Ricordando la liberazione di Chiusi

cimitero inglese Orvietoda Bonella Martinozzi per gruppo Movimento5Stelle

Domenica 26 giugno ricorre l’anniversario della liberazione di Chiusi da parte degli alleati.
Dopo la proposta del giornale primapagina, Il Comune parteciperà in forma ufficiale ad una visita al War Cemetery di Orvieto.
Anche noi, come gruppo 5Stelle, onoreremo quei caduti che contribuirono a liberare Chiusi. Ma lo faremo recandoci al War Cemetery di Orvieto in forma privata.
Il Partito Democratico vuole stravolgere la Costituzione Italiana, nata anche dal sacrificio di quei giovani soldati.
I nostri amministratori proprio in questi giorni stanno raccogliendo firme per spazzare via un pezzo di democrazia per poi ipocritamente rendere omaggio a coloro che attraverso il loro sacrificio hanno contribuito “alla Costituzione più bella del mondo “.
Noi non ci stiamo, non vogliamo essere complici di questo teatrino!

Ci farebbe piacere fosse pubblicato  sul Chiusiblog

 

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3 risposte a Ricordando la liberazione di Chiusi

  1. pscattoni scrive:

    Quello che avevo da dire sull’argomento l’ho scritto su questo post:
    https://www.chiusiblog.it/?p=31550

  2. carlo sacco scrive:

    Questa storia che dici tu Paolo” a prescindere dalle appartenenze” andrebbe ben analizzata secondo me, perchè sotto il senso di unitarietà inteso come valore sono quasi sempre per non dire sempre passate le più inique speculazioni, la maggior parte rese irriconoscibili a coloro che superficialmente sono stati spettatori dei fatti e della storia, ma ancor più a coloro che sono venuti subito dopo come generazione.Il sistema è questo che si mette in moto e che quando conviene a chi regge le sorti si chieda unitarietà per poi criticare negativamente quando nell’unitarietà stessa passi il diaframma che non faccia render conto alle persone quali siano i feri valori.Questa è una prerogativa del sistema.Per certi aspetti anch’io avrei preferito l’unitarietà perchè dentro il mio cuore sò che è un valore, ma quando poi si vedono i valori distorti ed imbrattati da coloro che hanno le redini del sistema,allora credo che bisogna avere il coraggio qualche volta di dire no e spiegare tali ragioni e non averne vergogna di questo, anzi di avere orgoglio perchè di fronte alle storture ed all’utilizzo mercificatorio della storia, poi la cosa si ritraduce in assuefazione, accettazione, non distinzione valoriale, ed è quanto vogliono e fanno, e non mi si dica che non sia così perchè finora in molte altre questioni si è percorsa questa via.La separatezza(”è meglio tener separate le questioni”) io lo vivo come un desueto strattagemma di logica
    perchè si sà che nella separatezza alla fine quello che prevale è l’utilità del meccanismo che si mette in moto in tal modo per -scusa l’espressione-per attuare comportamenti surrettizi che ne seguono.Il declamato ”Teatrino” citato su altri giornali on line che fa vedere che i 5 Stelle con tali comportamenti assunti si vogliano sempre distinguere è una aspersione di etere precostituita e le finalità sono quelle di non far catalizzare l’attenzione del publico sulle differenze valoriali, comportamentali dei diversi schieramenti politici.Per quanto riguarda l’ANPI mi sembra invece che dal momento che rappresenta migliaia e migliaia di persone e che si sia schierato per il NO al Referendum, tale associazione abbia fatto bene il proprio dovere che è quello di
    non lasciare erodere la Costituzione. E per quale motivo dovrebbe rimanere asettica da tali questioni? Rimanendo asettici si tenta di far passare nell’opinione pubblica un discorso fuorviante, pur nella differenziazione che esiste senz’altro dentro l’ANPI stessa che non tutti gli aderenti la possano pensare in egual modo.M resta il dato di fatto che una presa di posizione ufficiale di una tale natura di associazione secondo me rappresenta un valore da far pesare politicamente verso chi si agita per cambiare la nostra Costituzione.Certo che l’informazione è basilare,ma dovrebbe secondo me servire a parare i danni inferti da coloro che vorrebbero istituzionalmente mano libera sulle questioni.Sempre surrettiziamente.

  3. pscattoni scrive:

    Non ho seguito la vicenda, ma ho visto che alla cerimonia analoga del 2014 era presente anche l’ANPI che sulla questione della riforma della Costituzione ha prese posizione per il no. Secondo me sarebbe opportuno evitare questi collegamenti. L’importante è che si voti con adeguata informazione e quindi consapevolezza a prescindere dalle appartenenze.

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