Orvieto: si rinnova il successo di Cracca al Tesoro

di Paolo Scattoni

Alla sua terza edizione l’iniziativa orvietana è divenuta un riferimento nazionale per il dibattito sulla sicurezza informatica.

Così sabato mattina presso il Centro Studi Città di Orvieto alcuni fra i maggiori esperti di sicurezza informatica guidati dal guru degli hacker italiani Raul Chiesa ci hanno aggiornato sugli sviluppi sempre più inquietanti delle tecniche di violazione delle reti e dei modi sempre più sofisticati per prevenirle.

I relatori con esposizioni piuttosto informali e piacevoli ci hanno spiegato come sia stato possibile forzare sistemi che sovrintendono a importanti imprese, università e addirittura centrali di produzione di energia. Casi che vengono, non si sa quanto strumentalmente, minimizzati dai mezzi di informazione.

Abbiamo sentito come quello della sicurezza informatica sia ormai un problema geopolitico. E’ stato rallentato il programma nucleare iraniano tramite il sabotaggio informatico della produzione Siemens di alcuni componenti. C’è stato anche lo scontro diplomatico USA-Cina per il lavoro, apparso organizzato agli americani, di sabotaggio di reti informatiche strategiche americane.

Nel pomeriggio si è passati, come tradizione “dalla teoria alla pratica”. Gruppi di hacker provenienti da diverse parti d’Italia, ma quest’anno c’era anche un gruppo, francese, si sono cimentati nello “scassinare” con i loro portatili obiettivi sparsi per la città, posti dagli organizzatori il giorno prima. Il tutto monitorato da una “situation room” collocata presso il Centro Studi.

Un’iniziativa importante dunque che è stata entusiasticamengte sin dall’inizio supportata dal Linux User Group orvietano. E’ bello vedere come molti che hanno iniziato l’attività del gioco per passione giovanile verso l’informatica “aperta” siano poi riusciti a imporsi come imprenditori del settore, anche importanti, sviluppatori di software, organizzatori di inziative come questa (ma un anno anche gli organizzatori del convegno internazioale di Openoffice) non abbiano perso l’iniziale entusiasmo. Sono una  risorsa importante, anche se forse non  abbastanza percepita della loro città.

Diego, Marco, Carlo, Emuanuele, Alessandro, Damiano……. continuate così e  buon lavoro!!!!

Una sola richiesta: date una mano per fondare un Linux User Group anche a Chiusi.

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