da Bonella Martinozzi* per il M5S meet up di Chiusi
La questione Palapania, si può tranquillamente affermare, per molti aspetti (non tutti) è ormai delineata e i suoi contorni sono chiari.
Proviamo a fare il punto della situazione:
-La Relazione tecnica del progetto impiantistico afferma che la struttura che verrà realizzata “si configura come semplice copertura” perché, per l’utilizzo ordinario, i teli che formano le pareti del palazzetto saranno completamente aperti e che pertanto per le normali attività del palazzetto non è previsto l’impiego dell’impianto di riscaldamento della zona di gioco. (Cfr. Tav.R-1b “Relazione Tecnica e di calcolo inerente gli Impianti Tecnologici” cap. 1.2-Pag. 3).
-Il Disciplinare Prestazionale del Progetto indica che nell’area di gioco devono essere garantite temperature comprese tra 16 e 20 °C e un’umidità dell’aria non superiore al 50%. (Cfr. Tav. 17 Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici del progetto definitivo – Par. 5 – Requisiti Minimi ambientali-pag. 16).
-Nella Relazione tecnica del progetto impiantistico si dichiara che le verifiche di legge sul risparmio energetico non sono necessarie perché:
1) La tensostruttura, essendo “una semplice copertura” non può essere considerata un “involucro edilizio”;
2) Che l’utilizzo standard della zona di gioco al coperto non prevede l’impiego dell’impianto termico ad aria calda. (Cfr. Tav.R-1b “Relazione Tecnica e di calcolo inerente gli impianti Tecnologici” cap. 1.2 Pag. 3)
3) Sempre nel Disciplinare Prestazionale del progetto, alla pagina 31, viene descritta una “speciale controsoffittatura interna” fissata alla faccia inferiore delle travi lamellari in modo da realizzare una intercapedine d’aria che consentirà di dimezzare i costi del riscaldamento. (Cfr. Tav.17- Disciplinare Descrittivo e Prestazionale degli elementi tecnici Cap. 7.4- Pag. 31 ) ;
4) Alla Voce 1 del Computo Metrico Estimativo (l’unica che descrive la membrana di copertura) non c’è traccia né della “doppia membrana” e tantomeno della “speciale controsoffittatura interna” di cui parla il Disciplinare Descrittivo (Cfr. Tav.12- Computo Metrico Estimativo);
5) Nell’Elenco Prezzi Unitari e nell’Analisi dei Prezzi (altro documento “pesante” ai fini dell’appalto e della realizzazione dell’opera) non c’è nessuna “voce” che descriva la “doppia membrana” e, neppure la “speciale controsoffittatura interna” (Cfr. Tav.13 – Elenco Prezzi Unitari e Tav. 14 – Analisi dei Prezzi);
6) La descrizione della membrana e il suo costo unitario sono indicati nell’Analisi dei Prezzi (Cfr. Tav. 14 Analisi Prezzi) – Analisi Prezzo 1 – “Membrana poliestere bispalmato in PVC” €/mq 16,00 per 4.900 mq complessivi di cui 3.212 di copertura e 1.688 di tamponamenti verticali. Questi ultimi due dati si possono rilevare nel Computo Metrico Estimativo alla Voce 1 (Cfr. Tav. 12 CME del Progetto Definitivo).
7) Nella Relazione tecnica dell’Impianto di riscaldamento il progettista dichiara che per il riscaldamento dell’area di gioco il consumo orario di metano sarà mediamente di 55,62 Nmc/h (Cfr. Tav. R-1b Relazione Tecnica e di calcolo inerente gli impianti tecnologici – Cap.1.2 – Impianto Termico pag. 2)
8) Nella Relazione Tecnica delle opere architettoniche si dichiara che non saranno eseguiti i seguenti lavori (Cfr. Tav. 11 Relazione Tecnica delle opere architettoniche pagg. 5-6):
-Gradinata da 295 posti;
-Biglietteria, bar, infermeria, magazzino e servizi igienici
9) Il progetto definitivo e quello esecutivo non prevedono la realizzazione delle opere esterne necessarie per la strada di collegamento alla Statale, i parcheggi, l’allaccio alla rete del metano.
Questo è quello che è scritto nei documenti ufficiali del Palapania approvati dall’Amministrazione sulla base dei quali l’impresa stà realizzando il progetto
Sotto l’aspetto energetico c’è poi da sottolineare che il Comune di Chiusi ha aderito al cosiddetto “Piano di Azione per l’Energia Sostenibile” (PAES) patrocinato dall’Unione Europea finanziandone anche la redazione e si è impegnato a ridurre di almeno il 20% le emissioni di CO2 entro il 2020. Il Palapania va in tutt’altra direzione!
Quello che abbiamo chiesto di chiarire ulteriormente è qui sotto elencato.
- Come saranno assicurate le condizioni igrometriche di progetto (temperatura 18° e umidità dell’aria 50%) durante il normale utilizzo del palazzetto nel periodo invernale ed estivo?
- Perché nel Progetto Esecutivo il “Palapania” è dichiarato essere semplice copertura se in realtà non è così?
- Come intenda l’Amministrazione rispettare gli impegni assunti con il PAES relativamente alla struttura del “Palapania”.
- Quali sono i costi di gestione annuali della nuova struttura (pulizie, energia elettrica, manutenzione programmata, rifiuti) ed in particolare quanto sarà il costo annuale per il riscaldamento del palazzetto?
- Le caratteristiche tecniche e la composizione della “speciale controsoffittatura” citata nel Disciplinare prestazionale: qual’è la Voce di Computo Metrico e Analisi Prezzi Unitari del Progetto Definitivo e di quello Esecutivo che descrivano tale membrana;
- Il costo complessivo dell’opera distinto per:
- il costo già sostenuto per le opere realizzate;
- il costo delle opere oggetto dell’appalto in discussione;
- il costo per le opere di urbanizzazione e la rotatoria di raccordo sulla statale per Cetona;
- il costo delle opere di completamento interne (seconda tribuna, biglietteria, bar, ecc.) ed esterne (realizzazione dei parcheggi);
- Esiste il business plane del progetto contenente la pianifica dei costi di gestione e quelli d’investimento con la verifica del break even preso atto delle dichiarazioni del Sindaco sulla piena reddittività dell’opera fin da subito?
Quello che l’assessore Micheletti e il sindaco Bettollini hanno risposto è questo
1) La temperatura tra i 16 e i 20 gradi sarà assicurata solo per le gare di A2 (di pallavolo?).
2) E’ una semplice copertura e non un involucro edilizio.
3) Nessun nesso tra Paes e Palapania ma il PAES non ne è pregiudicato.
4) Quelli indicati dai 5Stelle (i 5Stelle avevano indicato 50.000€ per il solo riscaldamento!)
5) Non esiste. La sua descrizione nel Capitolato è dovuta ad un “refuso”
b. 995.000€
c. 278.000€
d. Ad oggi non sono previste, il Palapania può iniziare a funzionare anche senza quelle opere.
7) Non esiste.
Questo è il link della seduta del Consiglio comunale in cui è avvenuta la discussione: https://www.youtube.com/watch?v=iYppfDUyxmM&feature=youtu.be
Crediamo di aver fornito elementi utili perché ogni cittadino possa farsi un’idea su ciò che si sta costruendo a Pania, sopra i ruderi di uno stadio mai nato, e in cui verranno spesi al termine dell’opera, quasi 5 milioni di euro.
Poi naturalmente c’è anche chi, come Primapagina, dice che “…dopo i confronti in Consiglio Comunale, …i rilievi critici dei 5 Stelle sono stati largamente confutati”.
Ma, si sa, ognuno vede il mondo con gli occhi e il cuore che ha.
*Meet up 5Stelle-Chiusi
Il break even non sarà raggiunto per il semplice fatto che l’impianto non sarà usato se non in casi eccezionali. Prendiamo il famoso centro intermodale. Spesi tutti i soldi, c’è un pezzo di strada inutilizzati. Se interroghi ti dicono che l’opera è completata e se ci fosse qualche operatore interessato potrebbe partire. Ma siccome non c’è tutto rimane lì. Quando recupereremo l’investimento? Mai. Succederà la stessa cosa per Palapania. L’impianto c’è, è regolare,peccato che non c’è il privato pronto a gestirlo.
Donatelli parla di Leggi e io parlerei invece di Democrazia compiuta ovvero di rappresentanti, poi controllati nel loro operato dai cittadini stessi che li hanno eletti, perchè rappresentanti di una comune e condivisa visione politica e culturale.
Se, alle prossime elezioni, i cittadini dimostrassero con il voto di non aver apprezzato, si farebbe un passo avanti, altrimenti vuol dire che va bene così e che tutto sommato anche spese inutili non indignano più di tanto.
Nello specifico, potrebbe anche succedere che il break even point non fosse raggiungibile; in questo modo si rischierebbe di avere una struttura sovradimensionata in quanto di uso occasionale.
Da quel che capisco, maggioranza e affiliati, propendono per andare fino in fondo in modo generico e poi cercare un gestore specifico, senza elaborare uno studio di fattibilità, in modo da orientare anche i lavori in fase di espletazione.
Buona fortuna…soprattutto a noi, che paghiamo!
E’ chiaro che il Palapania è una delle opere che vanno ad aggiungersi a quelle che il Comune ha già fatto, opere che non portano alcun beneficio per Chiusi anzi dissanguano le casse comunali, cioè sperpero di denaro pubblico. Ora, che in Italia non ci sia una legge che impedisce un CONTINUO sperpero di denaro pubblico mi sembra strano. Se le cose stanno cosi beh mettiamoci l’animo in pace, godiamoci Chiusi e che facciano quello che vogliono.
x Roberto Donatelli. Ispettore di chi? L’unica possibilità è un’indagine della Corte dei Conti. Si potrebbe fare una segnalazione, ho qualche dubbio che si muovano.
x PMiccichè. Facciamo allora un’ipotesi. Il Palapania viene “terminato”. Nessuno si fa avanti. Secondo l’Amministrazione l’impianto è a norma. Che ci si può fare se nessuno lo vuole? Così tutti felici e contenti. E noi paghiamo.
E’ questo il punto. Ottimi i rilievi critici che Bonella ci propone a nome del MeetUp. Ormai, sulle ceneri del “mai nato” Stadio, siamo comunque al piano B. Se dovesse servire solo come palestra per le scuole e per qualche concerto è un conto; se invece – dico per dire – la nazionale di Pallavolo volesse creare a Chiusi la sua Coverciano e/o una grande agenzia intravedesse in Chiusi una logistica perfetta per un certo tipo di convegnistica/fieristica, allora il discorso potrebbe essere diverso.
Ma queste valutazioni si fanno PRIMA di spendere i soldi della Comunità o, a buoi ormai scappati, almeno andrebbero fatte ORA. C’è invece chi fa discorsi teorici su “ormai è fatta, che ci si può fare”…”qualcosa si troverà”…”prima si finisce e poi il gestore vedrà”, senza contare che è gratuito ottimismo pensare che ci sarà un Gestore (potrebbe anche non presentarsi nessuno) e che, essendoci ancora molto da fare, questo potrebbe modulare il prosieguo dei lavori in un modo o nell’altro a secondo della destinazione d’uso e, allora sì, forse invogliare qualcuno a ipotizzare una gestione.
Insomma ci sono tutte le premesse per una potenziale “Cattedrale nel deserto”, così come la Pensilona è l’emblema del velleitarismo monumentale nostrano (con lavori direttamente proporzionali alla perdita di funzione del trasporto ferroviario a Chiusi).
Ci vorrebbe un po’ di professionismo o quantomeno di onestà intellettuale…poi dice che uno non dovrebbe essere disfattista…
Ma insomma ci sono gli estremi per chiamare un ispettore o no? Se ci sono che venga chiamato altrimenti la si faccia finita.
Questo post così lungo rappresenta un passaggio importante in questa vicenda. Le opposizioni entrano nel merito con valutazioni tecniche di dettaglio. A questo punto il confronto fa un notevole passo avanti. Le specifiche tecniche contenute nel progetto possono essere messe a confronto con queste. Il blog è a disposizione. Posso anche aprire una pagina specifica dove raccogliere tutta questa documentazione. Tutti i potenziali interessati mi facciano sapere.
Per avere un’idea del consumo energetico e dell’impatto sul PAES: il Palapania produrrà più di 100 ton/anno di CO2 equivalente vale a dire 1/4 della CO2 prodotta dagli edifici, attrezzature e impianti comunali. Facendo un confronto con altri comuni aderenti al PAES la CO2 emessa dal solo Palapania sarà maggiore di quella prodotta da tutti gli edifici e impianti comunali di San Casciqno dei Bagni e Trequanda.