da Alberto Baessato per la lista Possiamo Sinistra per Chiusi
Nel consiglio comunale di giovedì 7 luglio uno dei punti all’ordine del giorno riguardava le modifiche agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e i mutamenti delle destinazioni d’uso.
Trattandosi di un argomento di primaria importanza per le scelte di politica urbanistica, come gruppo Possiamo abbiamo chiesto il rinvio della discussione. A nostro avviso i 5 giorni di cui disponiamo per la visione e lo studio di documenti così complessi non sono sufficienti per esprimere una posizione e una valutazione adeguata.
La richiesta è stata respinta e sul punto, al momento della votazione, ci siamo astenuti.
Dato che anche il Sindaco, nel suo intervento in merito alla questione, ha sottolineato con forza l’importanza delle scelte sottoposte a delibera, noi allo stesso modo abbiamo ribadito l’intenzione di impegnarci in un’opposizione propositiva e non pregiudiziale. Ci chiediamo, però, se ci siano i presupposti per svolgere bene il nostro ruolo; per questo chiederemo formalmente di modificare i tempi tra la convocazione del Consiglio e la data del suo svolgimento, da 5 a 10 giorni.
Sul punto dell’o.d.g. che riguardava la concessione da parte della Provincia del diritto esclusivo demaniale di pesca nel lago di Chiusi abbiamo espresso una posizione favorevole. Secondo noi è importante che le iniziative e le azioni che incidono sulla vita del nostro lago siano svolte dall’ente più vicino ai cittadini che conoscono meglio e vogliono tutelare questo bene.
Abbiamo chiesto che il procedimento per la stesura del regolamento che disciplina la pesca si avvalga di una commissione e preveda un ampio coinvolgimento di esperti e cittadini interessati.
Inoltre abbiamo raccomandato che i proventi derivanti dai diritti di pesca vengano utilizzati per la conservazione del patrimonio ittico e la conservazione e miglioramento dell’habitat lacustre. Sarà nostro compito controllare e verificare i passaggi che porteranno alla stesura del regolamento e il rispetto di questo, una volta approvato.
Altra azione indispensabile sarà quella di collaborare attivamente con il comune di Montepulciano, in quanto l’habitat dei due laghi è biologicamente collegato.
Ci teniamo a sottolineare che fare opposizione non significa essere contro a prescindere, ma vigilare sull’operato della maggioranza, proporre e lavorare per l’interesse dei cittadini. Le nostre posizioni non avvallano le scelte della maggioranza, ma sono dettate da un senso di rispetto verso i cittadini. Infatti abbiamo deciso di astenerci per il fatto di non aver avuto abbastanza tempo per studiare a dovere i documenti allegati alla convocazione al consiglio, che non ci ha permesso di avere un’idea chiara e univoca sulla proposta di modifica; la nostra è stata più una critica alla modalità utilizzata, piuttosto che al contenuto che andrebbe approfondito. Bettollini non può essere il “sovrano” del Consiglio, ma deve lasciare la libertà di approfondire certe tematiche a tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, auspicando che un lavoro condiviso possa essere più ricco di opportunità e possa portare a risultati migliori per il paese. Sarebbe inoltre opportuno che vengano considerate le tempistiche di ognuno, dato che nel gruppo Possiamo non c’è nessuno che fa il politico di professione e il tempo va continuamente centellinato per stare al passo. Ci attendiamo, pertanto, che possa essere accolta la nostra richiesta di modifica allo statuto del Comune.
Richiesta sacrosanta quella di avere la documentazione in tempo utile, soprattutto se si delibera su argomenti così importanti come gli oneri di urbanizzazione. Meraviglia piuttosto un voto di astensione piuttosto che contrario. Di cosa si aveva paura? Che sarebbe stato un voto preconcetto? Io non credo che gli elettori non capiscano l’importanza di un voto davvero consapevole da parte dei propri rappresentanti.