di Paolo Scattoni
Sabato pomeriggio alle 17 sono andato alla seconda puntata dell’iniziativa del Comune “Conferenze Programmatiche Generali su Arte, Cultura, Turismo e incoming a Chiusi “. Avevo partecipato a ottobre al tavolo “Attività produttive” e quindi sono andato a sentire quello che gli esperti avevano da dire su quanto avevamo prodotto. Dico subito di aver frainteso. Pensavo che l’iniziativa fosse orientata a discutere di cultura e come questa potrebbe incidere sull’economia locale. In realtà ho poi capito che quello che si voleva era quanto i nostri beni culturali e alcune iniziative “popolari” possano essere attrattori turistici.
Purtroppo non è stato neppure quello. Infatti nel tavolo di ottobre sono stati discussi da parte soprattutto di imprenditori possibili misure piccole e meno piccole per migliorare l’offerta turistica. Mi aspettavo che gli esperti invitati di questo tavolo avrebbero discusso con contributi e consigli specifici. In realtà la sessione, iniziata con più di un’ora di ritardo rispetto al programma, ha riguardato temi generali senza riferimenti a quanto prodotto ad ottobre. Marco Ciarini ha presentato i “grandi” progetti del Patto Territoriale che presiede. I tre rappresentanti di Terre di Siena-Lab, soggetto a me sconosciuto, si sono soffermati nel presentare le possibilità di finanziamento di fondi regionali ed europei. Si è addirittura tentato di fare una micro-lezione di progettazione europea che difficilmente può essere ricompreso in mezz’ora. In quella sessione abbiamo partecipato in poco più di venti compresi i relatori, sindaco, giunta e un cane. Abbiamo concluso in quindici. Avendo sforato per più di un’ora e mezzo il dibattito finale è ovviamente saltato e alle 19.30 circa abbiamo smucchiato la veglia.
La stampa che vuoi che scriva: non è stato un gran successo, ma meglio di niente. Il solito cerchiobottismo. Ormai ci siamo abituati.
Serata persa e figlie femmine direbbe Camilleri.
Ma non avendo partecipato mi astengo da qualsiasi considerazione, in attesa di resoconti più benevoli da stampa e propaganda.