Per interesse personale come cittadino libero da vincoli politici o istituzionali, ho voluto informarmi meglio sul significato della legge 10 del 1977 (detta Bucalossi urbanistica) per cercare di capire le motivazioni che hanno indotto la maggioranza del consiglio comunale di Chiusi ad abbassare i costi per il rilascio delle concessioni per l’ edilizia, vantandosene come un risultato significativo ed importante per l’economia del paese. Premetto che nell’ultimo consiglio utile della passata amministrazione e in qualita’ di unico rappresentante della minoranza, presente in quel momento, in Consiglio, ho votato contro l’attivazione del nuovo piano strutturale-,piano operativo spiegando che fosse opportuno:
Soprassedere per dare al futuro consiglio di prossima, allora, elezione, la possibilità di una scelta più ponderata e frutto di una allargata e democratica partecipazione (maggioranza e minoranza, qualunque fosse l’esito elettorale)
Cercare di costruire un progetto globale di investimenti che andasse oltre l’edilizia, intesa nel significato più restrittivo, cioè , a mio modesto avviso, privilegiare le ristrutturazioni del già esistente piuttosto che concedere nuove concessioni, senza tener conto che il tessuto sociale in questo momento ha bisogno di ben altro, cominciando dal lavoro, dall’attenzione alle classi meno abbienti, a coloro che una casa non se la possono permettere, a tutte le abitazioni che sono già presenti nel territorio e che non vengono utilizzate.
È un concetto troppo semplice quello di sostenere che l’edilizia produce lavoro
ci sono, pero’, tante altre problematiche, non facilmente o facilmente risolvibili che “aspettano al varco” i giovani amministratori
La Bucalossi, se ho ben compreso, prevede che :
lo “ius edificandi” non e’ piu’ concesso alla proprietà del suolo
l’autorizzazione e’ concessa dall’amministrazione comunale, a fronte di un determinato pagamento, dietro una progettazione con limiti temporali di esecuzione
I soldi ottenuti dal Comune dovrebbero essere usati per
opere di urbanizzazione della citta’:
finanziamento dei PPA
operazioni di recupero di edifici preesistenti
È evidente che per un certo settore, se guardiamo il problema in maniera forse un po’ populistica, qualsiasi diminuzione di costi, tasse, tributi e quant’altro, viene vista come un passo avanti, quasi una panacea di tutti i mali.
Ma a ben guardare qualche domanda viene spontanea.
lo spirito della Bucalossi non e’ stato sicuramente annullato e pertanto il comune come assolverà ai compiti stabiliti dalla legge? con quali mezzi?
con quali entrate da parte dei cittadini?
Non per essere disfattisti, non ne ho certo il potere, l’autorità o la volontà di esserlo,, ma solo per esprimere un’opinione , una valutazione oggettiva che poggia, pero’, su dati reali, concretamente territoriali
Giusta l’analisi e congratulazioni per lo sforzo di lettura di una legge non semplice. Veda signora Fiorini l’analisi sarebbe giusta se poi nel tempo non si sia affermata la pratica disastrosa dell’utilizzo di quegli oneri per scopi diversi da quelli previsti dalla legge. Ogni anno il Consiglio Comunale è chiamato a deliberare sulla destinazione e non sempre il dibattito in quella sede è adeguato all’importanza della decisione. È una delle tante battaglie che noi urbanisti abbiamo perso.