Gli amici di Fritz di nuovo fra noi con L’italiana in Algeri di Rossini

OH CHE MUSO, CHE FIGURA”
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E’ ormai tradizione consolidata di ospitare per l’inizio dell’anno nuovo, l’opera lirica con la Compagnia Lirica “Gli amici di Fritz” in alcuni paesi della Val d’Orcia.

Anche per il 2017, quindi, invitati dal Comune di Radicofani, dalla Nuova Accademia degli Arrischianti di Sarteano, dalla Associazione Formula Nuova Arcadia di Abbadia San Salvatore e dalla Pro Loco di Castiglione d’Orcia, i componenti della Compagnia Lirica “Gli amici di Fritz” interpreteranno la bellissima opera “L’italiana in Algeri” di Gioachino Rossini.

Cast :

Fulvio Bussano (basso) Mustafà, Claudia Alvarez Calderòn (soprano) Elvira, Gloria Labbadia (soprano) Zulma, Keebaek Mattia Lee (basso) Haly, Andrea Fermi (tenore) Lindoro, Paola Cacciatori (mezzosoprano) Isabella, Allan Rizzetti (baritono) Taddeo.
Maestro concertatore e accompagnatore al pianoforte : Fabio Silvestro.
Idee sceniche e realizzazione : Fulvio Bussano
Regia e costumi di Allan Rizzetti

Calendario delle rappresentazioni :

Martedì 3 gennaio 2017 Radicofani – Teatro Comunale Costantino Costantini – ore 21:15
Giovedì 5 gennaio 2017 Sarteano – Teatro Comunale degli Arrischianti – ore 21:15
Venerdì 6 gennaio 2017 Abbadia San Salvatore – Teatro Servadio – ore 21:15
Domenica 8 gennaio 2017 Castiglione d’Orcia – Auditorium Pro Loco – ore 16:00

Il costo del biglietto è di 10 Euro. I bambini inferiori di anni 10 entrano gratuitamente.

La Compagnia dedica questa produzione alla memoria di Maria Grazia Pupella sostenitrice generosa e materna de “Gli Amici di Fritz”

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5 risposte a Gli amici di Fritz di nuovo fra noi con L’italiana in Algeri di Rossini

  1. pscattoni scrive:

    Vedi che anche questo blog può, qualche volta, servire, se fa incontrare due artisti. Si sono incrociati nove anni fa a Baltimora, a gennaio al teatro degli Arrischianti di Sarteano 🙂 🙂 🙂

  2. Allan Rizzetti scrive:

    Gentilissimo Maestro Miccichè, grazie per il Suo commento.
    Ci siamo incrociati nel 2008 a Baltimore per la Forza del Destino. Io accompagnavo il soprano Giovanna Casolla. Non potrà ricordarsi di me, ma io ho un vivido ricordo di quella bellissima produzione (su proiezione dei bozzetti di Benois per il Teatro alla Scala). Come Compagnia, siamo alla nostra quarta produzione fatta “in casa” (quindi autofinanziata) dopo L’amico Fritz, Cenerentola e Barbiere di Siviglia. Certo, non siamo sostenuti da nessuno quindi le nostre produzioni sono “opera pocket” sia per praticità di spostamento (in macchina) ma anche per ammortizzare i costi. Purtroppo, a scapito della qualità che cerchiamo di portare in ogni recita, vengono a mancare sempre di più gli “appoggi”, non tanto morali.. anzi. Piuttosto materiali. Noi cerchiamo, nei limiti del possibile, di continuare questa “tradizione” ma, purtroppo, a volte viene difficile anche per noi muoverci e andare almeno alla pari con le spese. Mi farebbe tanto piacere Lei potesse venire a una recita de L’ITALIANA IN ALGERI che, senza grandi pretese ma con tanta passione e professionalità, cercheremo di portare anche in Piemonte dopo essere stati in Val d’Orcia. Mi faccia sapere se potrà venire e sarà nostro piacere averLa nostro ospite in teatro. Un cordiale saluto. Allan Rizzetti

  3. PMicciche scrive:

    Non conosco Allan Rizzetti e la sua compagnia. Pre-giudizialmente l’idea che mi sono fatto è che si tratti di un gruppo di professionisti che porta avanti un lavoro territoriale assai meritorio per vari motivi; tra i tanti, credo che la formula funzioni perchè il “piccolo” e le adeguate sonorità permettono un contatto e un ascolto fisici, oggi impensabili in grandi teatri.
    Sul fatto che possano non trovare ascolto in certe realtà più “strutturate” la cosa non mi sorprende. Giusto sarebbe andare a vederli e valutarne il valore – come un direttore di teatro fa del resto con le audizioni – ingiusto a priori pensare che si tratti di paria non ammessi alla mensa degli eletti. Proprio qualche giorno fa sottolineavo su Primapagina come il valore non coincida necessariamente con lo status e anzi, spesso, piccole compagnie territoriali hanno una qualità e una vitalità che gli usurati e autoreferenziali tromboni del teatro “colto” si sognano. Basterebbe andare all’Opera di Vienna per trovare facilmente un simile riscontro; suppongo si possano vedere grandi spettacoli ma anche produzioni imbarazzanti… io, per esempio, non devo essere stato fortunato…
    Farò di tutto per venire all’Italiana in Algeri e, nef frattempo, auguro agli Amici di Fritz buon lavoro!

  4. Allan Rizzetti scrive:

    Grazie gentilissimo Dottor Scattoni.
    La attendiamo come si attende un Amico.
    Anche noi vorremmo tanto cantare a Chiusi.. anche in un teatro parrocchiale.. ma a Chiusi troviamo sempre “chiuso”. Un cordiale saluto.
    Allan Rizzetti
    per “Gli amici di Fritz”

  5. pscattoni scrive:

    Spero di esserci. Per me un’occasione per sentire per la prima volta Paola Cacciatori.
    Sarebbe davvero bello se una volta tanto la compagnia potesse esibirsi anche al Mascagni.

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