di Rita Fiorini Vagnetti”
“Il sindaco spieghi in consiglio cosa e’ successo alla Fondazione Orizzonti d’ arte” in un articolo su chiusiblog dell’aprile 2012 a quei tempi, in Consiglio comunale, in rappresentanza della lista di opposizione “I CITTADINI PER CHIUSI” fui contraria all’approvazione della stessa fondazione per varie motivazioni. La principale era la non chiarezza sulle voci del bilancio e sulla destinazione dei fondi a disposizione.
Nell’occasione, avevo chiesto di prendere tempo e verificare con maggiori approfondimenti tutta la posizione della vecchia gestione per dare maggiore sicurezza e certezze alla nuova e… ripartire nel modo migliore. “Vox clamantis in deserto”, come del resto molte altre … Non ricordo quale sia stata la risposta del sindaco, se ce ne è stata una articolata ed esaustiva… Continuando in una disamina dei vari passaggi della fondazione , come ho già spiegato in un mio recente intervento sul blog, mi sembra che siamo al punto di partenza: le stesse disarmonie, le stesse incongruenze. Allora votai contro la costituzione giuridica della fondazione e il modo di affrontare il rilancio culturale: troppo impegno economico a fronte di risultati, vorrei dire modesti. Rilanciare la cultura è cosa seria, è fatta di vari momenti programmati, mirati e coinvolgenti.
Qualche rappresentazione, pur valida e significativa, non può essere un punto di riferimento che non ha ricadute positive sulla comunità, se non in minima parte, e solo per un certo tipo di ascolto. Forse bisognerebbe ripartire dalla scuola intesa come partecipazione attiva, motivata per esperienze sul territorio. Mi vengono alla mente solo alcune delle tante iniziative svolte dalla scuola superiore di Chiusi in gemellaggio con altre realtà scolastiche, a livello teatrale: rappresentazioni in loco e fuori sede, alla presenza anche di personaggi come Mogol, partecipazione ad Agrigento a premi letterari per lavori teatrale su L.Pirandello, partecipazione a Napoli all’Istituto Francese per progetti teatrali in lingua originaria…. Furono momenti esaltanti che hanno evidenziato tutte le potenzialità creative degli studenti, sostenuti, accompagnati, incoraggiati da dirigenti, docenti, personale non docente. Siamo stati tuttiinsieme per progetti condivisi, unitamente ad altre scuole del territorio, in un gemellaggio di intenti educativi e formativi e per “affinare la sensibilità artistica” dei futuri cittadini adulti, anche in qualche caso “responsabili della res publica”.
Sull’onda dei ricordi, un po’ malinconici ma vivaci e presenti, penso a quando il teatro Mascagni era l’espressione proprio della vivacità culturale dei cittadini che sentivano come” cosa propria” un teatro così bello, cosi’ importante, con un nome insigne; quasi un proprio habitat naturale per manifestazioni di tutta la comunità cittadina, un mondo nel quale partecipare ad un ” veglione di carnevale”, per esempio, era l’espressione di un sentimento di umanità, di condivisione, di fratellanza, di sano divertimento. Un momento cioè per ritrovarsi e “dialogare”.
Personalmente , sento nostalgia e nello stesso tempo rammarico per non aver saputo non farsi sfuggire una potenzialità, che, se ben sviluppata , avrebbe potuto continuare ad essere un vero richiamo non solo per il nostro territorio ma per “oltre i confini”. Poteva essere una cassa di risonanza a favore, anche, dell’economia del paese, e del suo sviluppo turistico, perché, a mio avviso, la cultura è e può essere anche economia cultura ed economia: uno sviluppo possibile.
Ci sarà tempo ancora o e’ troppo tardi?
Benissimo, quindi è il Consiglio di Gestione, nelle persone della dottoressa Pompili e della signora Nisi, ad aver deciso questa scelta.
Ho trovato finalmente il verbale di nomina del vicepresidente, è del marzo 2015.
http://www.fondazioneorizzonti.it/wp-content/uploads/2016/01/Verbale-CDG-18.03.2015-Nomina-vice-presidente-Fondazione-Orizzonti.pdf
Questa del vicepresidente è nuova. Quando è stato nominato e da chi? Non è riportato dal sito della Fondazione
http://www.fondazioneorizzonti.it/staff-e-contatti/
Ma il vice presidente della Fondazione chi è? Qualcuno lo conosce? Quali sono le ragioni che hanno spinto a nominare un vice presidente (prima non esisteva questo ruolo nell’organigramma)?
E’ stato indicato dall’Amministrazione comunale o dai privati?
Ah, la trasparenza.
Si deve riconoscere che la posizione della professoressa Fiorini di cinque anni fa era corretta. Occorreva fermarsi un momento per capire se quella era una scelta sostenibile. Oggi quelli che votarono a favore dovrebbero pronunciarsi.
Non è mai troppo tardi, come diceva il maestro Manzi, però se per andare a Roma si piglia per verso Siena vuol dire che non ci s’ha fretta o non si ha idea.