di Paolo Scattoni
Debbo scuse a Niccolò Martinozzi. Due settimane fa mi ha inviato una bozza di articolo su possibili lavori per 450.000 euro sul campo sportivo. Nuove gradinate e nuovi spogliatoi e altro ancora. Questi lavori a cura della Polisportiva, sarebbero finanziate da un mutuo garantito dal Comune. L’articolo faceva riferimento a “voci” e si basava, secondo me, su troppi condizionali. Alle mie obiezioni così rispondeva Niccolò. “Sarebbe bene tirare il sasso nello stagno proprio per far uscire,se c’è,la “gabola” dell’amministrazione comunale, perché loro armai mettono al corrente a cose fatte,per via del loro consenso ! Mi sembra strano che la polisportiva si sobbarchi tali costi !!”.
Non solo la notizia era vera, ma a quanto pare anche i costi siano coperti dal Comune.
Il consiglio di venerdì convocato per le 18 ha 11 punti all’ordine del giorno. A partire dalle 18, si portano dietro un panino per cena? Alcuni hanno ipotizzato che la cosa è stata studiata a bella posta per sovrapporre temporalmente la parte finale del Consiglio con l’iniziativa convocata per le 21 del Movimento 5 Stelle. Mi sembra improbabile la volontarietà, ma certo il problema esiste.
Quello del 31 è un consiglio che riguarderà decisioni per svariate centinaia di migliaia di euro. Sono comprese decisioni per la copertura di debiti di scatoloni inutili come Terre Cablate che poco o nulla ha fatto per i nostri territori.
Non era opportuno aprire un dibattito con la popolazione su questi temi che impegneranno pesantemente le casse pubbliche, per alcune di queste per archi di tempo rilevanti. Insomma debiti per figli e nipoti?
Non ci siamo proprio. Sarà una mia fissa, ma abbiamo bisogno di una memoria scritta e ben documentata. Chi si ricorderà fra qualche anno o soltanto fra qualche mese quello che si è deciso in dieci minuti per un rilevante impegno finanziario in un consiglio comunale del tardo pomeriggio di venerdì 31 marzo 2017.
Rispondo a Luciano (Fiorani): è vero quello è lo stile. Per l’urbanistica rivendico il copyright (2004) di “rendita interpretativa”. L’origine è però antica. Sosteneva Giovanni Giolitti a inizio del secolo scorso che “la legge si interpreta per gli amici e si applica per i nemici”. Per molte di queste pratiche, è però, la trasparenza costruita dal bassa può essere una possibile azione per eliminare o almeno ridurre questa pratica tipicamente italica. Il web può aiutare.
“Tutti siamo sudditi e privilegiati, privilegiati ma sudditi. Per questo…non si fanno rivoluzioni. Non se ne sono mai fatte”.
Parole pronunciate, in un romanzo di Gaetano Savatteri, da un notabile siciliano.
L’onorevole spiega, in una forma che tende all’apologo, come va il mondo (in Sicilia e, ormai non solo): per la risoluzione di un problema un figlio da sistemare, una licenza da ottenere ci si può rivolgere a lui, che provvederà in tempi brevi a risolvere la cosa, come? Con la concessione di un privilegio; il privilegio al contempo comporterà un torto per qualcun altro; e privilegio goduto e torto subìto alternativamente, “a giro a giro”, tutti tocca. Tutti, in un sistema così fatto, sono privilegiati ma sudditi.
Tutti…o quasi.
Paolo, non c’è bisogno di scusarsi ! Purtroppo hanno fatto tutto in puro stile ” RENZIANO ” ! Purtroppo !!Purtroppo, l’andazzo è questo” il comune è nostro e ne facciamo quello che vogliamo ” se vi va bene è così altrimenti vi Attaccate al tram ” ! E’ sicuramente una nuova forma di ” DEMOCRAZIA ” ! Una volta si chiamava prepotenza e presunzione,ora si chiama “potere assoluto ” ! Noi siamo bravi e voi,fino alle prossime elezione, siete tutti deficienti ! Ridiventerete bravi un mese prima delle prossime elezione e cinque secondi dopo aver votate ” arisarete deficienti ” ! Tutto questo per non omologare un progetto che non era partito da loro ! Pania non doveva essere iniziato,ma siccome lo ” fu “,doveva essere finito !!! Ora abbiamo un aborto di Palazzetto e un ” Campo ” sportivo menomato ! Contenti “LORO “,contenti tutti ?