di Rita Fiorini Vagnetti
Per loro ,parlano le testimonianze, anche quelle fotografiche! Pensiamo piuttosto ai vivi, a quelli che hanno prodotto e continuano a farlo, danni ingenti dei quali ancora i cittadini ne subiscono le conseguenze . Quando scompare qualcuno che comunque è stato ” più o meno” un personaggio, siamo portati a fare considerazioni che spesso, inevitabilmente, vanno oltre la realtà. Mi riferisco a qualche commento sulla signora Donnini recentemente scomparsa che, a mio avviso, risente forse della ” lontananza dei ricordi”.
Mi sembra riduttivo e ingeneroso limitare la sua azione politica e sociale come ad una “sorta di ufficio di collocamento”. La mia non vuol essere ovviamente una “difesa di ufficio”, ma una considerazione oggettiva di fatti, senza entrare nel merito di scelte ed azioni. Ognuno era ed e’ responsabile delle proprie decisioni. Sicuramente il suo impegno politico e sociale era anche altro, come quello dei citati, forse ” in modo frettoloso”, Leo Vagnetti e Loris Scricciolo.
Per quanto è di mia conoscenza “diretta”, se Leo Vagnetti da democristiano ” puro e credente”, si concedeva qualche ora di svago con amici, sempre “avversari mai nemici”, forse era proprio per un segno di grande democrazia, di grande apertura verso tutti, senza pregiudizi, sempre conciliando con professionalità il suo impegno politico con quello di docente e dirigente scolastico. Ancora viene rimpianto nell’ammirazione per la sua correttezza, la sua lealtà e la sua coerenza, senza mai indulgere a momenti di ripensamento o di compromesso , se non, forse, a quello “storico “,inteso come tendenza al riavvicinamento tra la D.C. e il P.C.I..i (anni ’70). A tale riguardo significativa la stretta di mano tra Enrico Berlinguer e Aldo Moro (/28 giugno 1977). In quel momento, non erano meno” democristiani o meno comunisti”, ma sicuramenti grandi strateghi e diplomatici di valore
Chissa’ se i nostri giovani “cadetti” hanno mai studiato questa parte di storia che ha rappresentato e garantito nel passato e per il futuro un sistema democratico di pace e di libertà, con tutti i necessari, opportuni, cambiamenti epocali. Magari si potesse apprezzare e considerare positiva l’azione politica di alcuni leaders moderni che cambiano parere e posizioni a seconda delle convenienze e spesso non dicendo “spudoratamente” la verità. Il Paese andrebbe sicuramente molto meglio!
Diceva Valentino Parlato che le stagioni della politica sono come quelle del vino. Ci sono annate che danno ottimi frutti e altre pessime.
Per rimanere in metafora, forse andrebbe coltivata meglio la vigna perché da molti anni il prodotto che se ne tira fuori è una ciofeca imbevibile.