Forse è meglio non seguire il suggerimento di un Consigliere comunale della maggioranza, di fare un giro per Chiusi, soprattutto nei giorni di festa. Non perché la nostra città non meriti una visita più che approfondita , ma perché si proverebbe, specie chi ci vive o vi è nato, un senso di depressione, di amarezza, vorrei dire di rimpianto per una cittadina che si è sempre vantata di essere all’apice della civiltà quando altri paesi soprattutto limitrofi non potevano reggere al confronto.
Il Consigliere di maggioranza cita un aumento di presenze turistiche, ma il poco più del 1%, non rappresenta la consolazione di un bicchiere mezzo pieno del “poco è meglio del niente”. Questo non è certo il metodo migliore per rappresentare un paese che necessita di una vera scossa, di un concreto progetto di rilancio.
Troppo “infantile” l’elencazione di proposte, di programmi che ancora devono vedere la luce, a nome anche di un aumento assolutamente immaginario della popolazione per giustificare l‘approvazione del nuovo piano strutturale e il recupero dell’esistente . In alcuni casi, come per l’ex fornace a Chiusi scalo è un brutto biglietto da visita per i pochi turisti, “mangia e fuggi”; un turismo cioè, come affermato dal consigliere del PS, che vede “aumentare le presenze totali, la permanenza media giornaliera, il cresciuto introito della tassa di soggiorno“.
Non c’è “bisogno di studiare” molto per mettere il dito sulla piaga, proprio quella evidenziata. Le presenze totali sono frutto, purtroppo, di una forma di turismo improduttiva se non per un introito limitato e non prevedibile per il futuro. ”Fare cassa” con la tassa di soggiorno senza riceverne i servizi connessi, potrebbe essere un deterrente agli occhi di turisti che già spendono molto per le loro vacanze.
Spesso transitano senza fermarsi e soggiornare, forse perché l’offerta non è così allettante come in altri paesi che attuano iniziative di buon livello qualitativo, pur semplice e spontaneo; non è, cioè, un sicuro mezzo di investimento.
L’andamento demografico, per esempio, dal 2001 al 2014, non registra il “previsto aumento fino a raggiungere i diecimila residenti sbandierato “dalla giunta Scaramelli“, tutt’altro.
Come al solito non si può fare a meno, da parte degli attuali rappresentanti della maggioranza a Chiusi, di auto-elogiarsi, vantandosi non di ciò che è stato fatto ma di ciò che si potrebbe fare. Erano, a loro dire, sfide, scommesse ma senza mettere un punto fermo, un termine di fine lavori, anzi nemmeno di inizio lavori, se non piccoli, sporadici provvedimenti di pur facile realizzazione ma di grande visibilità, fascia compresa!
Sembra il ”gioco delle 3 carte” quello di riproporre sempre gli stessi investimenti dei 3 milioni e se continuiamo su questa linea ,nel futuro potrebbero diventare anche di più: non possiamo “scherzare e prendere in giro” i cittadini che ancora, purtroppo ,sono costretti a credere nelle favole. Di” cenerentole” non ce sono pero’ tante,
e loro, si stanno svegliando e questo ci fa piacere.
Rita Fiorini Vagnetti
i cittadini per chiusiI