di Paolo Scattoni
La vicenda dell’inquinamento dell’aria a Torino è un esempio di come siamo ancora troppo indietro sulla misurazione dell’inquinamento urbano. Per riassumere la vicenda: la sindaca di Torino ha consigliato ai propri cittadini di rimanere con le finestre chiuse perché dai dati pervenuti la presenza di poveri sottili aveva raddoppiato la soglia consentita. Ne è scoppiata una polemica. Il governatore regionale Chiamaprino dichiara che il suggerimento è allarmistico e sostanzialmente inutile. In effetti è abbastanza ovvio che le finestre possono rimanere chiuse per un periodo limitato di tempo e se il fenomeno persiste chiudere per qualche ora le finestre e non ricambiare l’aria interna delle case non serve a niente.
Possiamo, però, ricavare una lezione dalla vicenda. Questi sono temi che consentono approssimazione. Il controllo della qualità dell’aria deve essere continuo. Le Agenzie Regionali per l’Ambiente (ARPA) possono utilizzare strumenti assai accurati, ma sarebbe costoso utilizzarli in forma continuativa e su molti punti.
Siamo certi che a Chiusi queste misurazioni siano sufficienti? Il progetto di scienza di cittadinanza promosso dall’associazione Innovazionelocale e finanziato con 7000 euro dall’Autorità per la Garanzia e Promozione della Pertecipazione della Regione Toscana vuole rispondere a questa esigenza. È possibile misurare e condividere in rete le misurazioni che i cittadini possono raccogliere attraverso attrezzature a basso costo? Il progetto è in realtà iniziato da tempo e lo si può seguire sul sito innovazionelocale.it
Nei prossimi mesi saranno acquistate le attrezzature necessarie e si potrà avviare una fase sperimentale. Certo le quelle previste non avranno la stessa precisione di quelle dell’ARPAT, ma sufficientemente attedibili se i dati raccolti in diversi punti del territorio saranno confrontati. Se il progetto funzionerà, finito il progetto chiunque lo vorrà potrà dotarsi di una centralina con poche decine di euro, vedere la situazione dello spazio intorno e metterlo anche in rete per contribuire all’analisi che si svolge sull’intero territorio grazie alla partecipazione di molti. L’invito a èartecipare è quindi per tutti gli interessati. Le centraline da mettere a disposizione gratuitamente saranno una decuina. Sufficienti per una buona sperimentazione preliminare.
Misurare è indispensabile ma se non è accompagnato dalla volontà di rimuovere le cause rischia di essere solo un utile diversivo perché nulla cambi. Preciso a scanso di fraintendimenti che ho dato la mia adesione all’iniziativa di Innovazionelocale quindi non è in discussione il suo operato e neppure gli obiettivi che si prefigge. Dico solo che, dal momento che abbiamo modificato il clima e quindi questo non ci fa più da paracadute per le scempiaggini che come razza umana compiamo ogni giorno, o la smettiamo di considerare lo sviluppo come l’unico orizzonte del possibile, sull’altare del quale sacrificare tutto, oppure siamo destinanti a morire soffocati nella nostra … scelleratezza. Anche con le finestre chiuse.