di Paolo Scattoni
Ieri sera alla messa pomeridiana una concelebrazione alla presenza del vescovo Stefano Manetti per ricordare il cinquantesimo di sacerdozio di don Emilio Wangahemuka. La chiesa era gremita dei tanti che ne hanno apprezzato l’opera di 25 anni presso la parrocchia di Chiusi scalo.
Don Emilio ha letto un sua messaggio e si è commosso quando ha ricordato la sua nuova famiglia di Chiusi. Don Emilio è venuto in Italia come segretario del vescovo di Butembo-Beni (Repubblica democratica del Congo) Emmanuel Kataliko, personaggio che ha segnato un passaggio fondamentale della storia del nord Kivu, configurando una regione, anche attraverso la promozione di importanti opere per il collegamento fra i diversi centri, rimasta sino ad allora indefinita. Alla morte a Roma del vescovo Kataliko (1997) Don Emilio è rimasto in Italia come viceparroco. Ha promosso un collegamento fra la diocesi di Montepulciano, Chiusi e Pienza e quella di Butembo-Beni. Una presenza importante in una regione fra le più martoriate al mondo.