di Luciano Fiorani
La costruzione del nuovo Palazzetto dello sport in quel di Pania, sull’incompiuto nuovo stadio è iniziata da poco tempo subito accompagnata da rilievi e polemiche di vario genere.
I 5Stelle hanno segnalato incongruenze progettuali e assenza di prospettive per un’opera che va ad assorbire una quantità notevole di soldi pubblici: alla fin della fiera il nuovo Palazzetto, che altro non è che un tendone, ci verrà a costare sui 4 milioni di euro.
Una cifra spropositata per un manufatto di quel tipo.
L’amministrazione comunale che aveva annunciato l’inizio dei lavori in pompa magna, quasi si trattasse del Palazzetto delle meraviglie, è in evidente difficoltà.
Ha indetto in fretta e furia un Consiglio comunale per mettere a tacere i detrattori. Il meccanismo adottato (quello dell’interrogazione al sindaco da parte della maggioranza) non ha consentito alle opposizioni, 5stelle e Possiamo, di intervenire nel dibattito e per questo motivo hanno abbandonato gli scranni del Consiglio per accomodarsi tra il pubblico.
L’assessore Micheletti prima e il sindaco poi, non hanno fornito alcun chiarimento rispetto ai rilievi sollevati e si sono limitati a riproporre le solite suggestioni (creerà reddito e occupazione 365 giorni l’anno, sarà il vanto della città…).
E’ evidente che chiarezza vada fatta.
Per fornire alla cittadinanza tutti gli elementi riscontrati nell’analisi dei progetti e per ragionare dei costi di gestione i gruppi consiliari di opposizione, 5Stelle e Possiamo, hanno indetto un’assemblea pubblica che si terrà venerdì 18 novembre alle ore 21 presso l’ex cinema Eden a Chiusi Scalo.
Vista l’insensibilità dell’amministrazione comunale a confrontarsi con i cittadini su una questione che vede in ballo tanti soldi pubblici saranno le opposizioni a farlo.
In questo modo chiunque vorrà informarsi e confrontarsi ne avrà la possibilità perchè dovrebbe essere ormai chiaro che i problemi non si risolvono nel chiuso delle stanze ma alla luce del sole e con i cittadini.
Il frigomacello, il centro merci, la pensilona…stanno a dimostrare che i soldi, anche quando sono tanti, non producono niente di buono se a decidere sono in pochi.
Perché non andare, tramite gli atti, all’inizio di questa vicenda (2003). Perché proprio lì? Perché sopra una discarica chiacchierata?
Pare abbiano dovuto predisporre un’ulteriore palificazione per sostenere il terreno di gioco in quanto la falda sottostante e la qualità del terreno (di riporto) non offrivano complete garanzie.
Venerdì si parlerà anche di questo.
Iniziativa sicuramente positiva. Sarebbe bello partecipasse anche la maggioranza e così il confronto sarebbe completo. È comunque auspicabile che vi partecipino anche le liste che non sono riuscite ad entrare in Consiglio e tutti i cittadini che hanno a cuore il corretto impiego delle pubbliche risorse.
Io però sarei anche curioso di conoscere bene tutta la storia. Perché proprio lì, ai confini con il comune di Cetona. Perché proprio sopra a una discarica? Questa scelta piuttosto strana ha comportato aumenti nei costi per la bonifica e per le fondazioni? E si potrebbe continuare a lungo.