di Paolo Scattoni
L’intervista del sindaco Bettollini apparsa ieri su Primapagina è chilometrica. Comincia con valutazioni politiche sul PD che per Bettollini in Sicilia avrebbe tenuto e finisce a… cinghiali. Nel mezzo le domande che hanno visto e vedono discutere i cittadini. L’intervista ha sicuramente un merito: fissa molti punti a futura memoria. Infatti nelle domande dell’intervistatore manca la “storia”. Il sindaco Bettollini rinvia al futuro molte questioni. Più utile sarebbe stato ricordare le numerose volte che si è rinviato a un futuro radioso.
Difficile però crederci. Questo blog ha un archivio che tutti possono consultare e verificare. Lo faremo con calma. Qui possiamo dare alcuni cenni su alcuni degli argomenti.
Sul Palapania l’annuncio di fine lavori è stato dato moltissime volte sin dai tempi del sindaco Scaramelli della cui giunta Bettollini faceva parte. L’ultimo annuncio parlava di maggio dell’anno scorso, nella peggiore delle ipotesi a fine anno. Oggi ci dice ad aprile o forse maggio. Ma chi ci crede?
Si sa che quel complesso non sarà operativo per lavorare 7 giorni su 7 neppure alla data ottimisticamente annunciata, perché viabilità e parcheggi non ci saranno finché non si troveranno le risorse. La rotonda non basta. Senza tutte le opere di urbanizzazione (viabilità e parcheggi), nella migliore delle ipotesi, Palapania sarà utilizzabile rare volte sulla base dell’eccezione prevista dalla legge sullo spettacolo. Giusto l’occasione per mostrarsi con la fascia tricolore per l’ennesima volta.
L’intervistatore poteva far notare che l’impianto di “rinfrescamento” era stato considerato indispensabile dall’analisi svolta da Francesco Orsini in un’iniziativa delle opposizioni alla sala Eden quasi un anno fa. Quello studio affermava che il condizionamento estivo avrebbe comportato un aggravio notevole di spese di gestione. Forse una domandina “storica” su questo ci poteva stare.
Quante volte è stata annunciato il ripristino della strada provinciale per Chianciano. L’annuncio era di cosa praticamente fatta con la foto del sindaco in fascia tricolore.
Potremmo continuare a lungo. Ma per fortuna l’intervista senza memoria è lì, e ci sarà tempo per provvedere.
D’accordo con Luca (Scaramelli). Proprio per questo è importante lasciare traccia dei processi decisionali. Ormai abbiamo capito che la tecnica è quella del rilancio. Sulla stazione in linea, afferma il sindaco, se ne riparlerà fra molti anni. Chi si ricorderà delle promesse di pochi mesi fa, che però sono servite alla campagne elettorali del consigliere regionale e del sindaco di Chiusi?
Oltre a fissare molti punti a futura memoria l’intervista ha anche delle “chicche”, meravigliose, tipo la retromarcia, definita “realismo”, sulla stazione in linea dell’alta velocità, o le considerazioni su Renzi che dopo lo schiaffone del referendum sulle riforme costituzionali e le catastrofi elettorali nelle varie scadenze amministrative, deve solo “superare una fase complessa”, del resto siamo il paese dove il commissario tecnico della nazionale, subito dopo la più grande batosta del calcio italiano non si è dimesso ma ha dichiarato che dovrà parlare con i dirigenti della federazione. L’Italia è ormai il paese dove nessuno ha responsabilità e se hai detto o fatto una cazzata il giorno prima si può sempre aspettare che la gente dimentichi.
Marco, vedi che talvolta l’archivio serve. La decisione della trasformazione da stadio a Palazzetto è stata formalizzata in Consiglio comunale nel febbraio 2015, regnante il sindaco Scaramelli, che è andato in regione nel giugno successivo. Secondo i politici di allora era semplicemente una trasformazione in corso d’opera e sarebbe finita molto presto. Annunci sul fine lavori ne sono stati dati in abbondanza. Ci vorrà molta pazienza a riascoltare le registrazioni del Consiglio. La frase è stata più o meno “I lavori finiranno a maggio e se non sarà maggio sarà fine anno”.
Quello che nell’intervista non si chiede sono i tempi per il completamento delle opere di urbanizzazione. È noto che se non ci saranno il palazzetto potrà essere utilizzato solo per eventi straordinari (per la legge sugli spettacoli) e non come dichiarato 7 giorni su 7. O non ti ricordi nemmeno queste dichiarazioni? Ma i soldi per il completamento delle opere di urbanizzazione strade (oltre alla rotonda) e i parcheggi ci sono? Perché non chiedi al sindaco dove troverà le risorse?
Certo che non troverà società disponibili per la gestione a loro carico delle spese di gestione. Ma questo era ampliamento risaputo. E forse glielo potevi anche chiedere.
Paolo, sul Palasport, chi ha mai detto che sarebbe stato terminato nel 2017? I lavori sono cominciati ad ottobre 2016 e Scaramelli non era sindaco da un pezzo. Chi è senza memoria? La struttura è praticamente completa, la rotatoria è stata appaltata… Mi sembra che la data di fine lavori entro la primavera sia del tutto plausibile. Poi che nel Palasport sia difficile trovare qualcuno che ci giochi o ci faccia spettacoli è un altro paio di maniche… (ed è un problema, ma di questo si è parlato abbastanza nei mesi scorsi)… La domanda era relativa alla conclusione dell’opera perché mi sembrava che i lavori si fossero un po’ incagliati… Il sindaco ha spiegato il motivo. Vedremo tra non molto se ha detto il vero oppure ha sparso vento…