importante andare a votare, dopo la preghiera di astensione da parte del PD. Credo che l’istigazione a non votare sia un grande atto antidemocratico. Per questo è necessario dimostrare che vogliamo far sentire la nostra voce e vogliamo dire SÌ.
Andrò a votare come sempre ho fatto, siano state elezioni o referendum, e naturalmente sarà un SI convintissimo.
La nascita del Comitato per il Si al referendum contro le trivellazioni in mare è una bella notizia.
Come al solito stanno giocando sporco per affossare questa importante scelta puntando sul non raggiungimento del quorum.
Hanno impedito l’election day, sperperando centinaia di milioni e i media nazionali, ligi al volere di chi comanda, si guardano bene dall’informare i cittadini sulla questione.
In questi casi però il passa parola e l’impegno di ognuno di noi può essere decisivo.
Da qui al 17 aprile possiamo farcela a informare tantissimi cittadini perché l’obbiettivo è il quorum; i SI vinceranno.
La democrazia costa, lo sappiamo. C’è però un importante ritorno: le nostre libertà civili. Quello che non è invece consentito è lo spreco. Aver evitato di votare per il referendm lo stesso giorno delle amministrative avrebbe fatto risparmiare dai 350 ai 400 milioni di euro. Perché allora questo spreco? Semplice, senza l’election day la probabilità di non raggiungere il quorum sono minori. Molti partiti hanno appoggiato questa incredibile decisione. Allora sia che si voti si o si voti no, comunque si vada a votare.