di Enzo Sorbera
Oggi 29 ottobre, ultima giornata degli incontri programmati su Arduino. E’ anche l’occasione per un bilancio di questa edizione, la terza, di un progetto che ha visto un numero di iscritti piuttosto alto – una trentina di presenti a ciascuna sessione – . La cosa positiva, però, è che la partecipazione è stata soprattutto continua, nel senso che gli iscritti hanno seguito con assiduità, riuscendo ad arrivare, senza defezioni, fino in fondo al gruppo previsto di incontri.
Gli argomenti, ora lo possiamo dire, sono stati piuttosto complessi, spaziando da elementi di elettronica a nozioni di progettazione di circuiti, fino all’applicazione concreta di quanto appreso e che prevedeva, tra l’altro, anche la gestione e modifica di un programma in linguaggio C.
Sinceramente, c’è di che ammirare i nostri partecipanti: altri avrebbero abbandonato in presenza di argomenti parecchio meno impervi.
Ovviamente, tutta questa “valanga” di informazioni ha prodotto anche un po’ di disordine, nel senso che occorrerà qualche tempo perché quanto appreso si depositi e sedimenti per riuscire a diventare utile nei progetti che verranno.
Il “segreto” di questo successo, al di là dell’interesse che indubbiamente suscita l’argomento, sta nell’essere riusciti, come gruppo, a radunare competenze diverse che si sono messe a disposizione di un progetto formativo che oggi è una bella realtà, perché vede i “vecchi” allievi protagonisti nell’attività di formazione. Sono loro, oggi, che guidano le classi (ad es., la lezione di progettazione di circuiti in Fritzing è stata organizzata e presentata da Teo) e fanno da supporto quando necessario. Per fare un altro esempio. Senza l’attività di supporto di Teo, Michele e Nicolas, la mia lezione sul linguaggio C non avrebbe avuto la stessa riuscita di entusiasmo e di clima sereno che abbiamo invece riscontrato. Questo risultato è un grande evento: un gruppo di allievi che diventa trainante per altri allievi che possono diventare, a loro volta, elemento trainante e formativo per altri. Il sapere diffuso che si scambia e che, nello scambiarsi, si affina e si consolida, era uno degli obiettivi con cui eravamo partiti e che, trovata “sponda” nella scuola, è riuscito a realizzarsi.
A questo punto, credo che siamo pronti per poter puntare a fare qualche passo avanti. Il gruppo di equazioni che oggi mi hanno mostrato per calcolare il “peso” di un raggio laser impiegato per un’operazione di cutting, è l’indizio di una passione che non si ferma, ma sta prendendo pieghe e prospettive assai interessanti: ne sono convinto, torneremo presto a parlare di questi “ragazzi”.
Sono particolarmente contento per come si è svolto questo corso di Arduino, sono rimasto colpito dall’ interesse e dall’ impegno che i partecipanti ci hanno mostrato. Ho notato anche molti miglioramenti sia di organizzazione che di contenuti rispetto agli altri anni. Spero che i partecipanti continuino questa passione e magari entrino a far parte della nostra associazione Innovazionelocale. Ringrazio, a nome di tutta l’ associazione, la scuola che ci ha permesso di svolgere le sei lezioni e tutti coloro che hanno collaborato.
Che piacere leggere questi commenti e apprendere che anche il terzo corso sull’Arduino è andato bene e vedere che c’è sempre più partecipazione ed interesse in questa tecnologia! Conoscendo personalmente molti di voi, sono sicuro che il successo è dovuto anche alla passione del gruppo di Innovazione Locale e dalla capacità degli insegnanti del corso. Oltretutto, sapere di studenti ed ex-studenti della scuola che trasmettono le proprie conoscenze ad altri studenti e di persone di diversa età lavorare insieme, mi fa molto piacere. Enzo, Teo, Michele, Nicolas e tutti gli altri che hanno avuto un ruolo nell’organizzazione e nella realizzazione del progetto, vi devo fare i miei complimenti, siete proprio un bel gruppo e i risultati si vedono.
Il tutto è davvero sorprendente. Due anni fa all’inizio del progetto Laboratorio Ambente finanziato dall’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana erano davvero pochi quelli che sapevano del microcontrollore Arduino. L’attività andò benissimo e la scuola lo supportò al meglio. Poi finiti i finanziamenti l’attività è proseguita sempre grazie al supporto logistico della scuola, ma anche grazie a un’associazione (Innovazionelocale) da un gruppo dei vecchi corsisti. Ora l’associazione verrà animata e gestita soprattutto da giovani. L’associazione può contare soltanto da poche decine di euro. I risultati, però, come ci scrive Enzo Sorbera sono sorprendenti. I bravi giornalisti non se ne sono accorti. La scienza di cittadinanza è però possibile, speriamo che la cittadinanza tutta primo o poi se ne accorga.
Salve,
scrivo a nome dell’Associazione Innovazione Locale, la quale con la collaborazione della scuola è riuscita a fare un terzo corso di introduzione al microcontrollore Arduino. L’anno scorso durante il nostro secondo corso, che si è svolto sempre all’interno della scuola, vedevo ragazzi che man mano che gli argomenti sembravano complicarsi, lasciavano il corso. Una cosa non molto gradevole devo ammettere. Quest’anno invece con molta soddisfazione ho visto lo stesso numero di persone per tutte e sei le lezioni.
Tengo a ringraziare tutti i membri e non dell’associazione per il lavoro svolto, alcune volte saltando pranzi e mettendo da parte altri impegni per garantire lo svolgimento della lezione.
Infine, ma non meno importanti voglio ringraziare i tutor i quali hanno svolto un lavoro importantissimo durante il corso.
Vorrei soltanto dire in conclusione che mi piacerebbe molto che i ragazzi che hanno seguito questo corso non abbandonassero la via dell’Arduino, ma di appassionarsi sempre di più raggiungendo risultati sempre migliori.