di Paolo Scattoni
Il voto referendario salvaguardia la Costituzione del 1948 e allo stesso tempo scuote tutto il sistema politico. Da due giorni stiamo assistendo una corsa ad assegnarsi meriti. Se una parte di questi sono dei partiti e movimenti che hanno preso posizione e portato avanti la campagna per il voto non sono stati i soli. Addirittura ci sono oggi ad assegnarsi meriti anche nel fronte del SI. Lasciamo stare. Si dovrà pur riconoscere che nella campagna per il voto, da una parte e dall’altro, checi sono stati tanti cittadini impegnati nel loro piccolo e questo è, secondo me, ciò che dobbiamo capitalizzare.
Il voto referendario salvaguarda la Costituzione del 1948 e allo stesso tempo scuote tutto il sistema politico. A due giorni stiamo assistendo una corsa ad assegnarsi meriti. Se una parte di questi sono dei partiti e movimenti che hanno preso posizione e portato avanti la campagna per il voto non sono stati i soli. Addirittura ci sono oggi penosi tentativi ad assegnarsi meriti anche nel fronte del SI. Lasciamo stare. Si dovrà pur riconoscere che nella campagna per il voto, da una parte e dall’altro ci sono stati tanti cittadini impegnati nel loro piccolo e questo è secondo me ciò che non dobbiamo disperdere.
Per quanto riguarda l’ambito locale è a mio avviso necessario non disperdere quella voglia di partecipazione che il voto referendario ha mostrato Occorre pensare a breve iniziative che possano rispondere a questa domanda. Nel recente passato ho proposto un’iniziativa (https://www.chiusiblog.it/?p=29811). Alcuni amici mi dissero allora che era forse opportuno rinviare al dopo referendum. Ora mi permetto di rinnovare la proposta. Se per il referendum c’è stata ANCHE una partecipazione non riconducibile alle forze politiche strutturate, allora perché fermarsi al referendum? Cerchiamo spazi in cui ci si possa ritrovare senza le mediazioni tradizionali. Credo che Chiusi ne abbia bisogno.