da Alberto Baessato per Possiamo Sinistra per Chiusi
“Il 18 giugno si è insediato il Consiglio comunale uscito dalle ultime elezioni amministrative.
Dopo le formalità dell’insediamento e gli auguri di buon lavoro, la prima richiesta del gruppo Possiamo- Sinistra per Chiusi, di occupare i banchi storicamente riservati alla sinistra, è stata bocciata dalla maggioranza.
Il neo sindaco Bettollini ha poi esposto nel suo intervento, non senza enfatizzazioni, le linee programmatiche della maggioranza per i prossimi anni: +semplicita, +bellezza +coraggio.
Luca Scaramelli nel suo intervento ha delineato quale sarà il nostro operato come gruppo di opposizione, affermando la volontà di essere propositivi su ogni questione e di controllare puntualmente l’operato amministrativo.
Ci impegneremo affinché venga effettuato un serio controllo e informazione sull‘inquinamento da nichel, riguardo al quale sta indagando la procura. Priorità dovrà essere data anche al censimento e alla rimozione di tutto il materiale contenente amianto presente nel territorio comunale.
Sulle questioni economiche, chiara è la nostra condanna verso scelte puramente liberiste che hanno creato disoccupazione e danno allo stato sociale a vantaggio della finanza mondiale.
In questo scenario le pubbliche amministrazioni hanno dovute perseguire obblighi di pareggio di bilancio senza capacità di investire e fare scelte per migliorare la qualità della vita dei territori.
Abbiamo ribadito il nostro impegno per favorire la nascità di un welfare municipale, che sia in grado di affrontare i disagi e la povertà che la crisi economica ha accentuato.
Lavoreremo per la creazione di un punto di ascolto per il disagio sociale all’interno del comune.
Secondo noi Il comune deve essere il promotore delle politiche culturali, la conoscenza e la tutela del patrimonio culturale e ambientale devono essere la nostra occasione di crescita personale e opportunità di sviluppo economico.
Nell’intervento è stata messa in evidenza la contraddizione emersa in un partito, quello di maggioranza, che non si è impegnato nel sostegno delle due candidate, espressione della Fondazione Orizzonti d’arte.
Ci pare che l’elettorato abbia inviato un segnale.
All’ordine del giorno vi erano anche le nomine dei componenti della commissione elettorale comunale e della commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari.
Sono stati inoltre nominati i rappresentati del comune nell’Unione dei comuni della Valdichiana: il sindaco Bettollini, il consigliere di maggioranza Vannuccini e Scaramelli per le opposizioni.
Ci sono stati alcuni richiami da parte della maggioranza a tenere la politica fuori dal Consiglio comunale, crediamo invece che sia questo il luogo dove è possibile riportare le istanze dei cittadini e indirizzare politicamente le scelte della pubblica amministrazione.
La politica ,che vorremmo ricordare, se intesa in maniera disinteressata e volta al bene comune, è lo strumento prioritario che ci consente di partecipare ed essere protagonisti della vita pubblica.
POSSIAMO-Sinistra per Chiusi”
Curiosando su internet alla ricerca di supporto alle mie conoscenze sul ruolo del consiglio comunale mi sono imbattuto in una brochure realizzata dal Pd di Modena in occasione di un incontro di formazione per i nuovi amministratori.
Nel capitolo dedicato al consiglio comunale viene detto: “Il Consiglio, per la sua natura elettiva e rappresentativa della comunità locale è ORGANO POLITICO PER ECCELLENZA, titolare della potestà di indirizzo e di controllo politico ed amministrativo.”
Probabilmente il Pd di Chiusi non ha informato con altrettanto scrupolo i nuovi amministratori e questo mi fa tornare in mente una frase di Paolo Scattoni presa dal suo articolo sull’insediamento del nuovo consiglio: “Qualcosa però non mi è proprio piaciuta e poteva essere evitata. L’accusa a priori di arroganza e pretesa di superiorità intellettuale verso interlocutori non specificati. Più di altri ne ha abbondato la consigliera e assessore Marchini, con toni da maestrina alle prime armi.”
La conclusione logica è che per avere una cultura politica adeguata al ruolo che si svolge non basta dichiararne il possesso ma bisogna dimostrarlo con i fatti e, per ora, mi sembra che sia la storia passata che le premesse presenti non depongano a favore di questa classe politica che riesce a suscitare solo rancori e divisioni mentre invece per risolvere i problemi del nostro paese servirebbero unità e partecipazione.
Dipende da quale concezione hanno della politica.Secondo me alla fine una concezione chiara non l’hanno perchè mai e poi mai si dovrebbe fare tale discorso.Forse in perfetto stile renziano e cercando di interpretarne la frase si voleva solo dire che quell’arte di amministrare la” Polis” non debba trovar posto dentro le stanze dove si confronta la gente che è stata eletta in quanto le gente presente lì dentro è votata non ad esaminare, confrontarsi e sviscerare le questioni, ma a dire solo un si od un no alle istanze che vengono prese in considerazione. Da tale punto di vista è stata detta la vera realtà.Le ragioni della politica risultano astruse e non c’è davvero tempo per sviscerarle, per spiegarne le conseguenze delle scelte. Solo la prassi conta, ed è bene non dimenticare di dover essere sempre pragmatici e non
produrre spiegazioni delle conseguenza delle scelte.Tale è la democrazia(la loro).
Non saprei cercarne altri di significati perchè non me li immagino.Il tragico non è tanto questo e che una classe politica che si fa chiamare tale possa così esprimersi, il tragico è che sono la maggioranza dell’espressione della gente. Ed allora qui il renzismo si spiega con tutta la sua logica.
credo che il…..”perché iniziamo a preoccuparci” sia un eufemismo!!
ma cosa vuol dire “tenere la politica fuori dal consiglio comunale”? non è quello il luogo deputato? oppure li dentro di deve fare altro? e in questo caso ci spieghino cos’è l'”altro” diverso dalla politica che fanno, perchè iniziamo a preoccuparci.