di Paolo Scattoni
Vale la pena riflettere sul dibattito che si è sviluppato intorno alla questione del Palazzetto di Pania. A prescindere dalla materia del contendere la dinamica può essere di esempio per il futuro.
Dopo una stagione di propaganda dove il sindaco affermava che quella realizzazione avrebbe rappresentato uno dei punti più qualificanti, sicuramente un esempio paradigmatico, dello sviluppo di Chiusi, i 5 stelle (ma poteva farlo chiunque) danno un’occhiata ad alcuni dettagli del progetto. Condividono la conoscenza di quanto scoprono. Fanno due conti (giusti o sbagliati ancora non sappiamo) e senza nascondersi ci dicono che la gestione del palazzetto costerà soltanto di riscaldamento la notevole cifra di 50.000 euro all’anno. Inoltre sempre facendo due conti (anche questi da verificare) dichiarano che il livello di rumore, dovuto al riverbero, che i tanto sbandierati concerti non vi si potranno tenere. Infine sostengono che i costi per completare saranno maggiori del mutuo concesso anni fa dalla Cassa Depositi e Prestiti. Il comunicato ha ottenuto sino ad ora soltanto su Chiusiblog 257 contatti. Quindi molto interesse.
All’inizio non ci sono riscontri significativi sulla stampa locale, neppure su quella online. Parte allora un mio post in cui si dice che non è solo questione di palazzetto, ma purtroppo ci sono molte altre domande che vengono sistematicamente ignorate dal governo della città. Anche questo post viene letto e dibattuto (256 contatti e tempi medi di lettura di 4 minuti). Infine, venerdì un mio post con un breve stralcio della relazione di cui si chiede conto. Anche in questo caso in due giorni 350 contatti. Sui tre articoli i commenti sono circa trenta e una decina le persone che hanno contribuito. A questo punto, di fronte al silenzio “governativo” una richiesta chiara ai consiglieri comunali: perché non presentare un’interrogazione? In quel contesto l’obbligo a rispondere c’è.
Da tutto questo possiamo trarre una lezione, i modi per indurre partecipazione ci sono. I risultati vedremo, ne discuteremo dopo, se ci saranno una o più interrogazioni e le risposte. Non è stato delegato niente a nessuno. Non c’è stato bisogno della brava stampa che si è mossa soltanto dopo che ha percepito che forse non ne poteva fare a meno. Gli strumenti dunque ci sono, basta utilizzarli.
Questa è una bella notizia. Personalmente mi piacerebbe che lo facessero anche altri consiglieri.
La mia opinione è che i 5 stelle, che hanno tirato fuori la questione e studiato i documenti, faranno le interrogazioni necessarie a chiarire tutti gli aspetti.