Spiegatemi per favore questo passaggio

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di Paolo Scattoni.

Questo passaggio si trova nella relazione sugli impianti del progetto. Le evidenziazioni in giallo e rosso sono state ovviamente aggiunte. Mostrano passaggi difficilmente comprensibili per i non esperti. Che significa che “durante il normale svolgimento delle attività, esclusi eventi occasionali, i telai di parete vengono completamente aperti” Si gioca al freddo? C’è bisogno di un esperto

 

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13 risposte a Spiegatemi per favore questo passaggio

  1. orsini scrive:

    Per rispondere gli amministratori devono prima leggere quanto scritto in progetto e non è cosa facile per chi vive di slogan scommesse e sfide.

  2. pscattoni scrive:

    La partecipazione non è qualcosa che viene graziosamente concessa. L’informazione è potere e se la tengono finché possono. Finché non siano costretti a fornirla. Questo diventa un caso di scuola.

  3. luciano fiorani scrive:

    XSamuele. Queste tue ultime considerazioni non sono squisitamente tecniche ma politiche.
    Ti pare normale che un’amministrazione comunale non apra bocca su una questione di questo tipo dopo che sono state fatte domande precise?
    Ne parla mezzo paese sono in ballo tanti soldi nostri ma lor signori non si degnano di proferir parola.
    Non ho sentito una persona con un minimo di senno che approva questo comportamento. Che fine hanno fatto gli ultras di Bettollini & C?
    E’ facile parlare di trasparenza e partecipazione in campagna elettorale, poi alla prova dei fatti vediamo che i comportamenti sono di tutt’altro tenore.
    Ci dicono continuamente che i soldi sono finiti ma vediamo che per le cazzate che interessano a loro i soldi non mancano mai.

  4. Samuele Culicchi scrive:

    A mio parere la coperta è comunque corta, figlia di un progetto inutile fin dall’inizio (parlo dell’iniziale stadio, ovviamente), nato quindi male, e che ora non è facile rimettere in carreggiata. Fermo restando infatti che quelle dichiarazioni sono appunto un escamotage per non assolvere a certi obblighi (una via legittima da intraprendere, anche se a ben guardare è parecchio tirata per i capelli e poco credibile), se invece si decidesse di realizzare la struttura nel pieno rispetto delle ultime normative, probabilmente essa stessa costerebbe il doppio. E’ un modo di dire il mio, non conosco il progetto, quindi forse non ci sarebbe tale aggravio di spesa… consideriamo però che non è solo una questione di impianto termico, ma anche di installazione di fonti rinnovabili (pannelli solari) e di strutture perimetrali con certe caratteristiche che un telo in pvc non ha.
    Quindi diventa la solita domanda: meglio investire di più ora, per avere meno costi di gestione poi, oppure portare avanti l’opera al meglio che si può, accettando più spese di gestione in futuro? Di solito per una struttura di questo tipo, dovrebbe prevalere la prima ipotesi…
    Comunque sono (almeno da parte mia) tutte considerazioni basate su una vaga idea di quello che dovrà essere. Bisognerebbe avere spiegazioni più dettagliate dai progettisti.

  5. pscattoni scrive:

    Non so neppure se l’abbiano letto. È la solita storia Non so se i bravi giornalisti li abbiano avvertiti. A meno di un giorno dalla pubblicazione i contatti sono circa trecento. Anche il comunicato e il mio successivo post sono stati e sono ancora molto letti.
    Forse l’interrogazione può essere una strada.

  6. luciano fiorani scrive:

    Visto che non si degnano di rispondere andrà presentata un’interrogazione al prossimo Consiglio comunale.

  7. Romano Romanini scrive:

    Escamotage o meno c’è un altro fatto incontrovertibile: l’Amministrazione non rispetta neppure gli impegni che ha liberamente preso. Nel 2013 ha infatti aderito al PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) di iniziativa europea, (spendendo anche dei soldi per farlo redigere da una delle tante società del famoso Gruppo Imprenditoriale PD) e con il quale si è impegnata a ridurre la produzione di CO2 almeno del 20% entro il 2020. Da una parte spende soldi per fare il Piano Operativo di riduzione dei consumi energetici e e dall’altra vara un “robo” così energivoro. Viene proprio da domandarsi: ma cosa c’è a Pania di tanto importante per doverci costruire sopra qualcosa a tutti i costi?

  8. pscattoni scrive:

    È un escamotage. Appunto. Rimane aperto il quesito: ma quanto ci costa? …. il riscaldamento.
    Riassumiamo. 1) Viene deliberata un’opera inutile: lo stadio; 2) Lo si localizza in un’area che secondo la relazione di collaudo del primo stralcio dei lavori ha richiesto la rimozione di una discarica (abusiva? di rifiuti speciali?). Ma perché lo si colloca proprio lì?: 3) Si cerca di recuperare con la costruzione di un palazzetto di poca o nessuna utilità con una copertura con un telo in PVC. La struttura ha quindi problemi non risolvibili per il rispetto delle norme sul risparmio energetico. Il telone è una copertura “stagionale”. 4) Rimane aperta la questione dei costi per la climatizzazione. Il M5S dice 50.000 euro all’anno. E i progettisti che dicono? E i tecnici comunali?
    Ah se il telo in PVC fosse un velo di pietoso silenzio!!! Purtroppo non è così. Ad ogni famiglia di Chiusi, per almeno vent’anni, questo aggeggio costa più del canone RAI.

  9. Samuele Culicchi scrive:

    E’ un escamotage per evitare gli obblighi del Dlgs 192/05 e degli altri decreti più recenti. Obblighi che per una struttura coperta con un telo in pvc sono praticamente non rispettabili a prescindere. Tuttavia, il decreto parla di non applicabilità, tra gli altri, alle “strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi”. La definizione è un po’ vaga, nel senso che basta dire che la copertura, o le pareti, sono facilmente “apribili” e già si ricade in quel campo. Magari lo chiudo solo d’inverno ma lo lascio aperto tutta l’estate, ed ecco che è una copertura stagionale. In tal senso, un professionista che avesse scritto quelle cose, avrebbe pure ragione a scriverle, secondo me. Se il progetto è quello, è pienamente giustificato.
    Piuttosto – semmai – c’è da chiedersi: veramente sarà così? Chiuso “stagionalmente”? Ed inoltre, anche se possiamo sollevarci dall’assolvere a dei requisiti obiettivamente piuttosto restrittivi nel campo del risparmio energetico ed uso delle fonti rinnovabili, non sarebbe però male progettare con oculatezza questi aspetti, in quanto sono una bella voce di spesa (il che sicuramente sarà fatto, spero).

  10. pscattoni scrive:

    Volendo si può fare una colletta per richiedere un parere pro veritate a un esperto di chiara fama e così si “chiude” la questione.

  11. pscattoni scrive:

    Il problema è capire come si calcola la spesa per i riscaldamento. Certamente ipotizzare che il palazzetto nel suo funzionamento normale non verrà riscaldato è una presa per i fondelli. Se invece arriverà ad essere riscaldato a 18 gradi per 6/8 ore al giorno quanto si spenderà? La valutazione dei 5Stelle è di 50.000 euro all’anno. Attendiamo il dettaglio del calcolo. Attendiamo soprattutto una voce da chi il progetto a fatto preparare e poi messo a bando.
    In questa vicenda c’è sicuramente una lezione: la trasparenza paga sempre perché induce a riflettere. Vorrei informare (qualcuno poi riferisca a chi di dovere) che la pubblicazione del comunicato del M5S prima, il mio commento poi ed infine questa nota stanno ricevendo un bel po’ di contatti., il picco annuale. Non giovarsi del blog è una scelta legittima. Ignorarlo completamente non mi pare saggio.

  12. luciano fiorani scrive:

    Le stime esposte dai 5Stelle si riferivano, tra l’altro, alle spese di riscaldamento e nessuno, ad oggi, le ha contestate.
    Certo, se l’impianto termico non si accende si risparmia di sicuro e si sta belli freschi.

  13. Giorgio Cioncoloni scrive:

    A me, pur confessando la mia ignoranza in materia di terminologia tecnica, queste dichiarazioni, che penso saranno firmate da un professionista, che di conseguenza se ne è assunta la responsabilità, sembrano un falso in atto pubblico.
    Al contrario di quanto affermato, infatti, non credo che durante il normale svolgimento delle attività i teli di parete vengano mai aperti, altrimenti saremmo in presenza non di un palasport ma di un campo all’aperto con copertura, così come non credo che l’utilizzo standard della zona di gioco al coperto possa fare a meno dell’impianto di riscaldamento altrimenti d’inverno gli atleti ed il pubblico gelerebbero.
    L’amministrazione non risponde ai quesiti posti, ritenendoli una provocazione, ma non facendo chiarezza fa presupporre, come al solito, che ci sia qualcosa che non può essere spiegato.
    Ma se queste dichiarazioni fossero state inserite in un progetto per un intervento privato questo sarebbe stato approvato dal solerte ufficio tecnico comunale?
    Possibile che si continuino a prendere in giro i cittadini, specialmente su di un argomento così sensibile come il Gabibbo-stadio che in questo modo rischia di diventare il Gabibbo-palasport?

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